Jump to content
Sign in to follow this  
Rozzilla

[ 25 - 26 - 27 Marzo 2011 ] K - For 36H Di Ivrea By Gtp

Recommended Posts

Sono felice che la nostra pattuglia di interdizione e i nostri Sniper abbiano vissuto il "loro film"!

 

Come sempre al nostro campo è andato tutto alla perfezione, un ringraziamento collettivo a tutti i team presenti è d'obbligo:

 

  • Al mitico Viper (Nostro comandante di Fazione) e Ombra della Brigata Cisalpina
  • A New Spirit e Gas degli Stinger di Besozzo
  • Alla 17^ Rangers
  • Al Clan Battlemech
  • A noi Zarruele

Siamo stati davvero perfetti, grazie di cuore a tutti!

 

Ora vi lascio con qualche foto scattata dal sottoscritto:

 

l_DSCN5709.jpg

 

l_DSCN5711.jpg

 

l_DSCN5712.jpg

 

l_DSCN5713.jpg

 

l_DSCN5714.jpg

 

l_DSCN5715.jpg

 

l_DSCN5716.jpg

 

l_DSCN5717.jpg

 

l_DSCN5718.jpg

 

l_DSCN5719.jpg

 

l_DSCN5720.jpg

 

l_DSCN5721.jpg

 

l_DSCN5722.jpg

 

l_DSCN5723.jpg

 

l_DSCN5724.jpg

 

l_DSCN5725.jpg

 

l_DSCN5726.jpg

 

l_DSCN5727.jpg

 

 

 

 

 

 

 

 

Share this post


Link to post
Share on other sites

Foto della pattuglia d'interdizione composta da:

 

  • Flower
  • Poncio
  • Jack
  • Sex

DSCN032701.jpg

 

DSCN0326.JPG

 

DSCN0327.JPG

 

DSCN0328.JPG

 

DSCN0329.JPG

 

DSCN0330.JPG

 

DSCN0334.JPG

 

DSCN0335.JPG

 

 

 

DSCN0336.JPG

 

DSCN0337.JPG

 

DSCN0338.JPG

 

DSCN0339.JPG

 

DSCN0340.JPG

 

DSCN0342.JPG

 

DSCN0343.JPG

 

DSCN0344.JPG

 

DSCN0345.JPG

 

DSCN0346.JPG

 

DSCN0347.JPG

 

DSCN0348.JPG

 

DSCN0350.JPG

 

DSCN0351.JPG

 

DSCN0356.JPG

 

DSCN0359.JPG

 

DSCN034901.jpg

 

 

Share this post


Link to post
Share on other sites

Cosa dire ......... a parte che quasi mi dimentico di ringraziare ......

Ora che mi sono raffreddato cosa dire , in primis grazie , ma non da parte del Clan , è scontato che il clan ringrazi , ma un grazie da parte MIA , Alpino , non ostante tutto sono stati due giorni MOLTO significativi , ho visto ragazzi interpretare il gioco come piace a me , o visto ragazzi disponibili seri simpatici , ho capito molte cose e una di queste è che se la filosofia è quella giusta si abbattono i confini dei CLUB , abbiamo giocato da SQUADRA , non esistevo Zau , 17° , brigata o Battlemech , siamo stati una squadra e pure coni fiocchi , ho apprezzato MOLTO che tutti i ragazzi sotto il nostro "comando" si siano impegnati senza chiedere chi fosse a dare "ordini" ma solo facendo quello che andava fatto , GRANDI .

Una cosa che mi ha stupito è quanto poco ci sia voluto a trovare un fealing con tutti , molto bello e questo evento sicuramente mi ha avvicinato ancora di più agli ZARRUELE e anche al 17° che dimostra sempre di essere all'altezza

Un ringraziamento particolare a BOO capace , precisa , utilissima e inossidabile , altro plauso al MUGGIO .... un osso duro tra i duri ........ GRAZIE ZAU grazie ROZ

Ovviamente per ultimi ma non ULTIMI , Viper e Ombra GRAZIE

Edited by Alpino

Share this post


Link to post
Share on other sites

RAPPORTO Team Sniper OSCAR 3 – Operazione K-FOR - Ivrea

 

Inizio missione: H 23:30

 

Scopo missione:

- Ricognire area contraddistinta da quadranti Q3-Q8-Z8 alla ricerca di HQ Kosovari/ONU, CP, Disturbatore Radio

- Riportare notizie al proprio Capo Fazione “Viper”

- Organizzare attacco per neutralizzare il disturbatore radio

 

Termine ultimo per la neutralizzazione del disturbo radio: H 07:30

 

Alle 23:00 ha luogo, presso il campo base , il briefing tenuto dal capo fazione Viper in presenza di tutti gli operatori.

Al termine di tale briefing, i 4 Team Sniper spendono qualche altro minuto per accordarsi sugli ultimi particolari ( numero complementare di riconoscimento, creazione di un ulteriore luogo di RW d’emergenza, ecc… )

 

H 23:15 – I team Sniper si dividono in 2 Brick e i Team OSCAR 3 ed OSCAR 4 salgono sulla FIR in direzione del punto di sgancio: 32T 410120 UTM 5022250.

