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Agno

[ Vicenza - 24H ] Ghost Recon 4 - Debriefing E Fotografie

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Finalmente ho finito il mio de-briefing,come potevate immaginare è venuta una roba kilometrica,spero non vi annoierà,buona lettura! :lol:

 

‘Dani e Agno,consegnatemi i GPS,mi dispiace,lancio sbagliato!’Cos“ inizia la nostra ghost recon,con il furgone-elicottero che scarica i nostri 6 compagni di squadra e io e Agno dentro il mezzo che ci guardiamo e ce la ridiamo consapevoli di essere nella merda fino al collo. ‘L’elicottero’ ci lascia in mezzo a una valle,vicino a un piccolo corso d’acqua in una zona dove non riusciamo a comunicare via radio e dove i punti di riferimento sono vaghi. Dopo più di mezzora sulla cartina troviamo un attinenza con un angolino a bordo mappa,dove solo metà dei riferimenti sono verificabili,ma in mancanza di alternative decidiamo di dirigerci vero la città più vicina, AL-BUBYA, e verificare di averci visto giusto,restare l“ del resto non serve a nulla. Data la natura recon della nostra missione ci avviciniamo con molta attenzione,farsi catturare dopo 1h sarebbe una grande delusione!Dopo poco ecco in lontananza delle voci,ci acquattiamo fra i rovi e riusciamo a scorgere qualche tenda e un grande via-vai di gente,deve essere sicuramente AL-BUBYA! Questo ci rassicura,sappiamo finalmente con certezza dove siamo!Riceviamo una disturbatissima chiamata radio da Chiaro,e intuiamo grosso modo la loro posizione. Tentiamo di spostarci e trovare un posto migliore per fare recon e avvicinarci agli altri,ma il terreno si dimostra veramente difficile,pendenze impegnative e un sottobosco che è un unico,gigantesco roveto. Da l“ a poco il primo incontro con un cittadino Kurziko,mentre decidiamo il da farsi una persona in abiti civili e con un pakol in testa spunta da dietro una pianta,su quello che non ci eravamo accorti essere un sentiero; ci vede,fa un passo indietro e alza le mani guardandoci terrorizzato. Fortunatamente si tratta appunto di un civile disarmato,lo ignoriamo e ci nascondiamo nuovamente mentre lui si allontana frettolosamente. Nei minuti che seguono un fitto via vai di mercanti carichi di merce ci tiene bloccati nella zona e malgrado i nostri tentativi muoversi senza farsi vedere è quasi impossibile. Torniamo indietro di qualche centinaio di metri e finalmente captiamo nuovamente il segnale radio,questa volta la comunicazione è chiara e stabiliamo un punto di incontro con i nostri compagni. Il morale torna alle stelle e ci muoviamo velocemente verso nord,ma cè veramente troppa gente in giro, camminiamo costantemente fra i rovi, dopo poco inoltre scorgiamo una sorta di posto di blocco,degli uomini fermi a un incrocio di sentieri e uno di loro è sicuramente armato. Rimaniamo fermi diversi minuti ma niente da fare,proviamo allora a rischiare e prendendola larga aggiriamo il blocco,gli uomini ci vedono in lontananza ma rimangono pietrificati,’chi diavolo sono questi uomini che si muovono di nascosto e con questi equipaggiamenti cos“ avanzati?’ devono aver pensato,Il kurzikistan è una terra molto povera e le due fazioni che si scontrano (i Vaama e i Franzin) non sono certo dotati del nostro equipaggiamento,l’ONU,del resto, esegue compiti di pattugliamento e controllo del territorio,non ha certo bisogno ne interesse a muoversi di nascosto!Per sfuggire a occhi indiscreti ci infiliamo nella fitta vegetazione che si rivela subito essere (tanto per cambiare…) un enorme roveto!Le spine ci tagliano le gambe e l’attrezzatura si impiglia d’appertutto,Agno per fortuna non si perde d’animo,e cesoie alla mano compie un certosino lavoro di ‘potaggio’,in mezzoretta riusciamo addirittura a fare una ventina di metri!Contattiamo gli altri,sono a un centinaio di metri da noi e si muovono nella nostra direzione,ma sono nella stessa situazione,esasperati scegliamo la via più pericolosa: lasciamo il roveto e ci portiamo sul sentiero,lo seguiamo per un centinaio di metri e appena trovato un altro accesso più pulito al bosco ci ributtiamo dentro. Dopo poco Muggio ci chiama via radio,ci vede!Finalmente ci incontriamo con gli altri,reincontrali dopo tutta questa fatica è una vera gioia,facciamo tutti insieme una piccola pausa,si scherza per qualche minuto sottovoce e si fuma una sigaretta mentre sistemiamo la rotta sul GPS e facciamo il