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Agno

[ Grati / Pistoia - 24H ] Operation Bioshock

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Operazione Bioshock 13/14 Settembre 2008

 

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Partiamo il giorno prima verso le 21.30 alla volta di un paesino in provincia di Pistoia dal nome Grati per un torneo organizzato dai Dragon Force dalla durata di 24 ore (da sabato a domenica). La squadra è composta da 4 operatori: me (Agno), Muggio, Chiaro e Six.

Durante il viaggio inizio a distribuire tutte le cartine create ad hoc per il momento e iniziamo ad analizzare tutto il materiale raccolto in rete. Un percorso da fare c’era già ma abbiamo deciso di modificarlo. Il cartografo Six (con aiutante Chiaro), inizia a tracciare un percorso tra sentieri e curve di livello in modo da stabilire il percorso ottimale.

Fatto questo continuiamo il viaggio tra temporali e tempo nuvoloso fino ad arrivare verso la 1 al ritrovo. Alcune macchine e camper sono già presenti. Scendiamo e ci accorgiamo che la temperatura è scesa di molto rispetto a Milano e un’altra cosa che ci preoccupa, oltre alla pioggia, sono le nuvole molto basse, che riducono la visibilità.

Montiamo (lanciamo) la tenda e tutti a nanna.

 

Ore 8.00 veniamo svegliati dalle squadre che iniziano ad arrivare e a prepararsi. Il tempo è nuvoloso e le nuvole non hanno deciso di andarsene. Quattro risate in tenda e dopo mezzora, decidiamo di uscire. Appena fuori passa una macchina e chi vediamo… gli amici Battlemech; due chiacchere, quattro risate e via… inizia la preparazione.

La tensione inizia sempre di più a sentirsi, tutti continuano ad andare a fare pipì perché agitati.

Ad un certo punto inizia un mega temporale. Fortunatamente la tenda è ancora montata e continuiamo la nostra preparazione riparati ma sempre più preoccupati di passare 24 ore sotto l’acqua.

 

Ore 11.30 La pioggia ha deciso di andarsene e manca pochissimo all’infiltrazione. La maggior parte delle squadre si sono già infiltrate e al nostro turno manca pochissimo. Ci consegnano le schede plastificate dove punzonare gli obj acquisiti per darci i punti e facciamo il test asg (in vero stile Zau ben al di sotto del J :) )

 

Ore 11.50 INFILTRAZIONE! Saliamo dietro ad un furgone tipo ducato (ovviamente nel cassone senza sedili :)) e ci conducono al posto di partenza.

Appena scesi ci portiamo in un punto defilato e lasciamo giù l’arma di backup in caso di emergenza e creiamo un waypoint. Facciamo il punto e ci mettiamo in cammino verso est in direzione Luxor ad uccidere lo scienziato cattivo alleato del colonnello Keope. Adottiamo come tecnica di usare il più possibile i sentieri e solo in caso di urgenza o di necessità di sfruttare le curve di livello per passare da un sentiero all’altro. Decidiamo di attaccare l’obiettivo da Nord, riparati dalla vegetazione e dopo una ventina di minuti di tragitto ci troviamo a nord-est con l’obiettivo a 100 metri. Chiaro fa una piccola recon da est, io e Muggio ci portiamo a Nord.

Riusciamo a contare due persone, ma siamo sicuri di trovarne almeno altri due. Chiediamo la finestra di ingaggio e dopo 10min. partiamo! Io e Muggio scendiamo da Nord tenendo occupati gli avversari, mentre Chiaro e Six attaccano da Est spiazzandoli.

Dopo 10 metri Muggio viene ingaggiato e subito colpito. Chiaro e Six non arrivano ancora.

Mi butto in un bosco e decido di scendere fino a trovarmi sul lato ovest ma mi ritrovo con i rovi fino al collo. Intanto sento altri spari… sicuramente sono gli altri. Risalgo ed esco allo scoperto avvicinandomi ma dopo un breve scontro, la difesa mi tira giù chiudendo lo scontro. Obiettivo attaccato ma non conquistato… 30%

 

Poco male, il morale è ancora alto… come al solito il primo ingaggio è quello + schifoso.

Ripartiamo ancora ad est alla volta dell’obiettivo più lontano e duro del torneo… il colonnello Keope. Dopo 2 minuti di camminata iniziamo ad accorgerci che i sentieri non corrispondono alla cartina. Molti non esistono più e in meno che non si dica ci ritroviamo a scendere una bella parete scivolosa alla ricerca di un fantomatico sentiero/strada dove la jeep del colonnello sarebbe passata.

Dopo una bella discesa (abbastanza pericolosa) magicamente ci appare la strada.

Facciamo il punto e ci dirigiamo verso la zona dove piazzare la bindella per far fermare la jeep.

Sulla strada troviamo un piccolo campo base, ingaggiamo ma arretriamo per non perdere tempo e passando tra i boschi ci ritroviamo al punto X.

Studiamo un piano per: fermare la jeep, uccidere i due tipi che sarebbero scesi e soprattutto ucciderli senza colpire la jeep.

Una volta appostati chiamiamo la jeep che in 15min. arriva. Si ferma, i due scendono e si avvicinano alla bindella per toglierla. Il primo viene tirato da Muggio e eliminato, il secondo, a pochi metri da me, viene eliminato.

Io e Muggio usciamo, prendiamo i due berretti dei tipi che caratterizzavano la pattuglia e saliamo sulla jeep. L’autista ci conduce al campo base… due domande e la missione è compiuta: 100% e abbiamo anche le coordinate per i due missili.

Ok adesso è l’ora di ritornare e qui c’è una bruttissima sorpresa… la strada/sentiero indicata sulla cartina non esiste più. A tutti ci viene il terrore pensando di rifare la strada del ritorno, ma Six, guardando la cartina ci trova subito una strada da fare. Iniziamo a camminare in mezzo al bosco seguendo direzione Nord-ovest e soprattutto le curve di livello.

Ad un certo punto giriamo versante e ci ritroviamo in una bella e ripida vallata piena di tanta bella erba scivolosa. Proseguiamo ma vista la quantità di burroni, decidiamo di salire in vetta. Dopo una bella scalata arriviamo e ci troviamo un bel sentiero che ci riporterà nel mezzo del campo verso i waypoit 3 e poi 2.

 

Ore 18.30 dopo quasi 3 ore ci avviciniamo al WP3. Sentiamo dei rumori, ci nascondiamo e ci allarghiamo per cercare di trovare il paletto con su la punzonatrice.

Ad un certo punto la guardia inizia a muoversi e si avvicina sempre di più alla nostra zona.

Quando ormai erano troppo vicini sparo e ne tiro giù uno, i pallini iniziano a volare, Muggio colpito ma il buon Six trovandosi in posizione favorevole tira giù l’ultimo. Chiediamo ai tipi dov’era il WP e sorridendo ci dicono che era alle nostre spalle! lol

Ok ci allontaniamo e decidiamo di fare 15min di pausa per mangiare.

 

Ore 20.00 La pausa giustamente è durata un po’ più del dovuto ma è giusto che sia così… quando la compagnia è bella il tempo vola!

