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Rozzilla

[Commenti, Foto e Debriefing] Alp-One: Operazione Vallo Alpino

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P.S. Sono a vostra COMPLETA DISPOSIZIONE per qualsiasi dubbio/chiarimento/consiglio o quant’altro riguardante il test,chiedete pure!

 

Io devo girare a voi i complimenti in merito alla prova di PS:

troppe volte (purtroppo) si vedono prove di questo genere assolutamente improvvisate e prive di ogni fondamento medico (mi è addirittura capitato di vedere una "cavia" ringraziare per un punto di compressione su una "frattura scomposta" :bangin: ); l'aver prestato attenzione anche a questo aspetto rende, ancora una volta, onore all'impegno messo nell'organizzazione di questo evento, la cui ottima riuscita è stata sancita sicuramente anche dai dettagli giusti al posto giusto.

 

Ancora una volta bravi! :clapping: :clapping:

 

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Grande DANI!

 

Premesso che sono ignorantissimo in materia ma credimi che la medicazione "a valvola" equivale a parlare di velocita' di curvatura per me (anzi ... quest'ultima riuscirei a spiegartela ma non la medicazione!).

 

Dov'e' che sarebbe possibile recuperare informazioni cosi' dettagliate come quelle da te esposte?

 

Stiamo giocando ma con questa scusa spesso si imparano un sacco di cose interessanti ...

 

l'ideale sarebbe quello di avere una persona che fa il volontariato nella croce rossa da un po di tempo e fare un corso all'interno del gruppo

 

in alternativa ti consiglio di prendere un libro è leggere :D quì ne trovi di tutti i tipi e prezzi e per tutti i livelli

 

http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libr...h=25&page=1

 

non saprei indicarti il migliore io ne ho uno della croce rossa che è veramente figo :D ma non è in commercio

 

considera che per far bene il test medico basta sapere quello che devi fare poi è logico che ad una persona che non è del settore non saprà mai effettuare una medicazione a valvola correttamente sono cose che fanno soccorritori esperti e dopo corsi specifici quindi nel nostro caso la valutazione che Dani ha dato teneva conto anche di questo fattore

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Dov'e' che sarebbe possibile recuperare informazioni cosi' dettagliate come quelle da te esposte?

 

Si chiama Valvola Flutter, in pratica un quadrato di materiale plastico o comunque impermeabile all'aria (all'Alp-One noi abbiamo utilizzato un lato del sacchetto delle garze sterili), da porre sopra la ferita.

La superficie del quadrato deve essere superiore a quella della ferita al fine di ricoprirla interamente.

Tutti e quattro i lati del quadrato devono essere nastrati per impedire il transito di aria.

Si lascia solo un angolo del quadrato libero, in questo modo in inspirazione la "valvola" si appoggia alla pelle (come farebbe un sacchetto di plastica sulla bocca) e non lascia entrare aria permettendo cos“ che si crei all'interno del polmone la depressione necessaria all'inspirazione; in fase espiratoria invece la valvola lascia defluire l'aria in modo da agevolare l'espirazione stessa ed evitare che si creino sacche d'aria tra le pleure che non permetterebbero il rigonfiamento del polmone.

 

Ciao!

 

PS fotina:

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Edited by Ghigno

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Ghigno e stregatto mi avete anticipato,ottima la spiegazione della medicazione! ^_^

Aggiungerei che spesso le associazioni di volontariato fanno corsi aperti alla popolazione che sono un ottima base fornita da personale qualificato, che insegnano cosa fare ma soprattutto cosa NON fare con la possibilità di fare anche un pò di pratica.

Ricordo comunque che nella realtà ( e non in una sperduta e fantasiosa zona del pakistan :lol: ) in caso di emergenza la prima e più essenziale 'manovra' da effettuare è comporre il numero 118.

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Io mi sono documentato , leggendo i libri che aveva usato il fratello della mia dolce metà, che è operatore 118.

Ma la valvola come quella fatta da Ghigno non era menzionata.. :rolleyes:

Ma a settembre faremo un corso, tutti i membri del gruppo...sia quelli che lo hanno già fatto sia i novizi, diciamo che è una cosa utile da sapere, per evitare panico ed errori magari dettati dal buonsenso...ma dalla scarsa conoscenza delle procedure.

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Io mi sono documentato , leggendo i libri che aveva usato il fratello della mia dolce metà, che è operatore 118.

Ma la valvola come quella fatta da Ghigno non era menzionata.. :rolleyes:

 

... come diceva stregatto...

