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GHigno

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Posts posted by GHigno


  1. Un caldissimo saluto a tutti anche dai Red Devils!

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    "... An vah hal Bahar!"

     

    Non sto a salutare tutti uno ad uno, fruatuelli cèceni od infuedeli...

    ... giusto un indice alzato a Choko e Six, nostri capi a Campo 2 ed al buon Roz per l'invito.

     

    Appena sarà pronto posterò il debriefing dettagliato, perché sono un po' di corsa, intanto vi lascio il link alle nostre foto: Galleria fotografica Alp-One Morsa Glaciale... man mano che pervengono le foto verrà aggiornata.

     

    :worshippy: :worshippy:

     

    PS

    L’assalto parte bene, se non fosse per il fatto che ci ritroviamo: una fir che si precipita dal Campo Base, una pattuglia di contro che passava lì per caso (il buon Ghigno)

     

    Io guerrieruo Cèceno dice voi infedueli frase già usuatua in puassuato:

    "Muancò lua fuortunua, nuon il vualuore!" ;)


  2. Io mi sono documentato , leggendo i libri che aveva usato il fratello della mia dolce metà, che è operatore 118.

    Ma la valvola come quella fatta da Ghigno non era menzionata.. :rolleyes:

     

    ... come diceva stregatto...

    "effettuare una medicazione a valvola correttamente sono cose che fanno soccorritori esperti e dopo corsi specifici" :P :P

     

    Ma a settembre faremo un corso, tutti i membri del gruppo...sia quelli che lo hanno già fatto sia i novizi, diciamo che è una cosa utile da sapere, per evitare panico ed errori magari dettati dal buonsenso...ma dalla scarsa conoscenza delle procedure.

    mmm... vero che ci inviti? ;)

     

     


  3. Dov'e' che sarebbe possibile recuperare informazioni cosi' dettagliate come quelle da te esposte?

     

    Si chiama Valvola Flutter, in pratica un quadrato di materiale plastico o comunque impermeabile all'aria (all'Alp-One noi abbiamo utilizzato un lato del sacchetto delle garze sterili), da porre sopra la ferita.

    La superficie del quadrato deve essere superiore a quella della ferita al fine di ricoprirla interamente.

    Tutti e quattro i lati del quadrato devono essere nastrati per impedire il transito di aria.

    Si lascia solo un angolo del quadrato libero, in questo modo in inspirazione la "valvola" si appoggia alla pelle (come farebbe un sacchetto di plastica sulla bocca) e non lascia entrare aria permettendo cos“ che si crei all'interno del polmone la depressione necessaria all'inspirazione; in fase espiratoria invece la valvola lascia defluire l'aria in modo da agevolare l'espirazione stessa ed evitare che si creino sacche d'aria tra le pleure che non permetterebbero il rigonfiamento del polmone.

     

    Ciao!

     

    PS fotina:

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  4. P.S. Sono a vostra COMPLETA DISPOSIZIONE per qualsiasi dubbio/chiarimento/consiglio o quant’altro riguardante il test,chiedete pure!

     

    Io devo girare a voi i complimenti in merito alla prova di PS:

    troppe volte (purtroppo) si vedono prove di questo genere assolutamente improvvisate e prive di ogni fondamento medico (mi è addirittura capitato di vedere una "cavia" ringraziare per un punto di compressione su una "frattura scomposta" :bangin: ); l'aver prestato attenzione anche a questo aspetto rende, ancora una volta, onore all'impegno messo nell'organizzazione di questo evento, la cui ottima riuscita è stata sancita sicuramente anche dai dettagli giusti al posto giusto.

     

    Ancora una volta bravi! :clapping: :clapping:

     


  5. DEBRIEFING RED DEVILS

     

    Debriefing Strategia

    In fase preparatoria sono state realizzate la mappa operativa, le griglie radio su lucido (da allineare mediante marker posizionati sulla mappa operativa) e la mappa muta (che potevamo permetterci cadesse in mani ostili in quanto priva di indicazioni relative alla missione).

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    Il percorso è stato predisposto in fase di pianificazione con la definizione di 14 rally point identificati da RLY1 a RLY14; per lasciare una corretta flessibilità non sono stati invece definiti degli specifici waypoint. Si è scelto inoltre di effettuare la recon delle zone obiettivo nell'ordine India 2, India 1, Bunker, Pakistan 2, Pakistan 1, punti identificati relativamente come X4, X3, RLY10, X2 ed X1. Le Recon sarebbero state effettuate da 2 elementi, mentre gli altri 2 sarebbero rimasti distanziati, a copertura degli elementi in recon e protezione della logistica.

