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IL DANI

Cold War,debriefing E Foto.

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COLD WAR

 

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Quando ho un giorno di vacanza dopo un torneo è inevitabile che il mio de-briefing si trasformi in un poema epico!In più se il torneo è stato divertente e le esperienze fatte sono indimenticabili,il de briefing kilometrico è inevitabile:in attesa delle foto fate buona lettura: ^_^

 

La sera prima,dopo una abbondante magnata con tutti i partecipanti al torneo,ci siamo chiusi in macchina con cartine,gps, e coordinatometri, e abbiamo deciso di concentrare la nostra recon soltanto sulle strutture che sembravano obbiettivi ‘paganti’, selezionando gli edifici in base alla loro posizione e al tipo di fortificazione (intuibile dalla cartina),recognirli tutti in 8h sarebbe stato impossibile dato che erano una quarantina. Segnati gli obbiettivi e altri punti di riferimento sul gps andiamo a dormire.

Sono le 3.15 quando suona la sveglia,in tenda c’è un piacevole tepore emanato dai vapori di quercia,usciamo e scopriamo che fuori fa un freddo della madonna .Ci prepariamo e alle 4.15 circa ci infiltriamo,abbiamo preferito aspettare che la maggior parte degli interditori fosse entrata per evitare l effetto ‘sbarco in normandia’…di certo poco stealth.Avanziamo lentamente nell’oscurità sulla strada principale,con la luna che ci fa da cyalume. Arriviamo al secondo cancello di accesso e scorgiamo un ombra al di là,sull altro lato nel bosco l’inconfondibile bagliore di un mirino laser… ignoriamo la loro presenza e ci sganciamo prendendo il sentiero laterale sulla sinistra che costeggia la recinzione. Camminiamo per un po’ e incontriamo da prima un altro team di interditori da 4,poi una coppia sniper spotter, sempre sul sentiero..ogni volta la stessa scena ci si scorge ,ci si osserva in puntamento x qualche secondo finchè qualcuno dice: ’NATO?’ ‘NATO!’..e un sospiro si sollievo. Proseguiamo sul nostro sentiero col fine di arrivare all’ altezza del nostro primo obbiettivo,più o meno a metà della lunghezza del campo quando a un certo punto sentiamo un po’ di confusione dal lato destro. Ci congeliamo quando una voce dal lato grida verso di noi:’DUE!’ rimaniamo in silenzio, è sicuramente un codice e loro sono di contro..che cacchio gli rispondiamo???’ DUE!!!’ripetono. Passa qualche secondo e aprono il fuoco,quercia viene preso immediatamente, dopo poco anche santa,a quel punto urlo lo sganciamento e ci allontaniamo di fretta. Ci accorgiamo di aver superato in longitudine l obbiettivo,dobbiamo cercare un punto di bosco poco sporco dove tagliare giù dal pendio. Pessima sorpresa, alla nostra destra del filo spinato costeggia tutto il sentiero impedendoci di scendere dal pendio. Continuiamo a cercare un passaggio mentre da lontano sentiamo avvicinarsi gente sul sentiero. Facciamo velocemente il punto,non sappiamo bene dove siamo, mentre le torce sono sempre più vicine e non sappiamo che fare, dove nascondersi se da una parte abbiamo la recinzione e dall’ altra del filo spinato??!Ed ecco il miracolo:mentre facciamo il punto santa trova un varco accessibile nel filo spinato,ci infiliamo con attenzione,scendiamo di una decina di metri e aspettiamo immobili mentre la pattuglia di contro setaccia i lati del sentiero con le torce,il cui fascio di luce ci sfiora più