Da tale coordinata ( ancora su suolo Serbo) i due team attraverseranno a piedi, in occultamento, in area boschiva la striscia di territorio controllato da ONU, fino al raggiungimento del suolo Kosovaro.

Precisamente i due Team dovranno raggiungere la coordinata 32T 409970 UTM 5021900, in prossimità di un sentiero secondario non carrabile e da lì dovranno dividersi alla volta ognuno delle rispettive aree di competenza.

Questi punti sono stati decisi in fase di pianificazione tenendo conto della scarsa presenza di strade e quindi per la scarsa probabilità di incappare in Check Point o pattuglie appiedate.

La fase d’infiltrazione avviene senza intoppi e i due Team si dividono come stabilito.

Ha inizio la fase di ricognizione. Optiamo di procedere su sentieri così da poter essere veloci e silenziosi. In questa prima fase di approccio saremo molto prudenti così da poter studiare l’impostazione tattica sul territorio delle pattuglie avversarie, siano esse appiedate o motorizzate.

 

Partiamo ricognendo da ovest verso est e da nord verso sud.

 

H 00:40 – Avvistiamo luci bianche e rosse. Da un primo colpo d’occhio si nota chiaramente che provengono da una quota maggiore rispetto alla nostra e la quantità ci fa capire che non è una sola pattuglia ma un Check Point.

Segnamo la nostra posizione sulla mappa, controlliamo la rotta azimutale, stimiamo una distanza e controlliamo la quota.

Stabiliamo con certezza di aver localizzato un CP ONU in 32T 410570 UTM 5021900.

Il grande movimento di uomini e la scarsità di tempo ci portano ad abbandonare subito l’area in virtù di localizzare quello che è il nostro vero obiettivo primario, il disturbatore radio.

Le cartine che abbiamo con noi sono completamente mute, decidiamo quindi di non annotare nulla così da mantenere anonime le nostre informazioni anche in caso di cattura.

 

H 01:00 – Avvertiamo, non molto distante da noi, una FIR motorizzata che si ferma.

Grazie all’osservazione delle luci e all’ascolto di rumori e voci stabiliamo che qualcuno scende dalla macchina e che quello stop era solo un momento di passaggio di un percorso ben più ampio in quanto lo stop è durato solo pochi minuti, il mezzo non è stato spento e i passeggeri erano solo un paio.

La FIR riprende il suo percorso e tutto si calma.

Continuando la navigazione in direzione del luogo in cui si è fermata la FIR ci imbattiamo in una luce fioca proveniente da un’altezza di 3 metri circa dal suolo, essa è posta una decina di metri a destra di una curva che si prospetta davanti a noi.

E’ un cyalume che sembrerebbe viola, ad ogni modo difficilmente localizzabile e distinguibile e attorno ad esso, non vediamo null’altro. Non abbiamo altra scelta se non quella di avvicinarci in maniera molto cauta per capire di cosa si tratta.

Approntiamo l’avvicinamento dal sentiero in formazione “doppia colonna” così da aver entrambi la possibilità di rispondere al fuoco in caso di ingaggio.

Arriviamo circa a 5 metri dalla curva a destra che ci divide dal cyalume, quando una forte luce bianca si accende per illuminare a giorno il sentiero davanti a noi.

Fortunatamente, non avevamo ancora superato la curva quindi ci congeliamo tra la boscaglia che ci protegge dal fascio diretto.

Rimaniamo fermi immobili e aspettiamo.

Dopo pochi minuti di calma ricominciamo il nostro avvicinamento ma, proprio all’altezza della curva che ci avrebbe lasciato allo scoperto, la luce si accende nuovamente questa volta muovendosi nella nostra direzione.

Ci allontaniamo camminando all’indietro mantenendo lo sguardo puntato su quelle luci così da poterci occultare nel bosco in caso decidessero di avvicinarsi troppo.

Le luci ci raggiungono ma fortunatamente non si soffermano su di noi, la ghillie funziona.

Tutto torna alla normalità in pochi minuti.

 

Parliamo dell’accaduto e stabiliamo che:

- Coordinate: 32T 410565 UTM 5021670

- I nemici erano solo in due e senza generatori di corrente o fonte di illuminazione alcuna.

- La FIR, all’01:00 era molto probabilmente il loro cambio di turno.

 

Questo campo si trova a 250 metri a sud rispetto al CP ONU che avevamo localizzato in precedenza quindi in una posizione facilmente localizzabile ed attaccabile in caso l’OU abbia l’esigenza di farlo.

In seguito a tutti questi dati stabiliamo che ci eravamo inbattuti in un Check Point Kosovaro quindi ci sganciamo, in quanto il nostro obiettivo primario rimane sempre il disturbatore radio.

Sarà poi l’unione di tutte le informazioni raccolte da tutte le pattuglie Sniper a stabilire se le nostre deduzioni siano esatte o meno.

 

H 01:50 – Riprendiamo la marcia

Abbiamo ancora un’ora e dieci minuti per arrivare puntuali al RW1 ( 32T 410275 UTM 5021220 ) con la pattuglia Sniper OSCAR 4.

