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Mad Martigan

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Posts posted by Mad Martigan


  1. si sa alla accademy i film di fantascienza non sono mai piaciuti più di tanto basta vedere quello che ha vinto star wars

     

    Quoto. Del resto il più recente film di fantascienza che è stato in nomination come miglior film è un certo ET (1983)...

     

    Ma penso sia una caratteristica comune al genere quello di puntare più al cuore (e agli occhi e al cervello) del pubblico, piuttosto che a quelli della critica, e secondo me Avatar non fa abbastanza eccezione da questo punto di vista per meritare la statuetta: ai critici non piace che gli venga sbattuta in faccia la trama con vari flash, bang, pim, pum, patatracchete (visivi e non), specialmente quando la trama stessa non brilla per originalità, perchè ne mette soltanto in evidenza i difetti.

     

    Poi i film di fantascienza possono senz' altro avere idee ottime e originali alla base (basta guardare una cosa qualunque tratta da Dick per rendersene conto), ma nella stragrande maggioranza dei casi non è questo a farne il successo. Gli stessi registi puntano spesso e volentieri sul contorno, sacrificando la storia, i personaggi e quant' altro perchè non è in essi che vedono il cuore del film.

     

    Solo che ovviamente non si può fare fantascienza prescindendo più di tanto dalla spettacolarità: un esempio di "pessimo" film che ha tentato questo salto è Dune, tratto da un libro splendido e diventato a livello di trama una ciofeca e a livello visivo un ottimo esempio di come NON deve essere un film di fantascienza. Invece un film che ce l' ha fatta è Blade Runner, che potrebbe essere tranquillamente ambientato nel Bronx dei nostri giorni.

     

    E a prescindere da questo, diciamocelo: la pool di quest' anno per il miglior film era molto agguerrita, con titoli ottimi e tanto alle spalle (i Coen, la Disney, Tarantino), e Avatar, che poteva offrire tutto tranne quello che di solito la critica apprezza, ne è (giustamente a mio parere) uscito con le ossa rotte.

     

    Io poi personalmente non so se avrei dato la statuetta proprio a HL nel mucchio, troppo ricco di spunti. Ma di certo non l' avrei data a Cameron.


  2. Stre, "Avatar" e' bello ma non paragonarmelo a Star Wars...ti mordo...

     

    Ah giusto, dimenticavo...

     

    Semmai è entrato nella storia come ci è entrato Titanic: il film dell' anno, supercampione di incassi, supervincitore di Oscar (stavolta devo ammettere, quasi tutti meritati), e che a x anni dall' uscita non si fila più nessuno perchè l' hanno già visto tutti troppe volte.

     

    Lasciando stare i meriti e demeriti artistici, non credo che Avatar avrà un seguito lontanamente paragonabile a Star Wars... Non riesco nemmeno a immaginarmi delle Avatar Convention, con tutti vestiti da Na'vi.


  3. Io invece mi trovo totalmente d' accordo con la giuria, Avatar alla fine è un bel film da intrattenimento, ma secondo me per vincere un Oscar come miglior film bisogna puntare su qualcosa di più che un frullato di trame di altri film condito dai migliori effetti speciali possibili: con una combinazione simile sbanchi sicuramente il botteghino, ma le cose da premiare sono altre.

     

    Sulle altre statuette assegnate a HL non sono invece molto d' accordo, secondo me anche gli altri film nominati potevano giocarsela alla pari, ma vedo che ultimamente la tendenza dell' Academy è concentrare i premi, anche se sui motivi alla base preferisco non addentrarmi troppo.

     

    Plebiscito totale per Jeff Bridges miglior attore, mentre invece non sono molto d' accordo su Sandra Bullock: qualcuno ha visto il suo film? Io no, ma spero che la sua performance sia stata ottima, perchè per riuscire a strappare la statuetta alle concorrenti deve aver fatto un deciso cambio di rotta rispetto ai suoi ruoli precedenti.

     

    Sulla storia delle pressioni alla commissione... beh dubito che non ce ne siano mai state, chi può dire di non ricordare un superfavorito degli anni passati surclassato da film di dubbio valore, ma ben supportati? La novità di quest' anno semmai è che stavolta sembra si sia rotta la tradizione di andare dietro a quello che "mette il cash"... Poi secondo me Avatar non aveva comunque le carte per vincere i premi "grossi", ma questo è solo il mio personale punto di vista.