volte. Una volta che la situazione è più tranquilla cominciamo a scendere. Al di sotto,sulla strada principale,c’è una gran confusione e un continuo susseguirsi di ingaggi. Ciò ci fa comodo, ogni volta che da sotto arrivano grida e spari noi ci muoviamo coperti dalla confusione,quando c’è più calma aspettiamo. Siamo a 60 metri dall’ obbiettivo quando quercia in maniera fortuita (scambiandolo x un insetto un po’ + insistente) scopre un sottilissimo filo di nylon,probabilmente una sorta di allarme perimetrale della zona bunker. Con estrema attenzione ci infiliamo al di sotto (e vi assicuro che al buio il filo era praticamente invisibile,sembravamo dei mimi!) e continuiamo a scendere. Finalmente abbiamo una buona visuale sul bunker,iniziamo la range card ma ci viene un dubbio, la forma non è quella aspettata. Controlliamo il punto sulla mappa e in effetti è cos“,il nostro obbiettivo è un'altra costruzione, a una cinquantina al massimo di metri di distanza. Ci avviciniamo tenendo la curva di livello,sempre al di sopra della strada principale una decina di metri all’ interno del bosco,trovata una buona visuale scattiamo qualche foto all‘obbiettivo (stavolta quello giusto) e facciamo una range card. Intorno è una continua confusione, con la media di un ingaggio ogni 5-10minuti, evidentemente non tutti gli interditori hanno scelto il nostro approccio e si schiantano ripetutamente sugli obbiettivi. Giriamo intorno al nostro obbiettivo e troviamo una via di accesso abbastanza pulita alla strada. Oramai è giorno e non siamo più coperti dall’ oscurità, quercia decide di scendere a dare un occhiata più da vicino alla costruzione, io e santa lo copriamo tenendo sotto tiro la sentinella di guardia. Quando quercia è ormai di fianco all’ edificio la sentinella si allerta inspiegabilmente, gli spariamo e lei risponde al fuoco,c’è un attimo di confusione,quercia trova riparo dietro al muro del caseggiato,eliminiamo la sentinella e vedo spuntare 4 uomini con ghillie dalla strada,grido tenendoli sotto tiro: ’NATO???’ ‘NATO!!!OBBIETTIVO PRESO!’.Grazie alla fortuita e non premeditata cooperazione con l'altro team (che si rivelano essere i ragazzi liguri con cui abbiamo diviso vino e tavola la sera prima), conquistiamo l obbiettivo e abbiamo il tempo di scattare foto e fare i dovuti rilevamenti a quello che sembrava essere un centro di comando/campo base di uno dei team di contro. Ci riposiamo e ripartiamo seguendo per qualche decina di metri la strada principale,nemmeno tempo di accorgersi e ingaggiamo con una pattuglia che correva in soccorso della postazione attaccata. Veniamo eliminati tutti e 3,ci sganciamo e ci ri-infiliamo nel bosco sopra la strada. Cominciamo a essere fisicamente provati. Facciamo una lunga pausa in una posizione che ci consente di vedere il sentiero e un edificio presidiato senza essere visti. Da qui riusciamo a raccogliere parecchie informazioni circa il movimento e i tempi dei giri delle pattuglie,il tipo di mezzo ruotato che ciclicamente percorre la strada,scorgiamo un uomo in tuta di protezione chimica con un bidone in mano percorrere il sentiero pesantemente scortato e assistiamo in disparte a una gran quantità di ingaggi. Dopo esserci rifocillati e aver trascritto le informazioni ripartiamo in direzione del prossimo obbiettivo. Dopo poco arriviamo in prossimità di un'altra costruzione che,una volta controllata la mappa, si rivela essere un