Ripartiamo in direzione WP2 e dopo pochissimo tempo ci ritroviamo nella zona. Con tranquillità ci avviciniamo e con sorpresa troviamo il punzonatore senza nessuna guardia. Timbriamo e avanziamo. Ad un certo punto arriva Chiaro davanti e ci dice “raga sto navigatore sta impazzendo, ci dice che il wp2 è indietro” io e Muggio ci guardiamo sorridendo e gli diciamo “ Chiaro guarda che il wp2 l’abbiamo fatto 10min. fa”… “azz… non me ne sono neanche accorto” :)

 

Tappa successiva Rete Elettrica e Missile caduto. Ci spostiamo verso Ovest in direzione della Rete elettrica. Il buoi inizia ad arrivare e in poco tempo l’oscurità ci avvolge. Accendiamo le cyalume e avanziamo. In prossimità della rete elettrica, iniziamo ad avere difficoltà nel trovare il sentiero giusto in quanto sono presenti mille sentieri (giustamente tutti in salita). Muggio prende in mano la situazione e in breve tempo ci troviamo il traliccio dell’alta tensione a 50metri da noi (in salita). Ci apriamo e saliamo verso il Wp fino a quando avvistiamo n cyalume rosso. Anche qua il posto non è presidiato e quindi timbriamo e ci spostiamo verso il punto Missile Caduto a 150 metri da dove siamo noi. In breve tempo raggiungiamo questo Obj anche sta volta non presidiato (che fortuna), timbriamo e prendiamo una fialetta e ci defiliamo per fare il punto e riposarci un attimo.

 

Ore 23.00 (circa) partiamo verso Capo Oro, una base presidiata dove fare la recon. La strada che ci aspetta è abbastanza lunga, poi con il buoi è ancora più dura. Scendiamo e ci portiamo verso nord-est ma magicamente, dopo un po’ di strada, il sentiero è sparito. Non era una novità in quanto successo altre volte, ma la stanchezza inizia a sentirsi e ogni centimetro di strada in più risulta una rottura di scatole. Scegliamo una strada alternativa e mentre iniziamo a salire le prime gocce di pioggia iniziano a cadere.

Non ci preoccupiamo e continuiamo il nostro percorso. Dopo una bella camminata (sempre in salita giustamente!) ci ritroviamo sul sentiero giusto: a ovest l’obiettivo Ramses e a Est l’obiettivo Capo Oro. Come da piano ci spostiamo a est e qui la pioggia inizia a farsi insistente.

L’impermeabile è già indossato, ma la pioggia non da segno di smettere, anzi!

Arrivati al campo ci dividiamo in due blocchi: io e Muggio giriamo in senso anti orario e Chiaro e Six in senso orario. Iniziamo la recon e la pioggia inizia a scendere veramente forte! Questo ci permette di muoverci facendo anche un po’ di rumore e infatti gli arrivo a pochi metri dalla tenda e scopro il primo segno. A questo punto torniamo indietro per trovare l’altro segno ma non riusciamo a vederlo. Bagnati e infreddoliti io e Muggio decidiamo di tornare al punto di riordino e attendere il resto della squadra. Chiaro indossa la ghillie e si fa tutto il giro del campo e riesce a trovare tutti i simboli nato (4 in totale). Io e Muggio intanto iniziamo a congelare. Le braccia e le mani erano freddissime e poi avevamo ancora i vestiti del giorno (combat shirt e basta! :S).

Attendiamo parecchio ed ecco che arriva Six con la roba di Chiaro che gli aveva lasciato. Vediamo che il povero Six non aveva messo il poncho ed era completamente bagnato.

Attendiamo ancora un po’ (il tempo sembrava essersi fermato) ed ecco comparire Chiaro. Un po’ di tensione iniziava a volare nell’aria ma non avevamo tempo per discutere e quindi spinti dalla teoria “ se ci muoviamo ci scaldiamo” ci siamo messi in marcia verso l’Obj Ramses.

 

Ore 2.30 La pioggia è fortissima… l’impermeabile non tiene + e le gocce le sento sul collo. I guanto sono bagnati e le mani congelate… proprio una situazione di xxxxx! Il morale è bassissimo, tutti che sognano una doccia calda, una coperta, una pizza o comunque un piccolo posto dove l’acqua non ti rimbalzi sul jungle che ormai gronda modello tetto durate un temporale estivo. Siamo ormai vicini a Ramses e al cancello vediamo una piccola casa ma nessuna guardia. Lo scopo era quello di chiamare la finestra di ingaggio e una volta arrivata la contro, eliminare tutti tranne il dottore buono. Decidiamo di fare una recon per vedere il posto migliore dove appostarci; sempre spinti dalla ormai teoria se ti muovi ti scaldi, io e Muggio avanziamo verso il cancello. Appoggiati alla casetta, Muggio decide di allargarsi per vedere meglio, ma arrivato dall’altro lato scopre che le guardia sono dentro la casetta e una inizia a sparare colpendolo. Ormai l’ingaggio è aperto. Esco dal muro e tiro giù quello che aveva preso Muggio. Chiaro appare dal cancello e tira giù l’altro.

Ingaggio finito, ma visto che non c’era finestra, l’obiettivo non è perso ma neanche preso.

Decidiamo di allontanarci e trovare un posto sotto gli alberi per riprenderci un pochino.

 

Ore 3.30 Dopo un po’ di ricerca, troviamo solo alberi piccoli o comunque senza foglie. Siamo demoralizzati, raffreddati e stanchi. Ad un certo punto mentre ci stiamo per allontanare, accendo la torcia e davanti i miei occhi appare una bellissima, copertissima e asciuttissima casetta dei cacciatori (1,5mx1,5m quadri). Contentissimi, corriamo e ci infialiamo dentro.

 

Ore 5.00 Dopo esserci cambiati, asciugati e riscaldati. Decidiamo di proseguire la nostra missione. Decidiamo di attaccare nuovamente Ramses ma questa volta con la finestra di ingaggio. Ci dividiamo in due gruppi: io e Muggio dobbiamo distrarre la contro dal lato ovest, mentre Chiaro e Six, entrano dal cancello principale prendendoli alle spalle.

Inizio ad entrare da ovest ma appena mi sto per avvicinare un cecchino appostato a pochi metri da me mi sente e mi tira… Colpito!

Ormai la finestra è aperta, la jeep arriva, io mi metto da parte e seguo tutto.

Scende il dottore con il plotone al seguito, lo mettono al muro e attendo la fine della finestra per giustiziarlo. Passano i minuti e ancora non si vede niente. Ad un certo punti si sentono rumori dal cancello. Delle guardie si dirigono verso il cancello ma nel mentre Chiaro esce con “cambio spalla” e li tira giù tutti.

Entra e si infila dietro la casetta. Ne rimane ancora uno in giro che è nascosto dietro ad un bel cespuglio. Chiaro esce dal muro e andandogli incontro sparando un po’ alla cieca non riesce a colpirlo e viene preso. Dietro c’è Six che uscendo dal muro capisce che il tipo è li, lo tira e “tac tac” il tipo viene colpito. Attacco riuscito 100%! Grandi ragazzi, un grandissimo attacco.