  4. Ah come mi mancavano queste discussioni animate :)

     

    Se tutti quelli che se lo meritano finissero in galera probabilmente le città sarebbero spopolate. Poi scendendo nel caso specifico, io dietro i fatti di Rosarno vedo più gente impegnata a mantenere lo status quo a tirare le fila che non cittadini esasperati...


  5. Nuntio vobis gaudium magnum... habemus fabula!

     

    Ebbene sì: dopo un periodo di magra per quanto riguarda l' animazione tradizionale (se non erro l' ultimo è il discutibile Le Follie Dell' Imperatore), e di mezze ciofeche in CG (e qui de gustibus, io personalmente non sopporto la CG, ma sfido chiunque a definire Galline In Fuga un dignitoso film Disney), la versione a orecchie tonde della Casa delle Idee torna alle origini.

     

    E lo fa alla grande, con quella ricetta sicura e felice che ha portato al periodo d' oro degli anni '90 (La Sirenetta, Aladdin, Il Re Leone, La Bella E La Bestia per capirci): animazioni ricercate, CG non invasiva, luci, colori e una colonna sonora di tutto rispetto. Con quel tocco in più che le viene dagli anni 00 e dalle indagini di mercato Pixar: dei comprimari divertenti e che strizzino l' occhio ai meno bambini (leggasi: il dodicenne medio di oggi e il dodicenne oramai padre di famiglia di ieri).

     

    La Principessa E Il Ranocchio, dal punto di vista della trama, non è che brilli per fantasia e devo ammettere che nel suo essere politically correct a tutti i costi provoca più di un attacco di diabete, soprattutto all' inizio: ambientata nell' ormai tabula rasa di New Orleans, con la famiglia di colore anni 30 circa che sogna l' American Dream, sembra uscita dagli spot di Natale.

     

    E anche l' evoluzione non è un granchè in realtà quanto a fantasia: la novella Cenerentola ipermotivata che renderebbe orgogliosa la più vecchio stampo delle nonne incontra lo spiantatissimo e squattrinatissimo principe [spoiler MODE ON], finiscono trasformati in rospi nella palude e alla ricerca di un modo per sconfiggere i cattivi, ritornare in città e realizzare i propri sogni. Ma chissà cosa succederà tra questi 2 soli nella palude? :) Nota di curiosità: anni dopo il Re Leone, la Disney uccide un buono, e male tra l' altro. [spoiler MODE OFF].

     

    La baracca viene salvata dalla qualità dell' animazione, eccelsa, con molti elementi in movimento nei quadri, dai colori (da epilessia certe scene per la varietà di tonalità in campo) e dalla colonna sonora, jazzeggiante e divertente quanto serve, e forse di più. Senza contare i siparietti dei comprimari, che sembrano trapiantati da altre produzioni dal target molto più maturo (tipo i vari Shrek per intenderci). Ma piace molto anche ai bambini, anche i meno cresciuti.

     

    Consigliato: decisamente sì, perchè se è piaciuto a un difficilone fanatico come me, figurarsi al resto del mondo!


  6. Problema spinoso: le misure draconiane invocate da più parti, per quanto in parte condivisibili, rischiano di provocare soltanto un inasprimento dei toni, mentre con l' italian way dei "tarallucci & vino" continuiamo come adesso.

    Sono assolutamente d' accordo con Jack72 sul rogo degli sfruttatori, ma come ben sappiamo viviamo in un paese in cui le leggi vengono citate anche nel linguaggio comune usando il condizionale. Sul "protezionismo" dei posti di lavoro italiani non sono invece assolutamente d' accordo, anche se lo ammetto, per motivi di interesse: se io con la mia bella (futura) laurea in mano me ne voglio andare a lavorare negli USA e mi trovo costretto a girare i tacchi e tornare a casa perchè sono nato dalla parte sbagliata dell' Atlantico, probabilmente mi sentirei quantomeno preso in giro.

    Vero è che non c' è lavoro per tutti (forse), ma non vedo perchè fare corsie preferenziali (come se già non ne esistessero): tanto per fare un esempio, e sperando di non offendere nessuno, per fare il netturbino non vedo perchè dovrei preferire un extracomunitario con la licenza elementare a un italiano con la licenza elementare.