    La copertura scelta in caso di cattura viene scelta in funzione delle istruzioni ricevute e in ottica di fornire informazioni verosimili ma difficilmente verificabili. Avremmo pertanto interpretato la parte di una squadra di contractors impegnati nell'area per necessità dell'azienda "Blackthorne", scelta che ha avuto ovvie (seppur sofferte) conseguenze sulla (non) uniforme indossata durante l'evento. Se catturati in area Pakistana avremmo tentato di corrompere (in primo livello) i nostri carcerieri e (in secondo livello) assoldarli per future necessità dell'azienda. Se catturati in area Indiana avremmo detto di essere in fuga dal Pakistan dove stavamo operando per conto dell'ospedale (in primo livello), di essere alla ricerca di materiale medico disperso dopo un aviolancio fallito (in secondo livello).

    A corredo della copertura sono state predisposti 400.00,00 $ ad elemento, divisi in mazzette da 200.000,00 , che però sono state in gran parte sequestrate dagli incorruttibili indiani.

    La pianificazione cartografica si è dimostrata vincente ed appropriata, la copertura non sembra invece essere stata particolarmente apprezzata dagli indiani che ci hanno arrestato. Documenti od informazioni sensibili non sono comunque pervenute ai carcerieri.

    La strategia ipotizzata si è pertanto rivelata comunque discreta, quello che, forse, è mancato maggiormente è la capacità di rimanere pienamente concentrati per l'intera durata dell'evento.

     

     

    Debriefing Operazioni

     

    160652Z

    • Ci troviamo al rendezvous con le altre squadre Recon, alcuni sono già al parcheggio, altristanno arrivando. Veniamo accolti da Rozzilla e Jello B per un rapido briefing pre missione, controlliamo i contatti telefonici e ci vengono fornite le ultime delucidazioni e raccomandazioni.
    160802Z
    • Raggiunto il parcheggio del cimitero di Roggiano Valtravaglia su 32 T 479879 5089842 con I ragazzi del 17° Ranger ci cambiamo, prepariamo l'attrezzatura, ci pittiamo e veniamo accolti da due ragazzi degli Zarruele che ci forniscono alcune info riguardo all'ingresso in area di gioco e ci scattano una foto pre gara.
    160905Z
    • Go, Go, Go! SI PARTE .
    160919Z
    • Seguendo la mulattiera raggiungiamo il punto di infiltrazione assegnato (32T-0479830 5090472) e da noi designato come IP2, abbandoniamo immediatamente la carrale e risaliamo il crinale verso OVEST per raggiungere il confine Pakistan - India verso RLY1.
    161002Z
    • Raggiungiamo RLY1, la coppia B (B1, B3) si sgancia per una breve recon della linea di confine India - Pakistan, siamo fortunati, troviamo un passaggio sguarnito e attraversiamo in direzione RLY2.
    161050Z
    • Arriviamo in posizione WPB, B sgancia per la recon su X4, A rimane a copertura come pianificato. La zona è abbastanza “trafficata” si sentono vari ingaggi. B segnala via radio che la zona obiettivo è deserta, probabilmente tutte le forze a presidio e quelle di intervento rapido sono in allerta per precedenti contatti. Nel mentre un'altra unità recon transita nella zona presidiata da A, sono i ragazzi del Battlemech, scambiamo quattro parole veloci e poi via ognuno per la sua strada.

    Nel mentre B riesce a tracciare una range card di X4 ed inizia lo sganciamento; dopo aver evitato il contatto con una pattuglia appiedata viene intercettata da un veicolo, ma la distanza acquisita permette il celere ripiegamento su WPB e il ricongiungimento con A.

    161256Z
    • Breve pausa per fare il punto e prendere fiato, ci dirigiamo verso X3, il piano è di effettuare la ricognizione da ovest.