Lettera consegnata con posizione dell’antivirus.

 

Ore 6.30 Ci dirigiamo verso Capo Verde per la seconda recon. Il sole ormai è sorto e la luce illumina tutto. Ci avviciniamo all’obj e da lontano sentiamo un conflitto.

Decidiamo di prendere l’obj da est ma una volta avvicinati, ci rendiamo conto che con la luce del sole è difficilissimo vedere qualcosa. Rimaniamo li ancora un po’ senza risultati. Il tempo passa e non vogliamo rischiare di non finire la nostra missione. Decidiamo di sganciarsi e spostarci alla base missilistica verso Nord.

Dopo 20 minuti di camminata (questa volta in discesa) arriviamo alla base missilistica. Con rammarico vediamo che la base è appostata in alto ad una collinetta. Prenderla dal basso è cosa quasi impossibile ma proviamo lo stesso. Muggio e Chiaro salgono direttamente sparando all’impazzata mentre io e Six li prendiamo dal lato. Riusciamo a tirarne giù due, ma gli altri due riescono, grazie alla loro posizione favorevole, a tirarci giù. Obiettivo preso al 30%.

Prendiamo la fialetta, facciamo quattro chiacchere e ci spostiamo verso Obj Vetta.

Saliamo verso Nord-Est e dopo poco ci troviamo la timbratrice senza fortunatamente nessun presidio.

Guardiamo l’ora, 8.30 circa e siamo in cima al campo. Il navigatore ci da 3km in linea d’aria all’esfiltrazione. Esfiltrazione massima 11.50.

Dobbiamo purtroppo lasciare l’obj Grotta e Wp1 in quanto troppo lontani rispetto l’esfiltrazione ma decidiamo di scendere e cercare una strada per andare all’Obj Bellerofonte (l’antidoto). Una vota arrivati in zona, se il tempo lo permetteva, acquisivamo l’obj.

 

Ore 9.45 circa arriviamo all’Obj Bellerofonte. Decidiamo di attaccare in modo rapido. Ci apriamo io e Muggio su un lato con Six alle nostre spalle e Chiaro dall’altro lato.

I tipi che curano l’obj sono allertati ma non troppo. Muggio ha sotto tiro una guardia, spara. Chiaro dall’alto inizia anche lui, l’altro tipo si gira verso Chiaro e Muggio dal lato gli spara nel sedere  Obj preso alla grande 100%

 

Contentissimi ci dirigiamo verso l’esfiltrazione. Manca ancora 1 ora e mezza e quindi con calma facciamo gli ultimi chilometri.

Mentre ci avviciniamo verso l’esfiltrazione, vediamo due tipi davanti a noi. Prendiamo subito le posizioni e ci avviciniamo a loro. Uno di loro alza le mani indicandoci che non vuole far niente.

Non fidandoci continuiamo in puntamento quando sul lato sinistro del sentiero vediamo 3 tipi in cima alla collina che sparano in basso.

Io e Muggio iniziamo a tirarli e in poco tempo capiamo che ci siamo trovati in mezzo ad uno scontro già aperto ma grazie al nostro intervento abbiamo salvato l’ultimo superstite della pattuglia di interdizione.

 

Ore 10.50 con un ora di anticipo esfiltriamo contentissimi di essere arrivati in fondo a questo bellissimo ma anche durissimo torneo!

Troviamo gli amici Battlemech e ci raccontano dei loro contrattempi. Ci fanno i complimenti e ci spostiamo verso la macchina per toglierci quel tattico che con il passare delle ore è diventato sempre più pesante. Ci siamo cambiati, riposati un attimo e discusso con gli altri l’andamento delle varie missioni.

 

Visto che ci era mancata un po’, inizia nuovamente a piovere ma dopo 30minuti circa smette e un cenno di sole si presenta ai nostri occhi.

Aspettiamo la premiazione e verso le 12 ci raduniamo intorno alle tenda madre.

Scopriamo con grossa nostra sorpresa di essere arrivati SECONDI! Siamo ultra felici, siamo soddisfatti e increduli. Ci abbiamo creduto fino in fondo e tutti i nostri sforzi ci hanno ripagato con un bellissimo secondo posto. GRANDI RAGA!!

 

CONCLUSIONI

 

Be che dire… grandissimo torneo, veramente duro ma ti appaga allo stesso tempo. Grazie mille ai Dragon Force per aver creato un bellissimo torneo con gente veramente preparata e onesta, complimenti a tutti!!

Un grazie particolare ai miei compagni di avventura: abbiamo scherzato nei momenti giusti e abbiamo fatto i “cattivi” nei momenti di necessità. L’aver pianificato il tutto ci ha permesso di fare un ottimo torneo senza litigare per le solite cavolate o incomprensioni. Un grandissimo grazie a Six per non aver mai mollato e per non essersi mai lamentato; ad un certo punto pensavo che ci mandasse tutti a quel paese e invece a continuato fino alla fine, GRANDE!!

Non so che altro dire, grazie a tutti e forza ZAU!

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Gran bel Deb. Agno, mi sono messo la felpa addosso perche' mi è venuto freddo, e quando l'ho levata era fradicia di pioggia! :D

 

Ora siamo curiosi di sapere se davvero avete fatto tutti quei Km! ;)

 

BRAVI BRAVI BRAVI!

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Complimenti davvero per il piazzamento!!!

Noi abbiamo partecipato alla scorsa edizione con il nome in codice Echo2 quindi sò quanto è bello il campo e quanto è faticoso, in più con quelle condimeteo deve essere stato davvero difficile!

 

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Grazie mille Furetto per i complimenti.

Ho letto il tuo deb. della scorsa edizione e grazie anche a quello abbiamo pianificato la missione in modo + dettagliato.

Anche noi eravamo Echo2 :D

Ciao e grazie ancora per i complimenti

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Ciao a tutti, posto qui sotto il mio debriefing, più che un deb sembra un romanzo........perdonatemi se potete.

Buona lettura!

 

 

 

 

 

OPERATION BIOSHOCK BY DRAGON FORCE

 

 

Partenza alle 22:00 in direzione Grati (PT) Agno Chiaro Muggio Six pronti per partecipare a questo evento!

Il viaggio scorre tranquillo e alle 01:30 circa siamo al parcheggio del ritrovo concordato, montiamo la tenda ed inizia a piovere, una birra e a letto sveglia alle 09:00 come i signori!!!

 

Ci svegliamo in anticipo usciamo dalla tenda e incrociamo subito gli amici Battlemech, una leggera colazione cominciamo a prepararci, la pioggia ha lasciato spazio ad una leggera foschia e l’aria è veramente fresca, alle 9:45 veniamo chiamati per il briefing, i ragazzi dell’organizzazione (veramente tutti simpaticissimi) ci danno le schede da punzonare per OBJ e ingaggi, le ultime informazioni sui nostri obiettivi, l’esplosivo per l’obiettivo LUXOR e informazioni aggiuntive sul Col. CHEOPE.