Acceleriamo il passo ma manteniamo l’attenzione molto alta in quanto, in poche ore, abbiamo avuto due avvistamenti ( uno di essi era anche occultato al buio ).

 

H 03:00 - Dopo qualche attimo di incertezza dovuto all’orario e alla fatica riusciamo ad arrivare puntuali al RW ma, purtroppo, OSCAR 4 non è presente.

Dopo un’attesa di venti minuti riprendiamo la marcia alla volta di RW2, ovvero il secondo RW con OSCAR 4.

E’ durante questo tragitto che ci imbattiamo in un grande movimento di uomini e mezzi.

Una pattuglia sente i nostri passi e tenta di accerchiarci. Noi arretriamo in fretta e ci spostiamo sulla sinistra della strada così da non poter essere individuabili.

Non passano neanche due minuti prima che una FIR arrivi sul luogo con dei rinforzi e un rumore di generatore si avverta d’improvviso nell’aria.

Il tempo per presentarsi al secondo RW è davvero poco, non abbiamo ancora incontrato OSCAR 4, abbiamo delle buone informazioni da far arrivare al comando ma la strada è bloccata dal nemico.

Decidiamo di seguire la rotta azimutale verso RW2 ( H: 04:00 – Coordinate: 32T 410920 UTM 5021180 ) infilandoci nel bosco ma la scelta difficile in quanto siamo molto rumorosi.

Le pattuglie cercano di accerchiarci su tutti i lati, sono molti e agguerriti quindi non possiamo far altro che indietreggiare.

L’appuntamento con RW2 è saltato, decidiamo con fermezza di rivolgerci verso RW3, il punto d’incontro di tutte e quattro le pattuglie Sniper (H 04:30 Coordinate: 32T 410800 UTM 5020760 ).

Il problema è che siamo lontani e la zona è calda.

 

Senza perderci d’animo decidiamo di seguire dei sentieri alternativi e, in caso di possibilità, avremmo seguito la rotta azimutale all’interno del bosco, ma prima riuniamo le idee e stabiliamo che:

- Ci eravamo imbattuti nel campo base

- Che le pattuglia difensiva era costituita da 4 operatori

- Che i rinforzi arrivavano copiosi e da molto vicino

- Che erano dotati di generatore e quindi di illuminazione elettrica

- Coordinate approssimative ( in seguito cambieranno di circa 150m ) : 32 T 411095 UTM 5020760

 

Ma evidentemente la sfortuna non vuole abbandonarci in quanto, lungo il cammino incrociamo una pattuglia da 6/8 operatori non identificata. Non ci facciamo nè vedere né sentire. Cerchiamo di aggirarli nel bosco ma incontriamo una recinzione in rete alta 3 metri che blocca la nostra marcia.

L’unico modo per superarla velocemente è seguirla proprio in direzione di voci e rumori della pattuglia avversaria.

Siamo in una specie di trappola e sono le 04:10.

Dovremmo fare ancora molta strada per raggiungere RW3 e basta un poco di realismo per capire che, purtroppo, non riusciremo a presentarci all’appuntamento.

Decidiamo di puntare direttamente su RW 4 ( H 5:00 – Coordinate: 32T 410800 UTM 5020660 ).

Arriviamo su RW4 alle ore 05:50.

 

 

Pensiero di Chiaro, TL dei Team Sniper:

“ Avevamo stabilito una sosta di 1 ora su RW4 in attesa che tutti si presentassero ma non troviamo nessuno a causa della cattiva comunicazione che avevo dato in fase di briefing.

In fase di briefing, purtroppo, mi ero espresso male durante una comunicazioni alle altre pattuglie sniper.

Avevo comunicato di attivare RW4 solo in caso che RW3 fosse stato impraticabile ( a causa di presenza nemica ) ma in realtà intendevo dire che RW4 si sarebbe attivato se RW3 non fosse andato a buon fine ( qualsiasi fosse stato il motivo ).

Un grosso errore da cui ho tratto un prezioso insegnamento per il futuro: ogni comunicazione deve essere chiara e non interpretabile. “

 

 

Ad ogni modo, non avremmo mai fatto in tempo a raggiungere RW3 e su RW4 non troviamo nessuno.

Approfittiamo della posizione tranquilla per mangiare, riposarci un po’ e decidere il da farsi.

 

H 06:10 – Riceviamo una comunicazione via radio indicante che i ponti sono di nuovo praticabili e che quindi, il nostro interesse nei confronti dei disturbatori è esaurito.

 

H 07:20 – Ci mettiamo in comunicazione con Viper, il nostro capo fazione serbo e diamo tutte le informazioni che abbiamo recuperato.

 

Grazie all’unione di tutte le informazioni ricevute, il nostro HQ, stabilisce con certezza quali siano i punti di comando nemici e ci invita ad eseguire una recon all’ HQ Kosovaro per stabilire:

- Punti di accesso

- Personale presente ( quantità e gradi )

- Postazioni difensive con quantità di operatori per ogni postazione

- Posizione delle tende

- Varie ed eventuali

 

Preso atto che la via d’accesso dalla strada Nord era molto difesa tentiamo un’ avvicinamento da Ovest, sfruttando l’altezza e una zona impervia segnata sulla cartina come fosse uno strapiombo.