punto della situazione:riferisco ciò che abbiamo visto a Chiaro,il nostro infallibile team leader che mi aggiorna sul nostro prossimo obbiettivo: una valigetta è stata paracadutata non lontano dalla nostra posizione e contiene importanti informazioni nonché munizioni,un cellulare per contattare il nostro informatore e un bel gruzzoletto della moneta locale,i salbeuri, non sappiamo esattamente a cosa ci serviranno ma in caso la situazione precipiti potrebbero rappresentare la nostra unica salvezza. Ci mettiamo in marcia verso il punto di atterraggio della valigetta,continuiamo ad avvistare la popolazione locale aggirarsi sul sentiero,a volte armata a volte no,ma in un modo o nell’altro riusciamo a proseguire. Siamo oramai vicini alla valigetta (una sessantina di metri) quando delle grida ci gelano il sangue nelle vene,seguono degli spari, e sembrano proprio essere indirizzati a noi!Scaturisce subito uno scontro a fuoco con degli uomini in abiti tradizionali sul sentiero,nel tentativo di sganciarci dall’ingaggio la nostra pattuglia si smembra in due piccoli gruppi e da l“ a poco veniamo tutti catturati. Siamo seduti sul bordo del sentiero sotto gli occhi di questi uomini che squadrano incuriositi il nostro pesante equipaggiamento,loro sono praticamente in abiti civili,jeans e felpe malconce. Dopo pochissimo vengono attaccati da altri uomini,vestiti come loro,stiamo assistendo ai terribili scontri che devastano questa terra, i nostri rapitori devono essere Vaama e gli attaccanti Franzin, la speranza è che i franzin abbiano la meglio,sono notoriamente più corruttibili ma cos“ non accade,i Vaama respingono in men che non si dica il loro attacco e finalmente hanno del tempo da ‘dedicarci’.’Con chi posso parlare?’ chiede Chiaro a uno dei miliziani ‘…forse possiamo trovare un accordo…’.Dopo una veloce contrattazione i Vaama si dimostrano meno attaccati alla loro fede e più corruttibili del previsto e il capo della pattuglia vuole 700 salbeuri per lasciarci andare. Non perdiamo tempo e tiriamo fuori il contante,potete immaginare la faccia del capo Vaama quando invece dei 700 salbeuri,la moneta locale,chiaro gli allunga 700 dollari,valuta indubbiamente più appetibile!Il miliziano non fa complimenti né domande,intasca e ci lascia andare, anche se la sua testa doveva essere ora piena di interrogativi. Corriamo letteralmente nel bosco l“ vicino e troviamo immediatamente la valigetta, cerchiamo un posto ben nascosto nelle profondità della vegetazione e ci fermiamo a valutarne il contenuto e caricare le armi. Poche decine di metri a monte della nostra posizione,lungo il sentiero sentiamo un continuo di spari e urla, gli aspri scontri fra le popolazioni locali non si fermano un attimo e il territorio è un grosso e affollatissimo campo di battaglia. Dobbiamo stare più attenti o non porteremo a termine la missione,ciò per cui siamo stati pagati da una sezione dell’area 51 è eseguire una recon del territorio e trovare l’oleodotto e la ex cava vaama,tutto il resto a noi non interessa,come non ci interessa partecipare agli aspri scontri fra le due popolazioni! Troviamo un posto ancora più imboscato e decidiamo di fare una pausa,mangiamo, ci rifocilliamo si scherza per stemperare la tensione e portiamo a galla tutto l’agriturismo ZARRUELE,ci si divide il grana,si spartiscono soldi,si gioca al gioco delle tre carte e si fa il nostro solito,enorme casino…. E immancabilmente dopo mezzoretta una raffica interrompe la nostra pausa pranzo!Mi scaravento a terra,striscio dentro il tattico,afferro il sacchetto dei panini coi denti e mi trascino verso valle,tutti raccattano la roba,chi è già pronto spara come un matto, Chiaro inciampa e disegna una fantastica piroetta in aria rotolando in maniera spaventosa giù per il pendio e in pochi secondi 6 di noi sono eliminati. I miliziani sono veramente tanti e gridano come matti:’VIA DALLA NOSTRA TERRA! ‘Agno e Chiaro tentano una ostinata resistenza ma da l“ a poco lo scontro diventa una ennesima trattativa,dove le 2 parti si tengono sotto mira e qualche raffica interrompe il dialogo.’LASCIATECI ANDARE!SIAMO SOLO DI PASSAGGIO!NON ABBIAMO INTERESSE A COMBATTERE CON VOI!RISPETTIAMO LA VOSTRA TERRA,VOGLIAMO SOLO ANDARCENE,COSA VOLETE DA NOI??’grida Chiaro,’LA VOSTRA PELLE!’rispondono senza mezzi termini i miliziani.’QUANTO COSTA LA NOSTRA PELLE?’,la risposta è una bella raffica. Dopo una lunga