"effettuare una medicazione a valvola correttamente sono cose che fanno soccorritori esperti e dopo corsi specifici" :P :P

 

Ma a settembre faremo un corso, tutti i membri del gruppo...sia quelli che lo hanno già fatto sia i novizi, diciamo che è una cosa utile da sapere, per evitare panico ed errori magari dettati dal buonsenso...ma dalla scarsa conoscenza delle procedure.

mmm... vero che ci inviti? ;)

 

 

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in effetti certe operazioni come la medicazione a valvola sembrano una cavolata da fare ma nella realtà non sono poi così semplici :D

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Ecco il Deb. del GTTV:

 

Supponendo che zona India sarebbe stata molto affollata durante il sabato (considerando la linea di confine pattugliata e la posizione avvantaggiata rispetto ai punti di infiltrazione) il nostro piano era dirigerci in Pakistan, ricognirlo, tornare in India al tramonto e dedicare la notte alla recon su India (alta concentrazione di sentieri).

Ci dirigiamo allora in direzione ovest per attraversare il confine appena sotto la linea di pattugliamento, ben consapevoli che vi sono i due grandi botri da attraversare come problema maggiore.

 

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Presto raggiungiamo il primo e ci rendiamo conto che effettivamente sono zone pericolose e che bisogna attraversarli in modo intelligente viste le pendenze dei versanti. Iniziamo a risalire il bordo superiore del botre in direzione della linea di confine, poi per paura di finire troppo vicino alla linea pattugliata decidiamo di provare prima ad attraversarlo basso, quindi speranzosi facciamo dietro front e iniziamo a discendere il bordo del canalone. Qui al primo passaggio mi sembrava di aver notato delle tracce di passaggio sulle foglie secche, chiedo al nostro scout Cqb di verificare, lui si sgancia e va a verificare, dopo pochi minuti conferma che c'è una via percorribile ed è stata già battuta poco prima osservando le tracce. Decidiamo di provarci iniziamo a scendere il ripidissimo versante del canalone sperando in un passaggio alla portata sull'altro versante (altrimenti rischiavamo di bloccarci e di perdere molto tempo nell'attraversamento), incredibilmente

troviamo un ponte in cemento con annesso sentiero (malmessi entrambi) sul versante opposto, questa è stata la prima fortuna, visto che ne il sentiero ne l'attraversamento sicuro sul ponte erano segnati sulla cartina (e dopo verifica al pranzo sembra nemmeno gli Zarruele ne fossero a consocenza).

Bene il primo botre è passato, il morale è alto e si prosegue diritti cercando di rimanere in quota verso il secondo canalone. Non era difficile trovarlo bastava mantenere la direzione sulla bussola e visto il bosco "pulito" mantenere la quota.

Per facilità decidiamo di seguire il sentiero, tanto siamo sotto la linea di confine di molto e ci sentiamo di poter procedere abbastanza tranquilli. Ma poco dopo il nostro scout ingaggia una trentina di metri fronte a noi, io e Sgheno ci congeliamo per capire dove sono i nemici (eravamo fuori portata visiva perchè lo scontro è avvenuto proprio al di là di una curva), Trevi si stacca ma poco dopo viene eliminato pure lui, io e Sgheno iniziamo a muoverci larghi per provare ad aggirarli da sopra quando sentiemo Cqb chiamarci... erano interdizione (vi è stato problema comunicativo giallo-oro all'inizio, e infatti mi sembrava strano fosse la contro, scesa così in basso sul versante ripido sotto la linea di pattugliamento). Ottimo! Ci salutiamo e riprendiamo la marcia, presto sentiamo il rumore dell'acqua nel botre, ci stiamo avvicinando e anche la pendenza in aumento lo conferma. Questo canalone si rivelerà più difficile del primo nell'attraversamento. Ci fermiamo un attimo per decidere il da farsi, qui si potrebbe tentare di passarlo aggirandolo, visto che guardando la cartina ci sono circa 70mt dall'inizio del canalone alla linea di pattugliamento, ma preferiamo non rischiare e cercare qui l'attraversamento basso. Cqb inizia a cercare la strada, e con il suo ottimo fiuto trova presto una via percorribile per scendere all'interno del canalone, lo raggiungiamo e qui ci fermiamo un attimo, scattiamo un paio di foto l'ambientazione è abbastanza suggestiva!

 

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Il versante opposto si presenta meno ripido e dovremmo essere vicino alla strada provinciale, saliamo per trovare un punto di osservazione più alto. Dopo pochi minuti ecco confermata la nostra sensazione, rumore di una moto che passa vicino e poco dopo un'auto bianca che imbocca il tornante, ci siamo!