 

H 08:00 Raggiungiamo le coordinate 32T 411040 UTM 5020710 e stabiliamo un POA.

Rimaniamo in osservazione per circa un’ora. Dall’attuale posizione stabiliamo che:

- La posizione del campo base è più a Sud di quella stimata durante la notte. Posizione corretta: 32T 411125 UTM 5020620 (tende)

- 50 m a Nord del campo c’è una postazione difensiva con due operatori

- Il campo non si può raggiungere da ovest in quanto una rete alta 3 metri non ne consente l’accesso

- La zona è molto trafficata da vari mezzi di cui prendiamo nota

Effettuiamo uno scan radio ma localizziamo solo la frequenza di una pattuglia FOS anch’essa in ricognizione su HQ Kosovaro.

 

Decidiamo di cambiare posizione e ci spostiamo su coordinata 32T 411125 UTM 5020450. Da questo ulteriore POA stabiliamo che:

- L’HQ è difeso ad Est da 6 operatori e altri 2/3 operatori sono in zona tende.

- Totale operatori presenti in HQ: 10

- Punti di accesso utili per un eventuale attacco: Nord oppure Est

- Tende: 2

 

Dopo circa un’ora di osservazione decidiamo di sganciarci ma, nel compiere l’operazione, siamo un po’ rumorosi.

Attiriamo il nemico che non esita a venire nella nostra direzione e ad aprire il fuoco.

Siamo a buona distanza, ben protetti dalla vegetazione e con il vantaggio dell’altezza riusciamo a sganciarci senza essere colpiti.

Pensiamo di avere un buon vantaggio, invece ci ritroviamo accerchiati in poco tempo.

Siamo all’interno di una zona piena di rovi e con un fondo rumorosissimo così non possiamo far altro che congelarci e puntare le canne dei fucili ognuno nella propria area di competenza da difendere.

Sentiamo il nemico parlare e muovere rami tutt’intorno alla nostra posizione. Fortunatamente, la scelta di infilarsi tra i rovi paga in quanto nessuno viene nella nostra direzione.

Sentiamo il nemico allontanarsi ma non ci fidiamo, aspettiamo altri 20 minuti prima di sganciarci.

Siamo salvi.

Raggiungiamo una zona sicura e comunichiamo tutte le informazioni al nostro capo fazione Viper e a Teflon, il capopattuglia che è già in direzione dell’HQ per tentare un assalto.

Sperando che le informazioni siano utili, rientriamo verso il nostro campo base che raggiungeremo alle 17:00.

Il rientro si è risolto senza problemi.

Possiamo affermare che, anche se il ponte radio è stato attivato senza un’ assalto e abbiamo avuto difficoltà nel raggiungere i RW, l’operazione compiuta dal Team Sniper OSCAR 3 è stata efficace.

Edited by Chiaro

Share this post


Link to post
Share on other sites

Cosa dire ......... a parte che quasi mi dimentico di ringraziare ......

Ora che mi sono raffreddato cosa dire , in primis grazie , ma non da parte del Clan , è scontato che il clan ringrazi , ma un grazie da parte MIA , Alpino , non ostante tutto sono stati due giorni MOLTO significativi , ho visto ragazzi interpretare il gioco come piace a me , o visto ragazzi disponibili seri simpatici , ho capito molte cose e una di queste è che se la filosofia è quella giusta si abbattono i confini dei CLUB , abbiamo giocato da SQUADRA , non esistevo Zau , 17° , brigata o Battlemech , siamo stati una squadra e pure coni fiocchi , ho apprezzato MOLTO che tutti i ragazzi sotto il nostro "comando" si siano impegnati senza chiedere chi fosse a dare "ordini" ma solo facendo quello che andava fatto , GRANDI .

Una cosa che mi ha stupito è quanto poco ci sia voluto a trovare un fealing con tutti , molto bello e questo evento sicuramente mi ha avvicinato ancora di più agli ZARRUELE e anche al 17° che dimostra sempre di essere all'altezza

Un ringraziamento particolare a BOO capace , precisa , utilissima e inossidabile , altro plauso al MUGGIO .... un osso duro tra i duri ........ GRAZIE ZAU grazie ROZ

Ovviamente per ultimi ma non ULTIMI , Viper e Ombra GRAZIE

 

Grazie a te Alpino, come ti ho già detto siamo stati tutti super! ;)

Share this post


Link to post
Share on other sites

Il team RAGNO dopo un duro e lungo travaglio è lieta di presentarvi.........il DEBRIEFING KFOR

 

 

Sono le 21.30 quando ha inizio il briefing delle pattuglie FOS.

Veloce ripasso del book, ultime delucidazioni riguardo alle evoluzioni della vicenda dopo di che, libero sfogo ad ogni sorta di domanda che si fa largo tra le file degli impavidi interditori. Sembra di vedere un gruppo di fantini alla barra prima della partenza di un palio..l’adrenalina inizia a fluire lentamente.

45 minuti ed inizierà un’altra avventura!

Ci dividiamo dagli altri team, raggiungendo la nostra zona di infiltrazione.