Terminiamo di prepararci e una volta pronti ci portiamo al gazebo dell’organizzazione per il test A.S.G. e restiamo in attesa dell’infiltrazione per me la tensione è alle stelle, sta per iniziare la mia prima 24H e non so ancora bene cosa mi aspetta……..

 

Alle 11:50 comincia la nostra missione ci caricano nel retro di un furgone con un'altra squadra e ci portano al punto di infiltrazione. Si aprono i portelli, saltiamo giù dal nostro mezzo e ci dirigiamo a nord-ovest all’interno del bosco, procediamo come stabilito Muggio davanti come scout, dietro di lui Agno in terza posizione io (Six) che sarò il cartografo (avete paura eh……..) in coda Chiaro che mi aggiornerà e aiuterà con il GPS. Nascondiamo l’A.S.G. di scorta marchiamo il punto per poterlo ritrovare e c’incamminiamo ( abbiamo già previsto il giro che dovremo fare per mantenere una continuità nella storia della missione e per non fare continuamente su e giù per il campo). Il nostro primo obiettivo è LUXOR dove ci attende il laboratorio di produzione dell’agente chimico tossico che dovremo distruggere e dove dovremo uccidere il chimico incaricato della produzione del veleno.

Ci accorgiamo subito che il terreno è stato profondamente modificato dalla natura e moltissimi sentieri indicati dalla mappa sono scomparsi completamente. Avevamo pianificato di muoverci esclusivamente su sentieri per essere più rapidi e ci troviamo invece a dover attraversare boschi e prati per raggiungere l’obiettivo. Fortunatamente consultandoci tra noi riusciamo a mantenere la direzione esatta e raggiungiamo il nostro obiettivo. Lo avviciniamo da nord coperti da una fitta boscaglia e riusciamo ad effettuare una piccola recon.

Come intuibile il posto è ben presidiato vediamo il dottore e una guardia e intuiamo la presenza d’altri 2 difensori, stabiliamo di dividerci in due coppie (manterremo le coppie stabilite fino alla fine ) Agno e Muggio attaccheranno da nord io e Chiaro arriveremo da est, chiediamo la finestra di ingaggio e rimaniamo in attesa. Al momento stabilito partiamo con l’ingaggio, avanziamo ma io e Chiaro all’improvviso ci troviamo di fronte a una rete invisibile dalla distanza, scendiamo in tutta fretta verso il sentiero, Muggio viene colpito noi avanziamo verso la casa e troviamo 2 difensori di fronte a noi volano i pallini Chiaro salta di lato e i colpi diretti a lui prendono me !!!!!!!!! chiaro si sposta per proseguire lo scontro ma la superiorità numerica dei difensori si fa valere e veniamo tutti eliminati. L’obiettivo è stato attaccato ma non preso, ci spetta il 30%. Ci rifocilliamo, beviamo, assaggiamo una bruschetta della contro ricarichiamo e ci sganciamo.

 

La nostra destinazione è Cheope dove dovremo catturare il colonnello. Come prima anche ora le strade non corrispondono alla carta e per portare la squadra a destinazione devo fare continuamente il punto per la rotta, attraversiamo boschi e campi e finalmente arriviamo alla strada che avevamo stabilito di seguire. Avanziamo lungo la strada prestando attenzione all’eventuale arrivo di FIR all’improvviso veniamo ingaggiati, ci sganciamo per evitare lo scontro. Controllo sulla carta facciamo il punto e arriviamo alla conclusione che doveva essere il campo base del colonnello. Lo aggiriamo e raggiungiamo velocemente il punto previsto per l’imboscata. Decidiamo il da farsi, piazziamo la fettuccia per bloccare il veicolo ci posizioniamo coperti ai lati della strada e chiediamo la finestra di ingaggio, aspettiamo qualche minuto e arriva la jeep con la scorta, 2 operatori scendono e avanzano cautamente verso il blocco stradale, sono veramente nervoso e sento l’adrenalina scorrere vedendo le due persone così vicine, all’improvviso 2 brevi raffiche e due grida COLPITO!!!!!! Usciamo velocemente dai nostri nascondigli e Muggio e Agno si sostituiscono alla scorta indossando il loro segno di riconoscimento e salgono sulla jeep, io e Chiaro rimaniamo in attesa. In pochi minuti sono di ritorno: “ Tutto ok abbiamo le coordinate dei missili e i codici di lancio “ obiettivo preso al 100%. Ci facciamo velocemente i complimenti e partiamo alla volta del nostro prossimo OBJ.

 

Il nostro nuovo obiettivo è WP3 dove dobbiamo punzonare la scheda ci aspetta un po’ di cammino e di nuovo i sentieri appaiono e spariscono davanti a noie il terreno diventa sempre più scivoloso, l’avvicinamento ci costa 3 ore ma finalmente l’obiettivo appare davanti a noi. A circa 50 mt ci dividiamo di nuovo a coppie e ci avviciniamo coperti a WP3 per non rischiare di finire in bocca all’eventuale contro, fatti pochi metri infatti Agno e Muggio ci segnalano la presenza di 2 persone. Ci riuniamo in una pineta per coordinarci e avanziamo lentamente fuori dalla loro vista per trovare il palo di WP, resto arretrato per paura di un eventuale cambio guardia mente i miei 3 compagni avanzano di una decina di metri al coperto. Improvvisamente la contro si muove, temiamo di essere stati avvistati (scopriremo poi che era solo un giro di routine) avanzano verso di noi, lo scontro è inevitabile Agno tira e colpisce il primo io alzo l’ASG e prendo il secondo : ingaggio vinto! (peccato che ogni ingaggio con la contro ci costi punti!) troviamo il punzone e segniamo la tessera, ci sganciamo per trovare un posto dove riposarci qualche minuto e magiare un boccone (sono ormai le 19:00 circa).

 

La sosta prevista di 15 min. dura un po’ di più ma con il cibo in corpo ripartiamo belli carichi, fino adesso andiamo abbastanza bene. Ci aspetta WP2 che si rivelo un punto non presidiato, lo acquisiamo velocemente e partiamo alla volta del prossimo OBJ.

 

Tocca ora a RETE ELETTRICA e MISSILE 1 che sono praticamente attaccati, sono ormai le 21:30 passate e procediamo alla luce dei cyalume, a questo punto comincio a essere in difficoltà per trovare il percorso adatto (credetemi ragazzi fare il cartografo è veramente dura) Muggio mi viene in aiuto, studia la carta e trova la strada giusta! Percorriamo un breve sentiero e sbuchiamo in un campo aperto in salita, in vetta a 80 mt da noi vediamo il traliccio elettrico, avanziamo con l’aiuto della luce lunare e stando attenti ad eventuale contro (tutti i WP potevano essere presidiati a discrezione della contro). Su un lato del traliccio troviamo il punzone e segniamo le nostre tessere, da qui a MISSILE1 sono pochi minuti di cammino, ci spostiamo e raggiungiamo il missile che si trova in un campo aperto (bellissimo il missile caduto sembrava vero!) punzoniamo di nuovo e preleviamo il virus. Due WP senza scontri, siamo stati fortunati. Facciamo il punto e partiamo per un nuovo OBJ.