trattativa a decine di metri di distanza Chiaro e il loro capo trovano un accordo di tipo economico e decidono di incontrarsi a metà strada disarmati. Si ritrovano finalmente faccia a faccia,i miliziani sono gli stessi dell’ingaggio di prima e questa volta chiedono una quantità di denaro enorme, che noi non abbiamo. Chiaro cerca allora un'altra strada e gli spiega che siamo amici di Bongoa,il responsabile dell’oleodotto e che non abbiamo intenzioni ostili. Gli offre 100 Salbeuri in più per sapere dove l’oleodotto si trova ma i miliziani si insospettiscono e decidono di chiamare il loro capo, Chiaro dovrà contrattare direttamente con lui. Dopo una decina di minuti,il loro capo arriva. La scena è stata qualcosa di incredibile,certamente è impossibile rendersi conto da un debriefing della situazione che si era creata,un vero e proprio film, e noi lo stavamo vivendo in pieno! 2 donne in burka nero,pesantemente scortate da miliziani,scendono dal pendio,una di loro a quanto pare è la loro capa.La donna parla sottovoce a uno dei terroristi e lui ci riferisce ciò che le viene detto,come se noi non potessimo ascoltare lei direttamente, è insospettita dal nostro equipaggiamento e si rende immediatamente conto che non siamo né ONU né Franzin, la discussione in quella condizione paradossale va avanti per molto, a un certo punto Chiaro commette l’errore di rispondere direttamente alla donna invece di aspettare che il miliziano al suo fianco ci ripeta,’…digli che non può rivolgersi direttamente a me,deve parlare tramite te!’ esclama al miliziano la donna visibilmente irritata dalla cosa. Chiaro attende questa volta che l’uomo abbia ripetuto e porge le sue scuse. Chiaro si rifiuta di dirle chi siamo e inizialmente lei non reagisce bene…’…digli che verranno portati al nostro accampamento e torturati fino alla morte…’’Verrete portati al nostro accampamento e torturati fino alla morte!’ ripete il terrorista. Dopo almeno mezzora di trattativa ci lasciano andare in cambio di una bella sommetta,ce ne andiamo frettolosamente e spaventati, consapevoli del fatto che se cadessi mo nuovamente in mano dei Vaama, sarebbe la nostra fine. Ci inerpichiamo sul versante sud verso la cima del monte cengia,la salita è abbastanza impegnativa e alcuni tratti assomigliano a una scalata,ma il nostro passo è veloce,dobbiamo allontanarci il più velocemente possibile da ROVER-ET e dal territorio Vaama. Raggiunta la cima troviamo una piacevole sorpresa,due mercanti passano di l“ in quel momento e tentano di venderci delle sigarette, dopo qualche minuto di dialogo ci rendiamo conto di con chi stiamo parlando: uno di loro è Amir,il ragazzo che nel libro fornitoci prima dell’evento fece da guida alla protagonista in Kurzikistan,prendiamo l’occasione al balzo e ci accordiamo per l’acquisto di munizioni e per un passaggio in furgone alla cava che tanto ci interessa, pagando in salbeuri si intende!Salutato Amir e il suo amico Borat scendiamo dal versante nord del monte cengia ma la situazione è veramente critica, questi sentieri sono battuti pesantemente dall’ONU e poco distante scorgiamo un campo dei terroristi, schivata carambolicamente una numerosa pattuglia di caschi blu riusciamo a contattare di nuovo Amir che ci dà le coordinate del punto di incontro. In 15 minuti a passo mooolto sostenuto raggiungiamo il punto prefissato,veniamo caricati sul furgone e portati alla tanto agognata cava. Abbiamo pochi minuti per trovare quello che stiamo cercando (e che non sappiamo nemmeno che cosa sia!!), la cava è un punto di addestramento di terroristi di al-queida inutilizzato durante le ore del pomeriggio a causa della temperatura e il sole sta calando,potrebbero tornare da un momento all’altro!troviamo quasi subito una valigetta,perlustriamo velocemente l’intera cava e ci nascondiamo in zona più elevata attendendo l’arrivo dei terroristi tentando di documentare i loro movimenti. Troviamo il tempo di aprire la valigetta,all’interno misteriosi documenti scritti in arabo,un CD e una inquietante fotografia di una testa in un barattolo di vetro o qualcosa di simile, frutto di qualche malsano esperimento. Mettiamo tutto via e assistiamo a una esercitazione di terroristi all’interno della cava. Una volta che i miliziani se ne sono andati il furgone torna a prenderci e ci riporta dove ci aveva prelevato. Appena tornati decidiamo di fare una pausa, la temperatura