La storia di copertura studiata nella precedente fase di pianificazione, ci impone di farci vedere il meno possibile anche dalle forze amiche. Solo le alte cariche in comando e gli organizzatori sono a conoscenza che la nostra pattuglia sfrutterà la copertura della CRI per recuperare il maggior numero di informazioni dalle fazioni ostili. Sapevamo dell’intervento della croce rossa nella “scacchiera bellica” ma, oltre all’abbigliamento standard ed al coinvolgimento di quest’ultima nelle trattative per le liberazione di ostaggi, eravamo completamente all’oscuro di possibili dettagli che avrebbero potuto vanificare il tutto.

Raggiunto il campo base ONU, allestiamo quindi un paio di tende, dove stipare l’attrezzatura per un possibile successivo assalto alle forze ostili. La necessità di una simile manovra, nasce dall’esigenza di adottare un setup attinente alla copertura, nessuna ASG se non una pistola a solo scopo difensivo, come da book. Decidiamo quindi di lasciare la base alleata per vestire i panni CRI e procedere all’infiltrazione!

Ore 23.00 passate, abbiamo gli ordini, siamo carichi e la notte è dalla nostra!

Un automezzo ONU ci recupera e ci lascia al limitare del campo nella zona cuscinetto.

Cercando di rimanere il più possibile nella penombra, ci inoltriamo nella buia vegetazione…direzione Nord. È il momento di calarci completamente nella parte, estraiamo le patch CRI, verifichiamo di avere il tesserino identificativo a portata di mano e cominciamo una rapida pianificazione della nottata.

La zona di competenza in mano Serba è dislocata nel settore Nord-Est , il territorio seppur di natura collinare, non sembra per niente facile. Ci sono molti campi e la vegetazione spoglia non è in grado di offrire una buona copertura, soprattutto nelle ore diurne!Se poi, si considerano anche la moltitudine di sentieri carrabili presenti in mappa, diventava ancora più imperativo sfruttare ogni singolo minuto della notte. Obiettivo principale, localizzare possibili ceckpoint nemici ed il loro campo base. Eravamo stati messi a conoscenza anche di probabili fosse comuni nonché di automezzi adibiti al trasporto di materiale bellico. Sunto, la zona era maledettamente calda, visto oltretutto l’intensificarsi degli scontri con l’opposta fazione Kosovara .

Come previsto in fase di pianificazione, optiamo per la navigazione boschiva, nonostante una buona storia di copertura dobbiamo farci vedere il meno possibile, il fatto di vestire i panni di una forza di pace non garantisce in alcun modo la nostra incolumità, soprattutto agli occhi serbi!

Identificati i possibili punti sensibili ci mettiamo in marcia direzione Nord-Est.

Passano solo 5 minuti e subito ci rendiamo conto che sarà una “gran bella nottata”!..manca solo una bella nalgene di campari, per il resto di patatine ce ne sono a volontà.

È impossibile fare un solo passo senza creare rumore e la marcia è un continuo fruscio e crepitio di rami secchi..un vero calvario ! Il passo cala ulteriormente, mentre l’udito, di contro, nel buio della notte, sembra acuirsi, teso a percepire un lontano vociare o il rumore di un generatore!

Sono circa le 3.00, ancora nessun segno e, i possibili POA sono completamente inutili visto il tipo di vegetazione, sottobosco sporchissimo ed alberi che sono una muraglia impenetrabile al nostro sguardo! Non perdiamo tempo, ci spingiamo ancora più a valle, direzione Nord-Est. Passano solo trenta minuti quando una piccola sosta per fare il punto, ci permettere di sentire in lontananza il rumore inconfondibile di un generatore…porca miseria ci siamo!

Umore ed adrenalina salgono esponenzialmente! Sembra abbastanza lontano in direzione Nord-Ovest rispetto alla nostra posizione.

Di fronte a noi una collina, dietro, un sentiero carrabile ed un campo aperto, ci spostiamo verso la cresta bramando di trovare una visuale che possa confermarci l’effettiva presenza di un campo nemico. L’ascesa è molto lenta, il bosco un groviglio di rovi, ma non è finita,lo sconforto ci attende giusto sulla sommità, l’oscurità ha di nuovo inghiottito suoni e luci, non c’è niente, solo altri alberi.

Perlustriamo ancora un po’ la sommità ma, il tempo comincia a scarseggiare, l’alba si avvicina sempre più e dobbiamo tornare in zona sicura se vogliamo rifocillarci e pianificare gli spostamenti per le ore diurne. Decidiamo così di cambiare rotta e dirigerci a Sud-Est, tagliando in due il territorio di competenza. In cuor nostro sappiamo che quella notte fredda non sarà completamente infruttuosa, l’umore seppur messo a dura prova dalle malefiche “patatine” e dalle insidiose spine sembra tenere bene.

5.30 c’è un leggero chiarore tra i rami. Sembra che l’amica notte ci stia lasciando…il passo inconsapevolmente aumenta a discapito del rumore. Mancano circa 700 metri al confine della zona cuscinetto quando vediamo filtrare un paio di luci dalle fronde a 150 metri sopra di noi. Difficile farsi un’idea, fisse, nessun movimento, nessun vociare. Non possiamo in ogni caso ignorarle, decidiamo di avvicinarci ulteriormente. Siamo a una cinquantina di metri, davanti a noi un sentiero al di là, una pineta.