 

Tocca ora a Capo oro, recon sul campo base della contro da dove veniva coordinato tutto il game, ci sarà sicuramente molto movimento. Il percorso che avevamo stabilito si rivela ancora una volta inesistente, abbiamo ormai superato le 12 ore di gioco e ci fanno compagnia le due cose che più ci ricorderemo di questo torneo la pioggia e la salita! L’avvicinamento a Capo oro ci costa fatica e tempo prezioso ma finalmente ci appare il campo illuminato a giorno. Ancora una volta ci dividiamo per coprire il campo più velocemente. La pioggia adesso cade veramente fitta, decido comunque di non indossare il poncho in parte perché ormai sono già bagnato e in parte per non essere impacciato nella recon.

Muggio e Agno ci comunicano di avere individuato 2 simboli nato , io e Chiaro dalla nostra posizione compiliamo una RC del campo ma non troviamo nessun simbolo, Agno e Muggio completato il loro lato si portano al punto di riunione io e Chiaro decidiamo che dobbiamo avvicinarci ancora, purtroppo le luci sono contro di noi, Chiaro decide di lasciare il suo equipaggiamento a me e di indossare la ghillie per poter avanzare, io ne sono sprovvisto quindi mi carico dell’equipaggiamento di Chiaro e del suo ASG e mi riporto lentamente al punto di riunione dove trovo Muggio e Agno bagnati e infreddoliti quasi quanto me, la decisione di non indossare il poncho è stata proprio sbagliata!! Pochi minuti di attesa e ci raggiunge Chiaro che ha “tranquillamente passeggiato” nel campo nemico riuscendo a trovare anche l’ultimo simbolo nato che ci mancava. L’obiettivo è nostro al 100% però l’attesa e la pioggia hanno minato gli animi e c’è qualche piccolo screzio tra noi che fortunatamente risolviamo velocemente. Ripartiamo.

 

Il prossimo OBJ è RAMSESS dove dobbiamo salvare il buon dottore dall’esecuzione. Sono le 02:30 e l’avvicinamento ci fiacca ancora di più, lo credevamo più vicino o forse è solo la pioggia continua e il freddo (ho sentito un operatore della contro che parlava di 6 gradi di notte, il campo è a circa 1000 mt di quota) che ci fiaccano più del dovuto. Finalmente siamo al campo decidiamo senza indugiare di trovare una posizione per tendere un agguato e di chiamare la finestra di ingaggio, avanziamo dentro il cancello stando attenti a non farci scoprire dalla contro presente nel campo, Muggio e Agno aggirano la casetta presente nel campo e naturalmente la contro che era li al riparo ci individua, lo scontro è inevitabile e Muggio viene subito colpito, Agno e Chiaro prendono i due difensori e lo scontro si risolve a nostro favore (-100 punti come da regolamento). A questo punto non sappiamo più cosa fare sono quasi le 04:00 e dobbiamo allontanarci prima di poter tornare a richiedere la finestra di ingaggio. Decidiamo di cercare un posto asciutto dove cambiarci ( la casa dove era nascosta la contro al campo RAMSESS era casa anche per un vespaio grande come una anguria e non ci siamo potuti cambiare li) intorno a noi solo prati e alberi poco fitti dove non possiamo ripararci siamo moralmente sull’orlo di un baratro quando all’improvviso dopo 30 min di ricerche a vuoto troviamo 1 capanno di caccia! Il Grand Hotel non sarebbe stato tanto bello per noi! Entriamo e dopo più di 3 ore di acqua fitta possiamo finalmente mettere vestiti asciutti! Decidiamo di concederci anche un breve sonno (sono le 04:30), ce lo siamo meritati, punto la sveglia alle 05:00 e appoggio la testa alla parete in qualche secondo siamo tutti addormentati.

Al primo bip della sveglia gli occhi sono aperti e mi sento benissimo (incredibile con 30 minuti bastino a volte). L’unica cosa che ci infastidisce è il freddo pungente all’esterno del capanno. Indossiamo i tattici ovviamente bagnati e partiamo alla volta di RAMSESS questa volta dobbiamo prenderlo!

Come al solito ci dividiamo Agno e Muggio attaccheranno di lato io e Chiaro da dietro. Chiediamo la finestra di ingaggio e al momento opportuno partiamo facciamo pochi passi e una breve raffica colpisce Agno, non comincia bene questo assalto. A questo punto Chiaro parte di corsa, cambio spalla e da coperto colpisce 2 operatori e cammina sopra ad un terzo che nel tentativo di fuga cade e si dichiara colpito, Mi grida di seguirlo e gli vado dietro velocemente. Coprendosi con una raffica Chiaro si sposta per aggirare la casetta ma l’ultimo uomo della contro lo colpisce, io però sono dietro di lui e non voglio perdere questo scontro mi alzo e tiro, sento benissimo i miei pallini sul poncho dell’avversario ed il suo grido COLPITO! Grande azione ragazzi bella coordinazione e cattiveria giusta! L’obiettivo è nostro al 100% e ci vengono consegnate le coordinate dell’antivirus.

 

Ci dirigiamo a CAPO VERDE per la nostra seconda recon questa volta il percorso e più agevole del solito anche se attraversiamo un bosco e abbastanza velocemente ci portiamo nei pressi del campo base dove è già in atto un conflitto. Ci avviciniamo cautamente ma una pattuglia FIR ci passa veramente vicino e probabilmente intuisce qualche cosa. Le guardie sembrano distratte ma non si allontanano troppo dal campo base e non riusciamo ad avvicinarci di più dato che ormai è giorno pieno decidiamo di sganciarci e proprio mentre cominciamo ad indietreggiare un albero vicino a noi decide di rompersi e cadere (si avete capito bene, è caduta una intera betulla! Che sfiga eh!) la contro si allerta naturalmente e noi faticando non poco ci defiliamo versi sud.

 

Il nostro nuovo OBJ è MISSILE 2 e questa volta il percorso è tutto in discesa! (sarà in salita al ritorno quindi…….) arriviamo nei pressi del OBJ e individuiamo 4 difensori, manteniamo la stessa strategia ma questa volta cambiamo le coppie io e Agno di lato e Chiaro e Muggio frontali, dato che l’OBJ era circa 30 mt più in alto di noi lo scontro ha poche possibilità di riuscita ma purtroppo è troppo tardi per tentare di studiare qualche cosa di meglio. Chiamiamo la finestra di ingaggio sul canale convenuto ma non risponde nessuno, passiamo sul canale standard ma nessun contatto. Dopo 10 min di tentativi decidiamo di chiamare per cellulare ma ……segnale assente! Chiaro opportunamente decide di attaccare comunque, al segnale convenuto partiamo di corsa aprendoci di lato, volano pallini ne colpiamo 2 ma come era prevedibile veniamo tutti e 4 aliminati. Obiettivo ingaggiato ma non conquistato 30%. Scambiamo 4 chiacchiere con la contro e ripartiamo alla volta del WP VETTA che dista poche decine di metri. Lo acquisiamo senza scontri.