    Al di là del problema sicuramente presente della criminalità d' importazione, dei ghetti nelle città, dell' integrazione difficile e tutto, direi che questa non è una tematica che può essere affrontata a colpi di slogan, come invece mi sembra che succeda: finchè sono al bar con gli amici mi può anche stare bene, ma se si inizia a farlo anche ai piani più alti no. Perchè mentre questi si urlano l' un l' altro in comizio, gli squali che sguazzano nella melma ci guadagnano... e qualcuno, italiano o meno, la prende in saccoccia (e scusate il francesismo).


  7. Mah come tutti i vari SUV, crossover e dintorni mi lascia un po' perplesso, senza contare che oramai ogni macchina che sia più alta di un metro e venti tetto compreso dalla strada fa sussultare l' ambientalista occulto che c'è in me... Ma credo sia soprattutto questione di gusti personali. Sulla linea della serie 1 si sono poi spesi mari di inchiostro, e tutto quello che si è riusciti a stabilire è che coloro a cui non piace non la guiderebbero mai e viceversa.


  8. Voi vi dovreste fare più punti 15! :lol:

     

    Giustissimo! Tanto più che non parla del fatto di averli con un' altra persona... Pensa te ho fatto una super prevenzione del cancro alla prostata per anni senza saperlo :D


  9. 2 del mattino, 3 amici stecchiti sul divano, 21 vuoti di birra sparsi per il salotto e le fottutissime armate verdi che continuano a tirare 6 sulla Kamtchaka... Cronaca di una serata riuscita, segue l' episodio "Cronaca di una domenica passata a studiare"...


  10. 03-05/08, quarto, quinto e sesto giorno, Stoccolma. La Venezia del Nord: decisamente il nome è meritato, se non altro per la collocazione (ovviamente ogni altra somiglianza, pur superficiale che sia è improponibile); Stoccolma sorge incastonata tra un lago (dalle innumerevoli isole) e il Baltico, separati da chiuse. Il cuore della città sorge su 5 isole più grandi, ma ovviamente la città (e le pittoresche case-vacanza) si espandono a macchia d' olio, per fortuna senza traccia dello scempio ambientale e paesaggistico de' noantri.

     

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    Questa foto, scattata dal giardino del Palazzo del Municipio, mostra il centro della città, con i principali palazzi che sorgono su 2 piccole isole al centro dell' immagine: Parlamento e Palazzo Reale.

     

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    Questo invece è il cortile interno del Municipio: pare che anche senza Brunetta qui i dipendenti pubblici vadano a lavorare volentieri. All' interno di questo palazzo poi ogni anno si svolge il banchetto e il ballo dei premi Nobel (tranne quello per la pace, che invece viene consegnato a Oslo).

     

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    Ecco a voi il salone dove si svolge il ballo dei premi Nobel: è tutto a mosaico e foglio d' oro, l' impatto è notevole direi...

     

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    Museo del Vasa: purtroppo realizzo ora che non ne esiste una che non sia sfuocata. A ogni modo, la storia di questo vascello è tragicomica: nel '600 o giù di lì questa doveva diventare l' ammiraglia della flotta militare svedese, e il re Gustav fece aggiungere all' ultimo momento, nonostante gli avvertimenti di progettisti e ammiragli, un ulteriore ponte di cannoni. L' impatto visivo era notevole, anche perchè la nave è letteralmente coperta di sculture di legno e fregi vari di rara bellezza (e la volevano portare a prendere cannonate in battaglia?!?!?!) e poderosamente armata. Purtroppo era anche sbilanciata (ondeggiava già ferma all' ormeggio praticamente a vuoto) e infatti il giorno del varo in pompa magna (equipaggio completo, cannoni e tutto) si ribaltò e affondò miseramente dopo soli 15 minuti da quando lasciò gli ormeggi. Le acque del Baltico, poco salate, sono state clementi e infatti quando fu ritrovata negli anni 50 era praticamente intatta. Ripescata e restaurata oggi fa mostra di sè in museo.

     

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    Particolare (ahimè, sfuocato e ruotato) del castello di poppa.

     

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    Qui siamo a Drottingholm, il Palazzo Reale estivo, questo è il giardino sul retro :)

     

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    E questa è la facciata. Più o meno è una piccola Versailles (il periodo è il medesimo), anche se ovviamente è più piccolo e quindi molto più apprezzabile durante una visita. Inoltre è ancora utilizzato (anzi lo era anche mentre eravamo lì) per cui ovviamente le aree più "private" sono chiuse.