è scesa a 0°C e tutti ci imbottiamo il necessario ad affrontare la notte,si mangia qualcosa e ci si rimette in marcia. Intanto riceviamo sul cellulare delle informazioni dal nostro infiltrato nell’ONU che rischiando la vita ci fornisce sottobanco le indiscrezioni che riesce a recuperare. Finalmente abbiamo le coordinate dell’oleodotto,e di un campo di addestramento Vaama, che decidiamo di perlustrare subito per fare qualche foto e una recon.Arrivati alla posizione il campo è totalmente buio e sembra disabitato,ma di l“ a poco cadiamo in un imboscata e si susseguiranno degli scontri a fuoco con quelli che sembrano soldati dell’ONU in ritorno al loro campo,abbiamo la meglio e ci fermiamo nascosti nel bosco a fare il punto della situazione. Le batterie del GPS tirano le cuoia,e cambiarle non serve,a causa della bassa temperatura anche quelle di scorta fanno i capricci,il morale va a terra e dobbiamo rimanere fermi finchè il problema non viene risolto,nel frattempo una pattuglia ONU di 15-18 persone passa a un metro da noi sul sentiero,la tensione è altissima ma complice l’oscurità passiamo inosservati. Risolto il problema ci dirigiamo verso est a uno degli oleodotti,ce ne sarebbe uno più vicino verso ovest,nei paraggi di ROVER-ET ma il sentiero è troppo pericoloso. Raggiunto senza problemi il primo oleodotto troviamo un barattolo legato con un filo,dentro un foglietto con la scritta ‘GRAZIE’, il nostro informatore ci aveva riferito che avremmo trovato dei soldi all’interno,qualcuno deve averci anticipato!Nell’ora (o più) successiva tentiamo di raggiungere l’oleodotto più vicino al campo ONU ma vuoi l’oscurità, i sentieri non segnati sulla mappa, l’impossibilità di passare negli sporchissimi boschi e la paura di incrociare pattuglie ONU vista la vicinanza del loro campo,decidiamo dopo un po’ di lasciare perdere,stavamo perdendo veramente troppo tempo e la situazione di stallo stava mandando a tutti il morale sotto gli anfibi.Ci dirigiamo allora verso AL-BUBYA con il presupposto di fare una recon,troviamo un sentiero che fa al caso nostro e lo seguiamo fino a ritrovarci a un bivio dove un camioncino parcheggiato attira la nostra attenzione. Faccio il punto preciso sulla mappa e il responso è quanto mai una iniezione di adrenalina.’Chiaro,ho una notizia buona e una cattiva….’dico al mio team leader.’Prima quella buona…’’Quella buona è che a circa 30 metri dalla nostra posizione cè un altro oleodotto’’Fantastico! E quella cattiva?’’E’ l’oleodotto vicino a ROVER-ET,la capitale dei Vaama’.Non ci perdiamo d’animo,mettiamo in sicurezza la zona e recuperiamo il cartello sull’oleodotto mentre Agno , Chiaro e Muggio illuminano una zona di bosco da dove proviene del movimento. Solo dopo alcuni minuti ci accorgiamo esserci delle persone che dormono sdraiati nel cassone del camion,le ignoriamo e riprendiamo la nostra strada per AL-BUBYA. Aggiriamo la Zona off-limits e riprendiamo un sentiero che corre verso sud in direzione della città franzin,dopo poco sentiamo delle voci,un paio,qualcuno che parla al cellulare. Ci avviciniamo di soppiatto con Agno e Muggio che ci fanno da visori notturni di decima generazione e che arrivano a un paio di metri dalle voci senza farsi vedere,con noi pochi metri più indietro. Agno e Muggio evitano giustamente di sparare vista la cortissima distanza accendono le luci e intimano al nemico di arrendersi ma c’è una brutta sorpresa:non sono un paio di persone,ma una ventina e tutti militari ONU!!! Il momento è tesissimo,il nemico non si arrende e cerca di aggirarci nessuno spara e tutti ad alta voce intimano al rispettivo nemico di gettare i fucili,raggiungiamo un accordo con le armi puntate uno sugli altri,ognuno per la sua strada!Ci allontaniamo frettolosamente e ci fermiamo più a nord per capire esattamente cosa fare e fare il punto della situazione ma ingenuamente abbassiamo la guardia, i soldati ONU,non rispettando i patti ci hanno inseguito e questa volta sono loro a prenderci di sorpresa!vista l’inferiorità numerica deponiamo le armi. La situazione è tesa,Chiaro cerca di contrattare utilizzando la nostra copertura,’Siamo dei contractor con l’incarico di difendere l’oleodotto,non centriamo con questa guerra,lasciateci andare!’