Attraversiamo velocemente, è ancora molto buio lì sotto e quelle due piccole luci messe ai lati del sentiero sembrano indicare più il confine di una proprietà privata o meglio, questo era quello che erroneamente pensavo. Lo scout si avvicina lentamente, tempo 0 e arriva la prima raffica..maremma ladra!..un chekpoint!!!

Il primo istinto è darsela a gambe ma abbiamo una buona storia di copertura e soprattutto siamo disarmati, la pistola è celata nel prima linea. Un fascio di luce ci viene puntato dritto dritto in faccia mentre noi, col cuore in gola e le mani alzate, ci avviciniamo al contatto. Sono in tre, tre maledetti serbi che già avevano fiutato la nostra vicinanza grazie al “favoloso sottobosco”. Ci identifichiamo mostrando lo stemma della croce rossa e relativo tesserino contraffatto ma, c’è perplessità in loro, mentre un losco figuro ci tiene sottotiro gli altri due confabulano a qualche metro. Difficile essere ottimisti, il primo pensiero è che di lì a poco avremmo dovuto recitare alla grande per portare a casa la pellaccia!!..sembra però che le due sentinelle siano disorientate, a quanto pare il ponte radio con il loro quartier generale non è ancora stato ripristinato.

Con tono offensivo ci intimano quindi di andarcene e non farci più vedere, non siamo i benvenuti in Serbia!

Veniamo scortati sul sentiero fino alla zona cuscinetto, nessuno fiata, lentamente scout e cartografo riescono però a metter mano al GPS e rilevare il punto.

Siamo in zona alleata, recitiamo un breve “mea culpa” su quanto accaduto ma..la copertura ha tenuto benissimo e cosa più importante abbiamo la posizione di un obj da comunicare al comando!

Decidiamo di fare un paio di ore di sosta, ormai è l’alba. Siamo stanchi, dobbiamo mangiare un boccone e pianificare la restante giornata.

Per circa un’ora e mezza Morfeo ci fa compagnia tra il soffice stuolo di una pineta. Il sole ormai ha fatto capolino quando alle nostre spalle sentiamo il rumore di un mezzo motorizzato. Subito ci guardiamo intorno, verificando la nostra posizione. Siamo ben coperti e a 60 metri dal sentiero Sud da dove sembra provenire il possibile contatto. Un mezzo Onu ci sfila davanti, poi il silenzio.

Decidiamo di rimanere ancora li per un po’, osserviamo il sentiero… niente. Passano altri 30 minuti ma, l’attesa viene premiata, una pattuglia di 6 operatori compare improvvisamente a Est.

Ci geliamo, monocolo alla mano seguiamo ogni loro movimento, non sembrano stiano cercando qualcosa o qualcuno. Appurato il fatto che non si tratta di forze ONU rimane il cruccio di cosa ci facciano in territorio alleato. Possibili FOS?..quasi da escludere visto il numero.

Aspettiamo si defilino completamente, ci ricompattiamo, è ora di mettersi in marcia.

La direzione da cui è arrivata la pattuglia, non fa che confermarci ulteriormente la possibile dislocazione di un obiettivo sensibile nel settore Nord-Est. La luce del giorno ci rende ancora più coscienti di quanto sarà difficile ogni tipo di spostamento. La vegetazione ancora priva di fogliame e il groviglio di sentieri ci impone una continua verifica della direzione migliore da prendere. Avanziamo molto lentamente verso le pianure a est, la zona è veramente calda, echi di mezzi e voci si alternano ad apparenti momenti di quiete, percorrere un solo metro diventa un’impresa sempre più snervante!

Sono le 14.00 quando riceviamo una comunicazione da un secondo team FOS che ci conferma la presenza di un campo Serbo sul limitare Nord Est della nostra zona di competenza. Rincuorati dalla notizia troviamo un posto dove pianificare ulteriormente l’avvicinamento al settore segnalato.

Un rapido studio della mappa e dell’ambiente circostante ci costringe a spostarci al limitare del bosco, non c’è nessun punto in quota che ci permetta di verificare l’effettiva presenza di attività ostili!

Ore 16.00, ci siamo, col cuore in gola arriviamo a circa una 20ina di metri dai campi aperti. Neanche il tempo di organizzare le idee e subito da Ovest avvistiamo una pattuglia di Serbi dirigersi verso la nostra posizione, il corpo immobilizzato come da un’improvvisa paralisi!..difficile presentare nuovamente una storia di copertura in quell’occasione!..rimaniamo immobili..i brutti ceffi dopo un breve tratto verso sud si defilano completamente a Est..riprendiamo a respirare e cerchiamo di spostarci in una zona più coperta. All’orizzonte i campi aperti. Siamo veramente vicini, si percepisce un gran movimento in qualsiasi direzione. Sembra che un piccolo terrapieno possa offrire un ottimo punto di osservazione, lo scout si sgancia mentre il resto degli uomini rimane ben aderente al suolo cercando di infrattrarsi alla bene in meglio, pronti a percepire ogni minimo cenno di allerta da parte del compagno!

Una rapida comunicazione radio conferma l’assenza di una qualsiasi struttura ostile.