     

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    Infine piccola scena paesaggistica. La particolarità è da dove è stata presa questa foto: è stata scattata dal megatraghetto su cui ci siamo diretti a Helsinki, e poco dopo la partenza! Al largo di Stoccolma (largo...praticamente è in città, non c'è mare aperto) c'è un ridente arcipelago di 24000 (!!!!) isole, in mezzo a cui i traghetti diretti al largo devono fare slalom per entrare e uscire (il porto è poco lontano dal centro città). Se volete avere una vaga idea di che marasma di isolette è date un' occhiatina su Google Earth.

     

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    La corsia per il passaggio dei traghetti è una sola, quindi si creano spesso e volentieri dei "trenini" come questo, con una nave dietro e 2 davanti.

     

     

    Per ora è tutto, arrivederci a Helsinki!


  11. 02/08, Terzo giorno, Oslo: arrivo di prima mattina con traghetto e visita della città.

     

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    Veduta poco dopo l' alba (cioè più o meno verso le 5 di mattina) dell' ingresso nel fiordo in fondo al quale è incastonata Oslo: per quanto uno abbia del fiordo l' immagine di montagne e dirupi a picco in mare, in realtà a sentire i marinai della nave questo si applica a qualunque insenatura marina formata dall' erosione causata da un ghiacciaio; ne consegue quindi che il "fiordo" di Oslo ha rive basse e mosse da lievi ondulazioni, costellate da piccoli abitati (alla fine è lungo 100 e passa chilometri) e casette.

     

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    Ecco la vista sulla città (nella foschia delle 6.30 del mattino). L' aspetto non è esattamente quello che ci si aspetta da una capitale vero? Oslo ha circa 800000 abitanti, ma copre una superficie grande 4 volte quella di Parigi (!!!!) perchè molti per non dire la stragrande maggioranza della popolazione vive in villette con giardino. La città si inerpica letteralmente sulle montagne (sembrano poco più che colline, ma ricordate che le Alpi scandinave sono basse per gli standard delle nostre parti) e la metropolitana porta direttamente alle piste da sci l' inverno, dove si scia da dio perchè ovviamente la neve non manca certo.

     

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    Questa bella casetta è in realtà un prestigioso ristorantino, con prenotazione obbligatoria e servizio taxi via motoscafo per i clienti. Notevole eh?

     

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    Tralasciando il contesto cantieristico, questo è il nuovissimo Teatro dell' Opera di Oslo, mentre il cantiere è quello destinato a ospitare il nuovo museo dedicato a Munch (quello attuale praticamente è una bifamiliare, decisamente inadeguato). L' Opera è stata ultimata nel 2008 ed è tutta in marmo di Carrara. Inoltre data la sua forma si può passeggiare fin sul tetto e ammirare l' interno (tutto in legno) dalle vetrate. D' inverno ovviamente la passeggiata esterna viene chiusa, perchè tra le rampe e l' acqua del porto non c'è alcun tipo di barriera!

     

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    Vigeland Park: praticamente il sogno di ogni artista; il comune di Oslo negli anni 20 decise di adornare di statue un grande spiazzo (320 ettari) per farne un parco pubbico da donare alla cittadinanza. Il sig. Vigeland, lo scultore designato, grazie a complicate trattative ebbe carta bianca, e decorò il parco con una grande fontana, innumerevoli statue in bronzo e granito dedicate al ciclo della vita.

     

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    A titolo di esempio (se no non si finisce più) ecco una bella scenetta di nonno e nipotino.

     

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    Padroni di non credermi, ma qui siamo ancora in città, la fermata della metro era alle nostre spalle.

     

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    La strada centrale di Oslo, a sinistra la Borsa e in fondo il Palazzo Reale.


  12. Ma che mortorioooo!! Possibile che nessuno più faccia un viaggio interessante (e vista l' attività media credo che anche Cesenatico oramai rientri nella categoria)? Rimediamo subito: il sottoscritto e il suo riluttante compagno di viaggio nonchè fratello, oberati dai rispettivi carichi di esami e dalla dolce metà (di mio fratello :fire:<_< ) e affetti da cronica pigrizia, delegano l' organizzazione del progettato Gran Tour Avventura della Scandinavia&Dintorni alla prima agenzia disponibile e rimediano un conveniente viaggio organizzato per città. Non proprio l' idea di partenza, il mio cuore di vagabondo si ribella, ma la voglia di fare qualcosa è tanta, il tempo poco, i soldi :censored: e le ragazze terribilmente insistenti ;)

     

    I tempi sono stretti, le cose da vedere tante: in 9 giorni toccheremo nell' ordine Copenhagen, Oslo, Stoccolma, Helsinki e Tallin. Un programma serrato e intenso, che ci costringe anche a un pit-stop per un cambio gomme: per il troppo camminare una scarpa non ce la fa e ci abbandona sul selciato (in ghiaia!!) del palazzo reale di Oslo; requiescat.