.I militari credono in parte al nostro racconto e decidono di ingaggiarci: non ci porteranno al loro campo per essere interrogati, ma noi in cambio di pochi salbeuri lavoreremo per loro e parteciperemo alla loro manovra. Choko per un problema al tallone è costretto a lasciare il gioco,si fa quindi portare al campo ONU,peccato,una perdita importante fra le nostre fila!Ingenuamente l’ONU ci riempie di informazioni a noi preziose,ci dicono quanti sono,quanti sono i franzin e che fra le 5 e le 6 di mattino i franzin sferreranno un potente attacco contro i vaama e loro si sono radunati in massa per impedirlo. Recuperate le nostre informazioni decidiamo di darci alla fuga,con la scusa di eseguire un pattugliamento del perimetro e di camminare per combattere il freddo (la temperatura era intanto scesa abbondantemente sotto lo zero), alla prima occasione buona ci dileguiamo di corsa beffando alla grande i caschi blu, in quel momento ci ridevano anche le chiappe!! S“, bella mossa, ma ora la nostra situazione è un disastro,da quando siamo in Kurzikistan non abbiamo fatto altro che rompere le scatole a tutte le fazioni,in particolare all’ONU e ai Vaama che oramai ci cercano rastrellando il campo per farci la pelle!Decidiamo di andare a nord, nei boschi lontani dai centri abitati dove poche ore prima avevamo bivaccato,quella zona è relativamente sicura,proviamo a riposarci una mezzoretta nascosti dal terrapieno di un campo ma in breve il freddo si fa insopportabile,decidiamo allora di mantenerci in movimento per combattere la rigida temperatura,oramai la nostra peggiore nemica, ma di l“ a poco avremo un'altra brutta sorpresa: Ant comincia ad accusare pesantemente il freddo,inizialmente ci scherziamo un po’ su e non ci rendiamo conto della situazione, ma dopo poco capiamo che non cè nulla da scherzare e Ant sta rischiando grosso. Con qualche difficoltà dovuta alla copertura radio e dei cellulari contattiamo Jello al campo ONU,in breve il furgone verrà a prendere Ant per esfiltrarlo,malgrado i vestiti che gli abbiamo buttato addosso e le coperte termiche le sue condizioni non migliorano e lo accompagniamo al campo ONU dove davanti a un caldissimo falò recupererà in breve. Sincerati delle condizioni di salute del nostro compagno decidiamo di farci re- infiltrare e finire cos“ la nostra 24h. Il sole è oramai alto, mancano un paio d’ore all’arrivo dell’elicottero e cominciamo a prepararci a quella che sarà la nostra esfiltrazione e che dovrà essere pianificata con estrema attenzione!Temendo una imboscata dell’ONU raggiungiamo con quasi 2 ore di anticipo il punto prefissato,lo controlliamo più volte e ci nascondiamo nel bosco poco sopra, se l’ONU verrà a prepararci una imboscata… cadrà in una bella imboscata!Le 2 ore che seguono saranno le più dure ti tutto l’evento. Immobili sdraiati fra le piante a controllare l’area circostante, mentre il tempo sembra risentire anche lui del freddo e si congela,i minuti si dilatano le ore sono interminabili e la calma piatta mi trascina fra le braccia di morfeo per almeno un ora. Mi sveglio infastidito dai raggi del sole attraverso le piante e trafitto dal freddo nella schiena e nelle ossa,intorno i miei compagni di squadra tentano di dormire nelle posizioni più impensabili ma dai loro volti intuisco il loro malessere simile al mio,guardo l’orologio pensando sia passata una eternità ma manca ancora un ora. Decine di persone e mezzi nei minuti successivi fanno avanti e indietro sulla strada sottostante,proprio dove verrà a prenderci il nostro furgone-elicottero. Con una incredibile puntualità alle 9.40 in punto il nostro velivolo atterra pochi metri sotto di noi,ci avviciniamo guardinghi ed è proprio come sospettavamo!un folto numero di caschi blu aspetta il nostro arrivo pochi metri dopo il furgone!Aspettiamo il momento buono e percorriamo la strada rimanendo allineati col furgone in modo da non entrare nella visuale dei nemici,il pilota si accorge stupito del nostro arrivo,apriamo il portellone e nervosamente montiamo sull’elicottero mentre i caschi blu si accorgono della nostra presenza!Il pilota fa decollare il velivolo mentre l’ONU spara verso di noi,estasiati ci stringiamo le mani a vicenda,la nostra missione è finita!! Dopo poco un fastidioso cicalino di allarme interrompe la nostra gioia,il motore,evidentemente colpito da qualche proiettile ONU perde colpi,l’elicottero perde quota e le nostre vite e la nostra avventura termina poche centinaia d metri più in là,sul bordo di una strada statale,fra le lamiere contorte del nostro velivolo.