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    161325Z
    • Ci imbattiamo con una unità indiana in ronda su posizione approssimativa 32 T 478995 5090027 ed effettuiamo un rapido sganciamento scendendo il crinale in direzione Est. Appena in zona sicura registriamo il contatto e procediamo. Per evitare la pattuglia incontrata decidiamo di provare un avvicinamento ad X3 da EST.
    161349Z
    • Procediamo per X3, ma un calo di attenzione ci fa finire letteralmente in bocca ad un presidio indiano su 32 T 478884 5090267. Errore banale, conseguenze gravi. Tentiamo un approccio amichevole: “ah... siete voi... per fortuna... sono ore che fuggiamo dai Pakistani”. Il destino (nella figura del comando) ce la manda buona e veniamo rilasciati entro breve senza essere schedati e senza troppe domande.
    161504Z
    • raggiungiamo il perimetro di X3 (india 1) su 32 T 478452 5090572, questa volta sono B1 e B3 a fermarsi a copertura e presidio, mentre A1 ed A3 si portano in avanti per effettuare la recon.

    Siccome il destino da, ma il destino toglie, il debito di fortuna nell'essere stati liberati celermente alla precedente cattura viene pagato da B che si trova fortuitamente al centro del rientro delle pattuglie F.I.R. su X3. Nove contro due, non c'è storia. A decide di rientrare per vedere se è possibile un colpo di mano per liberare i compagni, ma le forze ostili sono alla ricerca degli elementi mancanti, scatta un breve scontro ma le perdite inferte agli indiani non bastano ed anche A viene fatta prigioniera.

     

    Segue un periodo di prigionia ed interrogatorio, ci vengono trovate addosso solo le mappe mute e le schede in bianco, le storie di copertura di primo e secondo livello non sembrano convincere l'inquisitore, ma in mancanza di più chiare evidenze veniamo fatti oggetto di espulsione coatta al confine pakistano con la diffida al rientro in territorio indiano a pena la fucilazione.

    161640Z
    • Veniamo trasferiti su una tecnica
    [**] indiana e rilasciati in località non definita. Occorre riorganizzarsi e ripartire. Abbiamo buttato al vento circa un ora e quaranta, ma ciò che non doveva essere rivelato è rimasto segreto. Decidiamo di proseguire secondo quando stabilito, X3 non è stato acquisito, ma bisogna procedere.

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    161752Z
    • Raggiungiamo di nuovo il confine. Essere stati spostati “alla cieca” navigando a vista ci crea qualche problema, triangolare la posizione nel fitto bosco risulta impossibile ed, in soldoni, abbiamo impiegato un'altra ora per rimetterci in sesto. Un totale di tre ore buttate al vento dalla cattura, molto male! Decidiamo di seguire la strategia già definita e risaliamo verso l'area Bunker costeggiando tutto il confine OVEST del Pakistan per tenerci lontani da sentieri e mulattiere pur mantenendo i necessari riferimenti visivi per la navigazione.
    162027Z
    • Raggiungiamo RLY7, ormai è buio, ma con tutto il tempo perso dobbiamo proseguire, procediamo al buio finché si riesce, poi accendiamo i led rossi: siamo lontani dai sentieri segnati sulla mappa, possiamo sperare che non siano viste dalla FIR.
    162157Z
    • Su 32 T 479675 5091457 identifichiamo una pattuglia FIR che si sposta con le luci accese, ci congeliamo e lasciamo passare del tempo: avevamo le luci accese e di notte i rumori del camminare fuori dai sentieri si sentono a distanza, non possiamo permetterci un'altra cattura ed una fuga al buio su questo terreno sarebbe pericolosa.
    162218Z
    • Il contatto con la FIR è perso e l'area è tranquilla da una decina di minuti, potremmo ripartire, ma la stanchezza e il sonno iniziano a farsi sentire, decidiamo per un piccolo arretramento per allestire un bivacco ove riposare un po'. Come stabilito effettueremo due turni di guardia-riposo in modo da ridurre il rischio di essere sorpresi nel sonno dalla FIR.
    170259Z
    • Smobilitato il bivacco riprendiamo la marcia verso l'area bunker.
    170330Z
    • Incontriamo le prime trincee e bunker, iniziamo a percorrerle e mapparle. B si occupa della copertura ed A della recon, ma non abbandoniamo gli zaini perché l'area è vasta e il tempo stringe, ci manteniamo in costante movimento.
    170432Z
    • A scopre su 32 T 479596 5092211 un deposito di esplosivi, agenti chimici e schede. Registriamo tutto: progetti, schede personale, agenti chimici (e saluti di precedenti passaggi recon) e facciamo rapporto al comando.

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    (sono state fotografate tutte le pagine dei fascicoli presenti, che non pubblico se no facciamo notte)

    170446Z
    • A scopre su 32 T 479619 5092176 un secondo deposito, questa volta solo esplosivi. Si registra e si fa rapporto. Veniamo informati di un urgente rendex vous con un elemento locale per prendere contatto con il dott.Simon, stabiliamo le modalità di riconoscimento e procediamo.