L’elemento distaccato decide di spostarsi ancora di una decina di metri lungo il perimetro boscoso in direzione Ovest. Passano solamente 5 minuti quando il panico torna a bussare nuovamente alla nostra porta. Con occhi increduli vediamo lo scout correre come una lepre intimando di nasconderci!.. sprofondiamo nelle foglie cercando di controllare al limite la respirazione. Subito dietro di lui una pattuglia di “segugi” con asg spianate, allertati da un “estraneo” in vegetata.

Ci siamo ragazzi stavolta non possiamo farla franca!..sono solo a una decina di metri e sanno cosa stanno cercando!..unico rumore..l’incontrollabile ritmo cardiaco ..verrebbe voglia di cavarsi il cuore dal petto nel sospetto che ci possano scoprire!

Per 20 minuti rimaniamo col la faccia nella terra aspettando che una raffica o una voce ponga fine alla nostra missione!

A qualcosa di incredibile vedere quei tre brutti ceffi allontanarsi con la schiuma alla bocca ed un pugno di mosche!

Siamo ancora in gioco signori!...abbiamo perso solo qualche anno di vita ma ancora operativi al 100%!

Dobbiamo levarci da li velocemente, in meno di 1 ora abbiamo rischiato di mandare tutto all’aria ben due volte.

Ci riportiamo nel bosco, direzione Sud-Ovest. Risaliamo per un centinaio di metri prima di ricominciare a scendere nuovamente verso i campi, lontano da possibili sentieri .

Sulle nostre teste eco di voci e di mezzi..che si scoprirà essere il preludio di un ulteriore contatto.

Ci siamo da poco fermati per fare il punto mappa quando,sopra di noi, vedo una sagoma far capolino da dietro un albero a circa 20 metri !!..Dopo una prima espressione incredula del soggetto, parte una prima raffica che fortunatamente non raggiunge nessuno!..La reazione è immediata ed in coro all’unisono parte la fatidica frase: “NON SPARATE…CROCEROSSA!!!”. A braccia alzate mostriamo la patch in bella mostra sulla manica della mimetica.

La risposta non si fa attendere..una voce ancora più incredula si scusa per l’errore!!!...Kosovari in caccia degli acerrimi nemici Serbi!

Aspettiamo che anche questa pattuglia si allontani mentre non riusciamo a reprime il ghigno che lentamente compare sulle nostre facce!

È appurato che ormai la dea bendata si è aggiunta al team!!!..

Ci siamo spostati di circa 400 metri Sud-Ovest rispetto alla precedente posizione, tempo di organizzare le idee e procediamo in un lentissimo avanzamento verso quello che doveva essere il vespaio serbo.

La vegetazione bassa e, mano a mano sempre più pulita ci rende bersagli facili. I sensi sono allertati al massimo. Sul limitare di una campo notiamo in lontananza una pseudo bandiera in prossimità di alcune strutture in cemento. La zona sembra tranquilla, nessuna voce ma, visto i precedenti, rimaniamo nascosti in attesa di qualche segno rivelatore.

Calma piatta, scout e cartografo si sganciano strisciando come serpi, monocolo in pugno per verificare la possibilità di aver scovato un altro punto d’interesse, forse una fossa comune.

Siamo a 30 metri da quella che scopriremo essere una sorta di straccio che nulla aveva a che fare con una bandiera!...falso allarme..ci raccogliamo e continuiamo ad avanzare.

Siamo vicinissimi, voci in qualsiasi direzione, qualcuno urla, iniziano a fischiare le prime raffiche. Il campo deve essere sotto attacco ma non vediamo ancora nulla. Strisciamo un centimetro alla volta in direzione Nord fino a raggiungere un sentiero che ci taglia la strada. Sembra sia la via principale che conduce al campo base ostile. Siamo finiti in mezzo ad un “formicaio”, rimaniamo immobili, nessuno fiata.

Passano venti minuti, dobbiamo cercare di vedere il campo e recuperare più informazioni possibili. Il temerario scout dopo essersi sganciato zaino e prima linea decide di strisciare fino al limitare del bosco. Un vecchio tronco marcescente, messo di traverso sul perimetro del sentiero sembra offrire un’ottima copertura. Il cartografo fa lo stesso spingendosi però più verso Ovest mentre TL e coda dirigono e gli coprono le spalle.

Alcune pattuglie ci sfilano davanti a passo spedito ma nessun segno di ingaggio, pare che le acque si siano parzialmente calmate. La mia posizione non mi permette di scorgere nulla di nuovo, rimango in attesa che il mio compagno sia più fortunato.

Nulla, non si riusciamo a vedere quel maledetto campo nemmeno da quella posizione!

Più che demoralizzati eravamo straincazzati!..ci ricompattiamo, il dilemma ora è: rischiarcela ed avvicinarsi ancora di più, con la possibilità di finire direttamente nella tenda comando o, ritirarci per decidere, un approccio diverso?

Viene scelta la seconda opzione, sono ormai le 18.00 e la continua tensione ci ha portato ad esaurire quasi ogni scorta di energia. Abbiamo bisogno di rifocillarci prima di tentare qualsiasi altra manovra.