Che dire,scusate se mi sono dilungato,si potrebbe scrivere un libro o fare un film su la fantastica esperienza che abbiamo vissuto in questa GHOST RECON 4,emozioni uniche, una avventure incredibile durata 24h, molto difficile e appagante,qualcosa di indimenticabile che rimarrà per sempre stampato nei nostri ricordi e che riassumere in un de-briefing,pur lunghissimo che sia, non può rendere merito all’eccezionale lavoro svolto dagli organizzatori e a tutti i ragazzi che hanno partecipato nelle varie fazioni,a tutti un enorme GRAZIE!

E un GRAZIE ancora più grosso a Muggio,occhio infallibile della nostra pattuglia, dall’eficacissimo senso pratico e dalla capacità di prendere in mano la situazione anche nei momenti più difficili,Agno con il quale ho condiviso la traumatizzante esperienza dell’ ‘abbandono’ dopo il lancio sbagliato e abilissimo scout insieme a Muggio, Choko che ha resistito e combattuto contro il dolore al tallone fino a che gli è stato possibile ed è stata un ottima ala della nostra pattuglia,Flower altra indispensabile ala che con le sue flautolenze ha tenuto alto il morale di tutti fino alla fine,grandissimo!Chiaro che ha condotto con sangue freddo le difficili trattative in cui siamo stati coinvolti e ha svolto ancora una volta in maniera ineccepibile il difficilissimo ruolo del team leader,a Ant che ha affrontato con incredibile coraggio la sua prima esperienza in una 24h che era tutto fuorchè adatta a operatori alla loro prima esperienza e se lè cavata alla grande nonostante le difficoltà con il freddo, e per ultimo ma non per importanza il nostro presidente Roz,che incasserà per tutti noi le vendette di ONU,Vaama e Franzin,e che è stato un grande appoggio morale quando in piena notte a causa dei problemi con il gps la mia testa stava fondendo e la mia incazzatura ha raggiunto livelli inimmaginabili!Un grazie enorme anche al nostro impagabile infiltrato nell’ONU Jello che è riuscito malgrado le difficoltà a farci intelligence, e al mitico Gimbo che abbiamo avuto il grande piacere di incontrare durante la notte,anche se tra le fila dei nostri nemici!