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    170513Z
    • A Raggiungiamo il nostro contatto che ci fornisce dei camici per raggiungere il dott.Simon sotto copertura (a proposito del destino: lavorare per Simon era anche una nostra copertura... ). Ci portiamo a X2, il campo medico, sfruttando l'occasione per annotarci mentalmente i dati del campo. Mentre attendiamo il dottore qualcuno lo aggredisce e ci viene richiesto di soccorrerlo. Troviamo il dott. Simon accasciato a terra, procediamo quindi con l'analisi del paziente, che presenta uno stato di coscienza tipo V. Un rigurgito di sangue color rosso vivo e una ferita al costato fanno subito pensare ad un pneumotorace postraumatico. E' presente anche una seconda ferita da taglio all'addome. Lo stesso Simon conferma, stringendo la mano di A1 in cenno affermativo alle sue domande, di essere stato accoltellato. Applichiamo un tampone dalla ferita addominale e una valvola ricavata da una busta di garze sterili alla ferita sul costato. Vista l'importanza dell'emoraggia preferiamo la posizione antishock alla canonica semiseduta ed, in assenza di sufficienti presidi optiamo per posizionare Simon di lato sul fianco leso onde evitare l'asfissia anche del polmone sano. Per alcuni istanti Simon sembra perdere conoscenza e ci predisponiamo per una rianimazione cardiopolmonare esterna, che però non risulta necessaria perché il paziente si stabilizza.

    Le guardie Pakistane ci allontanano però dal paziente, ancora vigile, impedendoci ogni ulteriore manovra.

    Pochi istanti dopo aver lasciato la tenda ospedale veniamo informati da una guardia che Simons è deceduto. La stessa guardia, avendo ancora fiducia di noi, ci consegna una missiva da parte del defunto, che si rivela essere una mappa identificante la posizione di una fossa comune.

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    • Ci allontaniamo rapidamente prima che le altre guardie ci trattengano.
    170555Z
    • Riprendiamo possesso della nostra attrezzatura e facciamo rapporto al comando.
    170602Z
    • Avendo acquisito sufficienti informazioni sul campo secondario pakistano, procediamo verso il primario su X1.
    170635Z
    • Individuiamo una pattuglia di tre uomini in ronda sulla mulattiera che congiunge X1 a X1, registriamo il contatto e procediamo.
    170728Z
    • Siamo a OVEST di X1, a più 30 metri di quota, il tempo rimanente prima dell'esfiltrazione non ci permette una recon approfondita e ci limitiamo a confermarne la posizione.
    170810Z
    • Usciamo dall'area operativa.
    Dati di missione:

    Durata complessiva operativa: 23.30 ore

    Km percorsi: 21.0 Km

    Dislivello tra salite e discese: 2060 mt

    Quota max raggiunta: 580 mt

    Quota min raggiunta: 310 mt

     

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    Commenti e varie:

    Un enorme grazie va a Rozzilla ed agli Zarruele tutti per averci invitato a questo evento, che è stato, a detta di tutti noi, il torneo che più, tra quelli a cui abbiamo partecipato, ci ha fatto trovare il softair che cerchiamo.

    Sappiamo che invitare ad un torneo "chiuso" un'Associazione di cui si è solo sentito parlare è un "atto di fede", speriamo di aver risposto in modo adeguato alla fiducia che ci avete riconosciuto.

     

    Un salutone va a tutti i ragazzi incontrati sul campo ed al tavolo, perché il clima creatosi è stato sicuramente stupendo, addirittura più del clima meteorologico che già ci aveva dato tanto ;-)

     

    Una pernacchia va a Mc Mirko, Flaka e compagnia bella perché tanto se la meritano sempre ;-)

     

    PS

     

    Ho sentito che si parlava, per le prossime occasioni, di dare fin da subito anche gli obiettivi secondari, a mio avviso la vostra scelta di lasciare un po' di sorprese è da difendere. Eventualmente si può valutare come "guidare" i partecipanti verso le sorprese, ma se rimangono sorprese, secondo me, è cosa buona.

     

    [**] Sarebbe stato poco serio scriverlo nel debriefing, ma il giro in jeep con Osso è stato meglio di Gardaland ed ha ampiamente ripagato delle umiliazioni della prigionia :moto:

     

    ciao ciao

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