Ritorniamo a Sud in direzione della zona cuscinetto diretti verso quota 478 nel mezzo di una pineta.

Ci accasciamo a terra stanchi, decidiamo di prenderci un paio d’ore di sosta. Il crepuscolo è alle porte, l’amica notte sta ritornando portandoci sicuramente anche consiglio.

Ore 20.00 circa, una comunicazione radio al TL ci sveglia dal torpore della soffice pineta. Gli ordini sono cambiati, dobbiamo anticipare il rendez-vous delle 23.00 al campo base. Pare che il game abbia subito una modifica nella sua durata!..la cosa ci coglie un po’ alla sprovvista!..abbiamo ancora molto da fare!

Con rammarico ci rimettiamo subito in marcia, direzione campo ONU.

Arrivati ci viene comunicata la decisione del direttivo di terminare anticipatamente la missione di ricognizione per coordinare, insieme alle forze ONU, un successivo assalto al campo Serbo.

Prendiamo accordi con il team FOS dei Battlemech per l’attacco previsto alle ore 01:00, per ora ci aspetta un po’ di riposo.

Poco prima dell’orario stabilito per il trasferimento al punto di inizio attacco, veniamo ingaggiati da una pattuglia serba, infiltratasi nella striscia posta sotto il controllo dell’ONU. L’attacco dura parecchi minuti ma alla fine, pur subendo numerose perdite sia tra le file delle FOS che tra il personale ONU, riusciamo a contenerlo.

Il nostro attacco subisce così qualche ritardo. Veniamo infiltrati tramite gommati a circa 400 mt dal campo base nemico, i mezzi ripartono poi a recuperare personale regolare ONU che ingaggerà i serbi da nord. Il nostro team e quello dei Battlemech tenterà un’incursione da sud.

Ci portiamo in un punto coperto in cui aspettare l’arrivo dei rinforzi. Dopo parecchia attesa sentiamo finalmente i rumori di ingaggio dal lato di attacco nord, aggiriamo velocemente un campo aperto per portarci a ridosso del perimetro ostile ma, una sentinella ben piazzata “abbatte" alcuni dei nostri prima di essere a sua volta eliminata.

L’attacco continua per svariati minuti ma, purtroppo per le forze ONU, un sopravvissuto serbo rende vana la nostra azione!Obiettivo fallito, non siamo riusciti a conquistare il loro campo base!

Veniamo ritrasportati con i mezzi nel settore alleato. K-FOR 36 è finita! Ora ci aspetta solo un meritato riposo! Grazie a tutti i partecipanti e gli organizzatori!!

Edited by Poncio

Share this post


Link to post
Share on other sites

Bravissimo Poncio, bello il deb. - la tela del ragno ha funzionato alla grande !!!

 

Ne approfitto qui per ringraziare i miei compagni di avventura, siete stati grandi, mai una screzio, sempre d'accordo su qualsiasi decisione presa, grandi veramente !!!

Sarà stato l'whisky bevuto in fase di pianificazione? :P

Share this post


Link to post
Share on other sites

Che dire....Poncio super super scrittore! ;)

Ho delle belle idee per te....riguardo la fanzine! :dj:

 

Bravissimi ragazzi, come sempre del resto! Sono felice abbiate vissuto un bel film!

Share this post


Link to post
Share on other sites

Six, vorrei precisare una cosa circa il nostro incontro notturno vicino al campo base serbo ( quello in cui ho colpito te e Duffy ).

 

Io non ero appostato fermo al buio ad aspettare che passasse qualcuno.

 

Stavo pattugliando il sentiero quando ho ingaggiato con una pattuglia.

L'unico modo per uscirne era strisciare sotto il bordo alto del sentiero.

Strisciando sono arrivato ad un riparo alto dietro cui mi sono fermato.

 

Mentre pensavo ad una strategia per sparare alla pattuglia con cui avevo già ingaggiato, voi mi siete corsi proprio addosso!

Vi siete fermati proprio a 5 metri da me e quindi non potevo proprio far finta di niente :-D

 

Ecco com'è andata...

Share this post


Link to post
Share on other sites

ha ha ha! :D No, ero solo accucciato di fronte a voi ma senza alcun riparo, mi sarebbe piaciuto poter salire sopra quella specie di altura ma se mi fossi mosso mi avreste sentito...

Share this post


Link to post
Share on other sites

Six, vorrei precisare una cosa circa il nostro incontro notturno vicino al campo base serbo ( quello in cui ho colpito te e Duffy ).

 

Io non ero appostato fermo al buio ad aspettare che passasse qualcuno.

 

Stavo pattugliando il sentiero quando ho ingaggiato con una pattuglia.

L'unico modo per uscirne era strisciare sotto il bordo alto del sentiero.

Strisciando sono arrivato ad un riparo alto dietro cui mi sono fermato.

 

Mentre pensavo ad una strategia per sparare alla pattuglia con cui avevo già ingaggiato, voi mi siete corsi proprio addosso!

Vi siete fermati proprio a 5 metri da me e quindi non potevo proprio far finta di niente :-D

 

Ecco com'è andata...

Camperista???

Share this post


Link to post
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
Sign in to follow this  

×
×
  • Create New...