Anche questa volta durante il ritorno (oltre a dormire pesantemente) non ho fatto altro che pensare a quanto è fantastico il nostro sport e le situazioni che riesce a creare,di estrema avventura e grandissima amicizia vissute all’aria aperta e in luoghi da fiaba. Citerei una frase di Roz che mi ha colpito quella notte, alzando lo sguardo al cielo nel buio,mentre camminavamo nel bosco ha esclamato: ’Ragazzi ma guardate che cielo,quante stelle … quale altro sport può regalare delle cose del genere?’

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Dani non ho parole!

 

Come detto a Roz, quando a settembre decidemmo chi potesse essere il team recon ho proposto subito voi. Non solo per una questione puramente tattica (che diciamo in campo era comune un po' a tutti i club) ma per la creativita' che vi contraddistingue, lo spirito di squadra e la costante voglia di mettersi in gioco.

 

Credo che la scelta sia stata azzeccata!

 

Da pelle d'oca pensare alla Niki che contratta con voi, pensarvi a pochi passi da noi senza potervi vedere ...

 

Non crediate, seppur occupato in tutt'altro modo, il mio sguardo vi cercava costantemente e dentro me sorridevo per non avrvi mai visto sperando che la stessa cosa fosse anche per i vostri padrini/aguzzini Dingo e Osso ...

 

Ancora grandi Zarruelle ma altrettanto tutti coloro che immedesimatesi perfettamente nella parte li hanno incorciati comportandosi come persone trapiantate per sole 24h in quel fantomatico Kurziksthan raccontato da un'attrice porno :D

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...quando amir era sotto custodia dell'onu, e non potevate contattarlo, mi sono messo a girare per il campo e a scrutare ogni ramoscello che si muoveva, ogni foglia che scricchiolava...invece che trovare voi, ho trovato due volte puccio, e una volta mi son messo a parlare, diciamo per 10 minuti buoni, con il bosco... :) anche per me era assurdo avervi vicino e non riuscire a vedervi...e si che tutte le volte che mi muovevo vi cercavo...e invece, mi avete persino inculato salendo sul furgone da dietro... bravi bravi bravi!

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...quando amir era sotto custodia dell'onu, e non potevate contattarlo, mi sono messo a girare per il campo e a scrutare ogni ramoscello che si muoveva, ogni foglia che scricchiolava...invece che trovare voi, ho trovato due volte puccio, e una volta mi son messo a parlare, diciamo per 10 minuti buoni, con il bosco... :) anche per me era assurdo avervi vicino e non riuscire a vedervi...e si che tutte le volte che mi muovevo vi cercavo...e invece, mi avete persino inculato salendo sul furgone da dietro... bravi bravi bravi!

 

 

Si ma Puccio faceva parte delle Force Recon dell'ONU mica di quei mercenari "sfigati" degli Zarruele..... :P

 

Il ns tream recon (Leopardo) è stato fantastico!!! Mi teneva costantemente aggiornato di quello che transitava sulle vie verso il ns campo........soprattutto era solo in contatto con me tramite un ns linea privata a prova di spie :D

 

Da quello che so pare che questi uomini ombra abbiano letteralmente fatto impazzire i Vama che sentivano queste "presenze" nella SELVA attorno a loro.

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appunto dingo...

 

mi sono avvicinato vedendo il coppio di puccio e non l'ho riconosciuto, e, convinto fossero gli zarruele, ho iniziato a dirgli che avevo cose importanti da dirgli, informazioni da vendergli ecc...poi puccio mi è spuntato da dietro (non pensate cose brutte per favore :huh: ) e credo mi abbia visto con una faccia sbalordita, non capivo che faceva li e avavo iniziato una gaffe paurosa!!...e ho iniziato a menarla con la storia del talgialegna...