 

Restano BELLEROFONTE dove recuperare l’antidoto e ESFILTRAZIONE sono le 8:30, il tempo stringe e siamo a 3 Km in line d’aria dal punto finale.

Partiamo di gran carriera e fortunatamente il ritorno è su percorsi che avevamo già affrontato cosa che ci permette di procedere velocemente. All’arrivo a BELLEROFONTE ci arrivano i rumori di un ingaggio evidentemente una squadra è già in azione, ci dividiamo come al solito e aspettiamo coperti che la il conflitto finisca, siamo tuttavia costretti a spostarci per l’arrivo di numerose FIR ( evidentemente le jeep andavano a recuperare la contro sparsa per il campo). Aspettiamo un paio di minuti dopo che la squadra che ci precedeva si è sganciata ed entriamo in azione. Agno Muggio ed io scendiamo da un lato e Chiaro si cala alle loro spalle, apriamo il fuoco e in pochi secondi è tutto finito l’OBJ è nostro al 100% resta solo l’ESFILTRAZIONE.

 

Ormai siamo abbastanza tranquilli, dovremmo riuscire ad esfiltrare in tempo utile senza problemi manteniamo alta la concentrazione per non farci “fregare” dalla contro proprio adesso, a circa 500 mt dalla fine infatti vediamo davanti a noi due persone in piedi , procediamo in puntamento e loro ci segnalano di essere fuori gioco controlliamo ai lati della strada e poco dopo infatti vediamo uomini della contro, siamo finiti in un ingaggio di un’altra pattuglia, vengo colpito ma Agno e Muggio e Chiaro risolvono al meglio la situazione eliminando la contro e facendo un favore alla squadra che aveva ingaggiato prima di noi.

Avanziamo fino all’esfiltarazione e finalmente vediamo davanti a noi il parcheggio, gli animi si rilassano e cominciamo a scherzare, la stanchezza quasi scompare e siamo felici per aver concluso bene la nostra missione, siamo convinti di aver fatto bene forse per questa volta zarruele non sarà proprio in fondo alla classifica.

 

Ci cambiamo con calma e ci ripuliamo di 24 h di pioggia e sudore riprendiamo sembianza “umane” e possiamo riposarci e chiacchiere con i nostri amici Battlemech (purtroppo hanno dovuto rinunciare e farsi esfiltrare per un infortunio) e con altre pattuglie che hanno concluso la loro missione in attesa del ristoro e della premiazione.

Veniamo raggruppati e l’organizzazione procede con la premiazione, come speravamo non siamo ultimi e la cosa ci rende felici, la premiazione continua ed in breve scopriamo di essere tra i primi 7! E’ una grande prestazione, altre squadre vengono chiamate e noi non ci siamo, Muggio mi guarda e dice “ ma non è che si sono dimenticati di noi???” Con grande stupore scopriamo di essere sul podio, riamiamo in 3, la cosa ha dell’incredibile!! Viene finalmente chiamato il 3 classificato : Wolflings…….ci assale un groppo in gola, siamo nei primi 2 classificati di un evento come il BIOSHOCK, ancora non ci crediamo e vi confesso che a questo punto ho sperato nel colpaccio, invece siamo secondi ma per me è come se avessimo vinto, abbiamo sofferto e faticato, abbiamo preso secchiate d’acqua e freddo gelido ma abbiamo ottenuto un grande risultato.

 

Grazie a tutti in particolare alla ZARRUELE SAT che mi ha permesso di partecipare a questo evento, a Muggio Chiaro e Agno che hanno condiviso con me questa esperienza, a Jello che ci ha aiutato nella pianificazione ai Dragon force che hanno organizzato questo incredibile game, un torneo durissimo e fantastico.

 

 

 

 

 

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Ciao,

siete stati davvero bravissimi, anche noi abbiamo partecipato alla scorsa edizione (con un risultato decisamente piu' umano) e posso solo immaginare quanto deve essere stata dura per voi con la pioggia battente per tutta la notte. (avete davvero fatto 53 chilometri!?!)

BRAVI BRAVI BRAVI!

 

:worthy::worthy::worthy::worthy::worthy::worthy::worthy::worthy::worthy:

 

In ogni caso anche per noi un campo veramente splendido e un'organizzazione impeccabile

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Bel deb. Six, complimenti!

Mi hanno detto che hai "gigarullato" come cartografo....!

 

Ciao McRae, benvenuto!

 

Sto aspettando il "responso uffciale" della traccia scaricata su pc per dare conferma dei 50 e rotti Km, ma al 90% è davvero cosi'! :D

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Diciamo che ho fatto il meglio che potevo! sono contento che il mio team sia soddisfatto anche se nella seconda giornata Muggio ha preso il mio posto ed è andato alla grandissima!

Grazie comunque!

Six

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prendiamo dal lato. Riusciamo a tirarne giù due, ma gli altri due riescono, grazie alla loro posizione favorevole, a tirarci giù. Obiettivo preso al 30%.

Prendiamo la fialetta

ARGH...a noi la fiala non ce l'hanno data perchè è scaduta la finestra prima di premere i tasti, la contro era tutta eliminata...ma il tempo è stato inesorabile...obj preso al 60%

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I missili erano davvero belli, quello spezzato rendeva davvero l'idea..l'altro non l'ho visto molto bene perchè l'ho attaccato di notte e il faro mi abbagliava un pò, ma era sicuramente molto scenografico.

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Ogni volta che parto avverto quella strana sensazione di aver domenticato qualcosa.

Ma non stasera!

Ho preparato tutto minuziosamente e sono sicuro di aver preso tutto.

In perfetto orario carichiamo la macchina di cordura e metallo e partiamo.

Senza dirlo, senza chiederlo, come se fosse natutale, partiamo subito con la pianificazione del tragitto da percorrere. Avevamo 1cartina su A4 per ognuno, 1 cartina su A3 per i dettagli e per l'uso facilitato durante la notte e le satellitari di google earth per ogni obiettivo; Agno e Jello avevano fatto proprio un ottimo lavoro di cartografia.

La concentrazione è talmente alta che ognuno puó avvertire quella degli altri.

Mi piace, ci piace.

Arriviamo sul posto senza sbagliare strada e veniamo accolti da altre squadre in bivacco sotto i pini. Le sagome sono quasi invisibili a causa delle folti nuvole basse che ci avvolgono creando un'atmosfera simile ad una puntata di x-files..

Beviamo una birra, quella sociale che fa bene al gruppo e tutti in tenda a dormire.

Alle 8 veniamo svegliati dal rumore dei preparativi delle altre squadre, è un rumore duro interrotto solo dalle risate e dal rombo delle jeep.

I nostri preparativi avvengono sotto l'acqua costante che ci lascia tregua solo verso le 11:30, orario dell'infiltrazione. Saranno 24 ore dure e ripensiamo alla puntata di x-files della sera prima... Una volta infiltrati verremo avvolti dalle nuvole e non potremo piú uscirne. Non so ancora decidere se ero spaventato oppure eccitato all'idea.

Scopriremo poi che le nuvole non sarebbero mai arrivate, avevano anche loro un nemico ben piú forte da combattere: la pioggia.