altro degli obbiettivi che ci eravamo prefissati. Mi avvicino per fare qualche foto ma siamo un po’ intimoriti,c’è parecchia confusione sulla strada e rischiamo di farci beccare. Quercia decide di mandare solo me in zona più ravvicinata per scattare le foto,mi avvicino lentamente e scatto. Quando sono l“ mi accorgo che il portone di metallo che da sul mio lato è leggermente aperto …. che tentazione!Aspetto qualche minuto studiando il movimento delle pattuglie e appena trovo un momento morto abbandono il fucile e armato di macchinetta fotografica mi catapulto giù dal pendio cercando di far meno rumore possibile. Raggiungo la costruzione,nessuno in vista,striscio lungo il muro, apro leggermente il portone e mi ci infilo. All’ interno un bidone di materiale radioattivo,BINGO!fotografo nervosamente e ritorno alla via di uscita. Sento là fuori dei passi sulla strada,aspetto che si allontanino e schizzo fuori ricongiungendomi alla pattuglia. Continuiamo sulla stessa rotta fino a raggiungere un altro obbiettivo, questa volta pesantemente presidiato. Quercia elabora un ‘piano di emergenza’ in caso di ingaggio,separando santa sull’altro lato .Sopra di noi dei rumori,re-incontriamo il team sniper-spotter visti sul sentiero la notte, e li avvisiamo che stiamo approcciando l obbiettivo, in maniera da non disturbarci a vicenda. Mentre ci avviciniamo una sentinella ci vede, ne segue un inevitabile ingaggio dove io e quercia veniamo subito eliminati,santa resiste un po’ di più. Scendiamo morti sul sentiero e incontriamo un sorridente handy imbacuccato in tuta da chimico,chiacchieriamo e facciamo una pausa e ripartiamo verso l’obbiettivo più lontano dal punto di infiltrazione .A poca distanza dal’obbiettivo lasciamo il sentiero e ci infiliamo nella vegetazione, ma è troppo fitta e perdiamo troppo tempo nel tagliare i rovi. Decidiamo di tornare indietro e tentare l approccio dal lato opposto ma niente,qui un nastro bianco e rosso delimita una zona pericolosa,quindi decidiamo di evitarla e tentare di passare sul sentiero,lo scontro e la nostra eliminazione questa volta saranno inevitabili. Ripartiamo sul sentiero centrale a nord del fiume,questa volta in direzione est per esfiltrare ma qui la situazione è un po’ confusa,ogni dieci metri ci troviamo a ingaggiare e spesso non abbiamo il tempo di rientrare in gioco che arriva altra contro,le forze in gioco sono veramente tante!Decidiamo quindi di infilarci nel ruscello centrale del campo e esfiltrare da l“. camminiamo a lungo in questo piccolo canale ma i movimenti sono difficili,per passare bisogna continuamente tagliare piccoli arbusti e la stanchezza comincia a mettere alla prova i nostri nervi. Raggiungiamo una costruzione,al suo interno niente, poi un grosso capannone anche questo vuoto al quale facciamo comunque una range card e delle foto e ci riportiamo nella zona sud per aquisire alcune piccole postazioni che abbiamo ignorato all’andata.Qui ingaggiamo con 2 membri della ghost squad che eliminiamo grazie alla perseveranza del grilletto di santa. Proseguiamo poi sul sentiero in direzione dell’esfiltrazione,facciamo un'altra range card e altre foto a un altro edificio e,finalmente, alle 11.30h,esfiltriamo stanchi morti. Seguirà un de-briefing molto originale in cui tutti gli interditori in una stanza si confrontano scambiandosi opinioni e esperienze di gioco, veramente una bella idea,ho apprezzato la cosa!