 

inoltre non aveva motivo di eliminarmi... :P ero disarmato!!! (tranne mio lungo pene per film porno con Nikita salik! B) B) )

Edited by yoko

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Eccomi qui, purtroppo non ho il tempo di un deb. ma voglio subito dire che è stata un esperienza fantastica solo per aver fatto la conoscenza di tante persone e approfondito la conoscenza con altre .

 

Mi tornano alla mente alcuni momenti li metto giu’ cosi’ come mi vengono in mente:

 

L’aver fatto squadra con i Sherdana e SBS ed essere stato accolto come uno di loro.

La perquisizione ai mercanti diretti allo Sheraton.

L’essere al fianco di Ares al campo Alfa sotto attacco, mentre piovevano pallini ovunque senza perdere la calma e.....

“mantenere le posizioni” .

Le lunghe ore passate di “guardia” nella notte e il pensare al sacco a pelo come a un miraggio.

La fantastica costata preparata dai TT.

Le parole scambiate con un operatore della I Centuria.

La visita di Osso al posto di guardia e il caffè che mi ha preparato.

La proposta di Dingo, di andare con un gruppo di TT al campo Alfa alle 00.00 circa.

L’infiltrazione sulla macchina di Ombra.

L’aver sentito la voce dei miei amici Zarruele nella notte, ma meglio ancora…….. averli incontrati.

La simpatia di Puccio.

Ant alla base ONU vicino al fuoco.

L’assalto con Choko in mezzo ai rovi.

La perlustrazione con Jello durante lo scontro finale.

Il pranzo e il vinello scelto da Flower.

I saluti finali con Dingo, Ares, Spooky, Kansas e Fox.

 

Ringrazio gli organizzatori e tutte le squadre partecipanti, in particolare Sgheno e Yoko

 

Ma tutto questo è niente in confronto a questo

 

PS per Gimbo: credo che tu prenderai la patch FdC molto prima di altri :yes:

 

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Eccomi qui, purtroppo non ho il tempo di un deb. ma voglio subito dire che è stata un esperienza fantastica solo per aver fatto la conoscenza di tante persone e approfondito la conoscenza con altre .

 

Ma tutto questo è niente in confronto a questo

 

PS per Gimbo: credo che tu prenderai la patch FdC molto prima di altri :yes:

 

Naturalmente Gimbo se qualcuno del tuo club ti fa "pressione" Ares mi ha detto di dirti che è a tua disposizione :D

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Eccomi qui, purtroppo non ho il tempo di un deb. ma voglio subito dire che è stata un esperienza fantastica solo per aver fatto la conoscenza di tante persone e approfondito la conoscenza con altre .

 

Ma tutto questo è niente in confronto a questo

 

PS per Gimbo: credo che tu prenderai la patch FdC molto prima di altri :yes:

 

Naturalmente Gimbo se qualcuno del tuo club ti fa "pressione" Ares mi ha detto di dirti che è a tua disposizione :D

 

MHUAHAHAHAHAHA Gimbo stai all'occhio..... :lol::P

 

 

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ciao a tutti, e scusate il ritardo inizio con i miei ringraziamenti a tutta l'organizzazione e non per dovere politico, ma per piacere personale, per una gara diversa e "movimentata", più leggo certi debrifing e più mi immagino il casino che doveva avere Dingo in quelle ore in testa.

per i mercenari/ROZ sei riuscito a sganciarti dai miei ordini veramente all'utimo...mi sarei divertito...

Gimbo il piacere è stato mio, perchè sei stato veramente importate per noi hai sempre operato al meglio, senza mai mollare e questo ti fa onore.

E quando Dingo parla di Patch FdC bhè li non mi resta che appoggiare in pieno.

 

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Vedi Gimbo sono proprio invidiosi :D

 

Aspetta che ti riportiamo con noi .......

Tze, un giorno anche voi potreste aver bisogno di operatori per operazioni sporche sotto copertura :fanstasmino:

 

Siete poi così sicuri di potervi fidare di lui? Forse anche lui aveva una missione segreta che ha portato a termine a vostra insaputa .... :P

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Gimbo ti è andata solamente bene, tu dovevi essere con noi in pattuglia.....sei stato solo fortunato!!!! :D

Tanto domenica prossima al campo facciamo i conti.......

 

 

:D :D

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