Sarebbe scesa acqua come sotto una cascata ma avverrà solo molto piú tardi... Prima dovranno accadere molte altre cose.

Saliamo quindi sul furgone e capiamo di viaggiare in salita.

Appena scaricati nascondiamo l'arma di backup. Le probabilità di usarla erano remote e quindi non valeva la pena portarsela dietro per tutto il cammino.

La prima tappa del nostro torneo prevedeva l'assalto al campo di produzione di chimera, il virus letale che il Col. Keope stava per lanciare sulla popolazione. Dovevamo uccidere quel corrotto del Dott. Luxor e far brillare tutto. Muggio e Agno da Nord, io e Six da Nord-Est. Al momento dell'ingaggio io e Six veniamo fermati da una rete metallica, la aggiriamo ma non c'è nulla da fare. Dovevamo studiar meglio le posizioni. L'obiettivo viene dato al 30%.

Il nostro esordio non è stato dei migliori ma ora, leggendo questo Deb, i miei compagni scopriranno che io ero contento. Sapevo che questa sconfitta ci avrebbe dato la carica nei prossimi obiettivi ... e cosí è stato.

D'ora in poi nulla piú è stato sottovalutato.

I sentieri che Six ci trova sono ottimi ma capiamo subito che molte cose sono cambiate rispetto alla mappa. Strade grandi come carraie svaniscono nel nulla e ci ritroviamo a sfruttare le curva di livello e ad inerpicarci come capre laddove era necessario.

Ritrovata la strada veniamo ingaggiati. Presumiamo che a sparare fossero le guardie del Col Keope.

Aggiriamo le guardie e arriviamo sul punto destinato all'azione. Il comando ci aveva fornito le informazioni necessarie per permetterci di assaltare una FIR, eliminare due agenti della scorta, sostituirci a loro e ingannare le guardie del Colonnello allo scopo di avvicinarlo e farci dare le informazioni a noi utili per disinnescare i missili.

Poniamo la bindella ( per fermare la mcchina ) lungo la strada, sopra una salita, poggiata per terra così che l'autista possa vederla solo all'ultimo momento e fermre il mezzo proprio dove noi volevamo che lo facesse. Faccio appostare gli uomini. Chiedo a Six di sparare sulla bindella perchè devo essere sicuro che i colpi vadano a segno sugli operatori che proveranno a toglierla... E così è stato!

Due brevi raffiche, due agenti della scorta eliminati, gli rubiamo il cappello che li contraddistingue, Muggio e Agno salgono sulla Fir, scherzano con le guardie parlando delle abitudini del Colonnello ( info fornite dal comando ), le guardie non si accorgono di avere davanti due impostori e li lasciano passare. L'obiettivo viene acquisito al 100%.

Il morale è alto.

Passeranno diverse altre ore e un ingaggio prima di superare Waypoint 3.

Anche lo scontro su waypoint 3 è stato ben eseguito. Non volevamo ingaggiare ma un cambio repentino di direzione dei 2 operatori della contro ci portano ad usare il nostro buon posizionamento e l'effetto sorpresa per eliminarli con 2 raffiche brevi. Si è risolto tutto in un paio di secondi e siamo ora liberi di punzonare la scheda.

Sono le 7 di sera quando ci fermiamo a mangiare… quel pasto non era la nostra cena, era il nostro pranzo!

L'obiettivo era una pausa di 15 minuti ma in realtà è durata 40 minuti. Stavamo bene sdraiati a terra, senza i tattici e con la pancia piena e per superare un torneo cosí duro non servono solo pallini, cibo e attrezzatura tecnica; è necessario anche che il morale sia alto e quindi, a volte, occorre dedicarsi anche alla sua salvaguardia.

Ci rimettiamo in marcia e accendiamo le cyalume in direzione del waypoint 2. È il segno che il buio è arrivato e con lui arrivano le prime gocce, ma non siamo preoccupati.

Arriviamo al Waypoint 2 senza scontri e, senza perdere tempo, rivolgiamo i nostri passi verso il nuovo obiettivo della “rete elettrica”.

Anche se stanchi riusciamo comunque a godere del fantastico panorama che le alture toscane ci offrono. La città illuminata vista dall' alto è uno spettacolo che ci rapisce quindi sostiamo qualche minuto ad osservare. Penso che il softair non sia fatto solo di pallini ma offra davvero anche degli stimoli che altri sport non sono in grado di dare.

Il waypoint rete elettrica e il waypoint "missile abbattuto" scorrono lisci come l'olio. Punzoniamo le schede e recuperiamo l'agente chimico dalla testata del missile caduto. Quel territorio era fuori dal controllo di Keope quindi sapevamo sarebbe stato non presidiato.

Il nostro itinerario prevedeva poi una Recon ad uno dei due campi base della contro: Campo Oro.

È durante questo tragitto che la pioggia si fa davvero insistente. Sembrava che un enorme imbuto, grande come la Toscana, raccogliesse tutta l'acqua piovana della regione per dirottarla proprio sopra le nostre teste!

Andiamo avanti lottando contro il vento che sembra congelarsi sulla pelle bagnata.

Il buio rende difficoltosi i movimenti, i sentieri passano da scivolosi a paludosi e si divertono ad apparire e sparire costringendoci a fare numerosi punti di controllo posizione.

Le mani sono fredde e tutto è bagnato. Cartine, GPS, bussola, tutto!

Le condizioni sono perfette per perdere la calma ma fortunatamente non siamo ancora sul punto di mollare.

Campo oro era tranquillo e il rumore della pioggia copriva quello dei nostri passi.

Agno e Muggio aggirano in senso orario, io e Six in senso antiorario. Dovevamo fare una semplice descrizione del campo e annotare i 4 simboli NATO posti sui 4 lati del campo. Agno e Muggio trovano in fretta 2 dei 4 cartelli, avvicinandomi da sud ne scopro un'altro che, essendo retroilluminato dalle luci del campo base, era illeggibile da lontano. Devo infilarmi la ghillie e scivolare dietro le jeep posteggiate di fianco alla tenda comando, il rischio è alto ma da i suoi frutti.

Manca solo un cartello.

Per la prima volta stavo amando la pioggia, oramai ero fradicio e il rumore dell’acqua copriva i miei passi. Riesco così ad arrivare a nord del campo. Vedo il cartello. Anch'esso illeggibile da lontano. Mi avvicino fino a toccarlo e lo memorizzo. Ero a pochi metri da un operatore che manteneva le comunicazioni radio, ero molto teso.

Rientro al punto di ritrovo letteralmente rapito dall'adrenalina e qui scopro che gli altri miei compagni, infreddoliti, erano stanchi di aspettare.

Chiedo loro chiarezza di comunicazione. In futuro l'obiettivo si farà solo se saremo in grado di portarlo a termine, non era mia intenzione lasciare un obiettivo incompleto a causa della stanchezza o del freddo. Ripartiamo alla volta dell’OBJ Ramses.

Eravamo davvero stremati e notavo che il morale si stava abbassando ma decidiamo comunque di fare questo obiettivo prima di riposarci un po’. Erano circa le 3 di notte e il freddo era ormai penetrato fino alle ossa. Non c’era più nulla di asciutto, l’impermeabile era inutile e sentivo le mutande bagnate.