 

In conclusione:il torneo è stato veramente bello,certamente non facile e organizzato bene,insomma mi sono proprio divertito e anche se abbiam fatto 5 ore di macchina per raggiungerlo ne è valsa veramente la pena!Grande legione X!Grandissimo quercia alla prima esperienza come team leader ha mantenuto il sangue freddo anche nelle situazioni più incasinate e ha gestito in maniera impeccabile tutta l operazione e qualsiasi tipo di difficoltà. Ottimo veramente anche santa,mai un lamento e coda efficientissima,sempre con le orecchie rizzate come un segugio si è adattato in breve tempo a una situazione che non aveva mai sperimentato.

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Eccomi... Come al solito senza Deb ma con un sacco di ringraziamenti :)

 

In primis vorrei ringraziare Il Dani, che si e' confermato un cartografo eccezionale e come sempre un compagno di squadra alltrettanto formidabile, anche nelle situazioni piu incasinate pronto a prendere appunti, segnare punti e fare Range Card; secondo e non per importanza Il santa, anche lui ottimo compagno di pattuglia e instancabile coda, reprendendo le parole di Dani sempre con l'orecchio rizzato alla ricerca di rumori e operatori.

 

Passiamo alla Legione X, Andy e i suoi ragazzi, che anche a questo giro sono stati eccezionali, hanno saputo come al solito creare uno stupendo game.

 

Un saluto a tutti e GRAZIE ANCORA!!!!!! :)

 

Quercia

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Ecco la mail che mi è arrivata ora da Andy:

 

LEGIONE X desidera ringraziare tutti i partecipanti, di entrambe le fazioni: il successo di questo nostro evento è merito anche vostro, dei valori che avete espresso in campo e della voglia di divertirvi assieme a noi !

 

Vedere 150 persone assiepate sabato sera in trattoria, provenienti un pò da tutta Italia (alcuni si sono "sciroppati" un migliaio di km. tra andata e ritorno) e accomunate dallo stesso spirito di amicizia, ci riempie di orgoglio !

 

Siamo lusingati e onorati di vedere come questo tipo di eventi riscuota tanto consenso, e siamo felici di non aver rilevato particolari problemi durante lo svolgimento della missione.

 

Grazie anche per le critiche costruttive (come sempre ben

accette) che sono emerse nel debriefing: ogni anno cerchiamo, con il Vostro aiuto, di perfezionarci, nell'intento di divertirvi e divertirci !

 

Speriamo che, anche con il nostro modesto contributo, questa "filosofia di gioco" possa prendere piede.

 

Invitiamo i Team a pubblicare sui Forum Uebb e Sam i propri debriefing e le foto: noi faremo altrettanto entro breve !

 

Un abbraccio virtuale a tutti !

 

Andy, Presidente LEGIONE X Manzano (Ud)

& tutto lo Staff "Cold War"

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Ragazzi non sapete quanto sia contento in questo momento. Leggere questo deb e guardare queste foto mi fanno proprio essere orgoglioso di essere un membro Zarruele!

 

Bravi ragazzi!!

 

Complimenti!!

 

... Ovviamente questo ringraziamento comprende anche il grande Santa!

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Raggiungo la costruzione,nessuno in vista,striscio lungo il muro, apro leggermente il portone e mi ci infilo. All’ interno un bidone di materiale radioattivo,BINGO!fotografo nervosamente e ritorno alla via di uscita. Sento là fuori dei passi sulla strada,aspetto che si allontanino e schizzo fuori ricongiungendomi alla pattuglia

 

Dani..quanta adrenalina in quel momento li?...2 o 3 lt.?

Complimenti ragazzi!!

Riuscire a fare una recon in un campo così fortemente pattugliato deve esser stato davvero difficile.

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Indimenticabile!! :)

Veramente bella questa esperienza, in primis i due pilastri portanti Quercia e Dani. che "da fare" che si son dati il sabato sera!

Non vedevo l'or di questo evento, di sicuro molto utile, viste le moltissime situazioni nuove che ho vissuto...e partecipato.

Molto bella la prima parte dove l'addrenalina saliva ben oltre le stelle: il buio (che poi era meno buio di quel che pensavo)complica un po' le cose ma rende molto più entusiasmante il gioco, vedere le luci e le sagome in lontananza, i rumori che si fanno sempre più vicini...e quante insidie nella polveriera di "Umide"...i bunker me li aspettavo un po' più bunker...ma il campo è tutto sommato molto bello!

Pur non avendo particolare attrezzatura twcnica non ho avuto grossi problemi, a parte le tarde ore del mattino dove la temperatura corporea era un tantino alta...

Bello il legame che si crea in un attimo con tutti i partecipanti, sia sul campo che fuori; tutti legati da una stessa passione.

Son molto contento, bello!

Grazie Zarruele!!

 

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