     

    Ma veniamo al mini-diario fotografico della vacanza!

     

    31/07, Primo giorno, Milano - Copenhagen: lasciamo l' assolata e afosa Milano per l' assolata e ventosa città della Sirenetta.

     

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    Ecco a voi una veduta aerea del celebre ponte sull' Oresund, che collega Danimarca e Svezia (il fotografo è aspirante ingegnere, per cui nel marasma di foto che abbiamo fatto ci sono anche deliziose chicche per maniaci della squadra e della brugola :))

     

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    Parlamento danese

     

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    Palazzo del Municipio (ne manca un pezzo, ma il fotografo era distratto da ciò che si svolgeva alle nostre spalle)

     

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    Ecco appunto, passo a spiegare: durante il nostro soggiorno nella bella Copenhagen si svolgono i World Outgames 2009, che a quanto ho scoperto interrogando le più belle passanti che avevo a tiro (ragazzi, non sapevo più dove guardare ;)) sono una specie di mondiali di atletica per gay e dintorni; la foto tuttavia non può catturare le mosse e la musica che calava da quel palco!

     

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    Questa l' ho intitolata: Molo dei Mercanti con Idiota. Il Molo dei Mercanti (non chiedetemi il nome danese perchè non bastano le consonanti sulla tastiera) è un porto canale che sbocca praticamente sulla via pedonale di Copenhagen, contorniato dalle tipiche casette oggi riadattate per la maggior parte a ristoranti.

     

    01/08, Secondo Giorno, Copenhagen - Traghetto: giornata di visita guidata, con partenza nel tardo pomeriggio alla volta di Oslo via traghetto.

     

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    Teatro dell' Opera

     

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    Cambio della guardia di fronte al Palazzo Reale: come facciano a non morire di caldo non lo so. Tra parentesi, il clima: per quanto sia una città di mare, l' umidità è sconosciuta e questo, unito al fatto che tutto il calore è dovuto al sole (e 24-26 gradi a Agosto ci sono anche lì) fa sì che si possa camminare al sole tutto il giorno senza sudare e che basti stare all' ombra anche di un filo d' erba per provare un immediato senso di refrigerio. In più, nonostante sia costruita tra porti e canali, scordatevi di sentire odore di alghe o di acqua stagnante, e questo vale anche per le altre città, per Stoccolma poi la cosa ha del miracoloso!

     

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    L' unica foto del Palazzo Reale ed è nascosto dalla fontana! Il talento di questo fotografo mi lascia a volte sbalordito. Cercherò quindi di colmare a parole le immagini deficitarie: il palazzo reale ricorda vagamente il Palazzo del Congresso di Washington e sorge dietro una piazza circondata da 4 palazzi perfettamente (o quasi) identici, costruiti nel 1600 (spero di ricordarmi giusto) dalle 4 famiglie mercantili più ricche della città, che però, dato che sorgevano di fronte al Palazzo, hanno dovuto costruirli in modo identico e (esternamente) sobrio. Ora sono le residenze private della famiglia reale danese e ospitano anche all' interno le caserme delle guardie reali (sono molto più profondi di quanto sembri dalla facciata). La piazza nel suo insieme però è impossibile da prendere in una sola foto.

     

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    Prendete questo, moltiplicate per 4 e otterrete il quadro completo della piazza, massa di turisti compresa!

     

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    E per concludere, ecco a voi la Sirenetta!

     

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    Alla vista di questo personaggio è seguito un momento di panico nella cittadinanza, accorsa per soccorrere 2 turisti piegati in 2 contro una ringhiera della metro e con le lacrime agli occhi! Il bastone bianco poi!!!!

     

     

    Le cronache di viaggio proseguiranno a breve.


  13. Io (se potessi :() andrei il 28 invece, mi seccherebbe abbastanza, ma alla fine Motley Crue, Epica e Edguy li ho visti dal vivo in tempi relativamente recenti, mentre i Dream Theatre mi mancano del tutto, gli Slipknot pure e i Blind Guardian non bastano mai!

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