Ci trovavamo davanti ad un grande spiazzo con un piccolo capanno presidiato da due operatori. Il comando ci aveva comunicato che una Jeep avrebbe trasportato lì il nostro contatto, il Dott. Ramses scortato da altri due operatori.

L’intento di quel trasporto era quello di ucciderlo.

Ma a noi il Dottore serviva assolutamente vivo. Solo lui aveva la posizione di Bellerofonte, l’unico antidoto efficace contro il virus chimera.

Dobbiamo assolutamente eliminare il plotone d’esecuzione prima che uccida il Dottore.

Decidiamo di dividerci in modo da coprire con i nostri fucili tutta la superficie del campo, non possiamo permetterci di ritrovarci in situazioni di tiro sporco o impreciso, l’azione deve durare solo pochi secondi. Ma mentre Muggio si avvicina alla casetta una guardia salta letteralmente fuori dalla postazione e colpisce Muggio. Rispondiamo al fuoco in maniera decisa e vinciamo lo scontro ma non è valido ai fini dell’acquisizione dell’OBJ in quanto non eravamo in finestra d’ingaggio.

Riteniamo quindi opportuno andare a riposarci e riprovare più tardi.

Eravamo stremati e dopo una mezz’ora di ricerche avvistiamo un capanno dei cacciatori spuntare tra gli alberi. Ci sembra un miraggio e non crediamo ai nostri occhi! Quello non era solo un capanno... era un capanno asciutto! Con un tetto per coprirsi!!

Quei 3 metri quadri erano per noi quanto di più bello poteva accaderci in quel momento. Ci sentivamo come quando da bambino vai in gita con la scuola. Era tutto bello e sentivamo l’emozione fino al centro del petto.

C’era una sedia al suo interno e a turno ci sedevamo lì per toglierci gli scarponi e cambiarci le calze mentre ognuno si cambiava i vestiti bagnati con quelli asciutti, mangiava qualcosa o semplicemente rideva dalla gioia.

E’ stato un momento fantastico.

Decidiamo di dormire 30 minuti. Ci avvolgiamo nei nostri telini termici e incastriamo le gambe in modo da riuscire quasi a stenderle. Il sonno ci cattura in pochi minuti e quando ci svegliamo siamo catturati da un’altra sorpresa: il freddo. Eravamo rannicchiati e tremavamo tutti talmente tanto che sembrava di vedere un documentario sui pinguini.

L’idea di doverci rimettere addosso tutta l’attrezzatura bagnata, fredda e appesantita dall’acqua che aveva assorbito ci spinge quasi a mollare il colpo ma poi, dopo averla messa, stavamo bene ed eravamo pronti di nuovo per ripartire al massimo delle nostre intenzioni.

Aveva smesso di piovere.

Ramses è un obiettivo che superiamo brillantemente. Agno viene colpito prima dell’arrivo della jeep, io ne colpisco 3 prima di essere preso e Six colpisce il quarto. Ringrazio il giorno in cui ho imparato a sparare con la sinistra perché è grazie al cambio spalla che sono riuscito a sorprendere gli avversari, mi accerto che Muggio abbia recuperato le coordinate di Bellerofonte e procediamo.

Sono ormai le 6:30 e la luce inizia a farsi più forte durante il nostro tragitto verso Campo Verde. Qui avremmo dovuto effettuare la nostra seconda recon. Arriviamo sull’obiettivo ma il sole è già ben sveglio e i movimenti difficoltosi. Le guardie stanno accendendo un fuoco e sentiamo i loro discorsi. Muggio aveva raggiunto un’ottima posizione ma aveva valutato che muoversi lì sarebbe stato rischioso e soprattutto ci avrebbe fatto perdere troppo tempo.

Decidiamo quindi di abbandonare l’OBJ e rivolgerci verso la base missilistica. Qui avremmo dovuto eliminare le guardie ed inserire i codici per disattivare il missile. Ormai però il tempo stringe e decidiamo quindi di attaccare senza fare una recon preventiva. Questo ci costrerà molto caro infatti, attaccando dal basso, veniamo colpiti abbastanza in fretta. Obiettivo concesso solo al 30%.

E’ tardi è siamo a 2,8 KM in linea d’aria dal punto d’esfiltrazione. Abbiamo quasi 3 ore ma il cammino è davvero lungo e poi, sulla strada del ritorno, c’è l’obiettivo “Bellerofonte”… volevamo farlo quindi dovevamo sbrigarci.

La camminata è lunga e io sono in imbarazzo quando mi chiedono “quanto manca?” … la distanza scorreva ma non troppo velocemente e non senza fatica.

Arriviamo in prossimità di Bellerofonte e ci accorgiamo che era in atto un altro ingaggio. Approfittiamo della situazione per avvicinarci all’OBJ e capiamo che eravamo in posizione favorevole. L’OBJ poteva essere attaccato dall’alto.

Muggio, Six e Agno stanno sulla sinistra, io mi sposto sulla destra per dare un po’ di fastidio alla difesa. C’è un arco in pietra, forse una vecchia porta, e dietro quell’arco vedo le due guardie parlare tra loro. Mi infilo sotto alcuni Pini e ho intenzione di strisciare fino a sfruttare una specie di trincea naturale che mi avrebbe coperto dal loro fuoco.

Purtroppo la mia calma d’agire viene interrotta da una FIR che mi costringe a velocizzare i movimenti. Mi muovo di scatto, faccio un rumore e le guardie si accorgono di me.

E’ stato un bene!

I due operatori a difesa si sono subito concentrati su di me, voltando le spalle ai miei compagni sulla sinistra… sono bastate poche raffiche per tirarli giù entrambi… Bellerofonte è nostro al 100%!

Siamo tranquilli e con passo sostenuto ci dirigiamo verso l’esfiltrazione.

A pochi passi dal punto tanto atteso, vediamo due operatori fermi in mezzo alla strada. Un’ altro invece imbraccia l’arma, ci vede ma non ci spara… capiamo subito che quell’operatore stava combattendo un nemico. In questi casi si dice che “il nemico del mio nemico è mio amico” per cui lasciamo perdere quell’uomo e ci occupiamo degli altri due operatori della contro che ci ingaggiano. Era un attacco a sorpresa!

Six viene colpito, io difendo la destra, Muggio e Agno mantengono la posizione e difendono a sinistra. Li abbattono in un tempo brevissimo e il traguardo si apre davanti a noi.

Una volta esfriltrati ci stringiamo la mano e veniamo subito accolti dai nostri amici Battlemech.

Raccontiamo due cose, ridiamo un po’ come al solito e finalmente … possiamo riposare un po’.

La sorpresa più grande la avremo alla premiazione quando scopriamo di aver meritato un buon secondo posto.

D’un tratto le fatiche fatte vanno via e lasciano il posto alla soddisfazione.

Abbiamo sofferto tanto ma siamo contenti di aver svolto un ottimo lavoro. Siamo contenti di aver ben rappresentato la nostra associazione.

Forza Zarruele!

 

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