Ci troviamo di fronte alla provinciale in poco tempo, la attraversiamo in sicurezza e finiamo dentro una zona pulita, priva di sottobosco, ci apriamo e proseguiamo salendo

leggermente di quota, avverto tutti di cercare delle case sulla nostra sinistra per aver conferma della nostra posizione dentro il campo. Ci fermiamo e facciamo il punto della situazione, Cqb nel frattempo ispeziona la zona. Avevamo il problema di essere senza maglia criptata per le comunicazioni con il quartier generale, per cui fissiamo un punto di incontro con l'organizzazione davanti alla casa in rossa con gli appezzamenti di terreno 300mt a SO di Paki2, al bivio del sentiero. Prima però dobbiamo trovare il posto per la cache, riprendiamo il cammino imbocchiamo un sentiero ma Cqb avverte movimento per cui ci infrattiamo, io mi metto a fare il punto e a stabilire la rotta da tenere mentre gli altri stanno attenti, Sgheno mi avverte che rimaniamo congelati 5 minuti e poi si riparte. I miei tre compagni hanno gli zaini, il nostro intento è depositarli, andare al punto di ritrovo per la maglia radio, ispezionare la zona bunker, fare Paki2 e Paki1 in ordine, prepararci per la notte e dirigerci verso India al tramonto. Troviamo presto la zona per la cache, a senso logico la mettiamo a SO di Paki1, sulla via del ritorno verso India, seguendo un pezzo di sentiero e attraversando il bosco pulito in poco tempo ci portiamo alla zona scelta, loro mollano giù gli zaini e li mimetizzano mentre io controllo la zona. Ora alleggeriti possiamo riprendere la missione, dobbiamo tornare sulla via appena percorsa per dirigerci verso il luogo dell'incontro con l'uomo dell'organizzazione. Bene, ci rimettiamo in marcia con direzione la casa concordata, siamo in anticipo sulle nostre tabelle di marcia ma leggermente in ritardo per l'incontro per cui decidiamo di proseguire veloci sui sentieri prestando molta attenzione. In poco tempo raggiungiamo la casa, io e Cqb ci fermiamo a coprire 50 mt prima mentre Sgheno e Trevi si avvicinano per accertarsi che la casa sia quella giusta e prendere posizione in attesa dell'incontro. Dopo 10 minuti di attesa ci chiama a raccolta Sgheno per radio, l'appuntamento è saltato, l’informatore è stato catturato! Proseguiamo senza maglia radio, le comunicazioni le gestiremo col cellulare in collegamento diretto. Ci spostiamo in fretta, la zona non è sicura, si trova su un crocevia molto esposto, decidiamo di proseguire con i piani e dirigerci a ricognire la zona bunker e per arrivarci ci terremo vicino al confine del campo, rimanendo in quota (qui si fa presto a fare dislivello, bisogna stare attenti all'affaticamento). Troviamo subito un primo bunker, Sgheno entra, io Trevi e Cqb mettiamo la zona in sicurezza fuori, purtroppo dopo poco Sgheno esce, il bunker non è quello giusto, bisogna proseguire con i rastrellamenti.

 

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Questa è la nostra prima sfortuna, rastrelliamo veramente a fondo la zona, avanti e indietro due volte, ma non troviamo nulla, dopo ripetuti tentativi e accorgendoci che stavamo perdendo troppo tempo ci rassegniamo e comunichiamo al quartier generale la nostra rinuncia a ricognire la zona, devo dire che ci siamo chiesti mille perchè sul come abbiamo fatto a non trovare il bunker, soprattutto al pranzo dove ci siamo resi conto dai racconti delle altre squadre di averlo mancato per poco e per pura fatalità (sarà stata la maledizione del paracadute della The Rake ;) ). Se avanzeremo tempo e forze ci ripromettiamo di ritornare a fine missione sul luogo e di riprovarci, tanto è facilmente raggiungibile con i sentieri. Ci riposiamo un attimo e ci mettiamo sul sentiero che porta dritto a Paki2. Ci mettiamo poco ad arrivare in zona obiettivo e ancora meno a renderci conto che la zona è particolarmente calda. si vedono chiaramente tuniche bianche con ak-47 pattugliare i sentieri attorno, inoltre siamo a portata visiva dei grandi tendoni del campo. Ci congeliamo sparsi nel sottobosco per osservare, la situazione non è tranquilla e vogliamo capire cosa sta succedendo. Cerchiamo di individuare a vista chi è il comandante del campo e chi è il dottor Simon, il personaggio chiave dell'obiettivo. Da est sentiamo molte voci avvicinarsi sbraitando in pakistano, la nostra posizione è sicura, siamo distanti, e mimetizzati fuori vista non ci vedranno. È una pattuglia che ha catturato un prigioniero e lo sta portando alla base per interrogarlo, sparano in aria colpi minacciosi con i loro ak-47. Improvvisamente il prigioniero inizia a correre giù per il pendio, non riusciamo a capire se sono stati loro a liberarlo per giocare al tiro al bersaglio o se è riuscito a scappare, ma comunque la situazione si anima e tutti iniziano a sparare, c'è chi si mette a rincorrerlo (In realtà scopriremo che è il killer che ha ferito gravemente il Dott. Simon). Immediatamente una piccola pattuglia decide di mettersi in movimento, questa volta verso di noi, dannazione, la nostra posizione ora ci rende troppo vicini e ci stanno venendo dritti in bocca. Rapidamente Sgheno mi fa segno di ripiegare alla svelta, aggirando l'obiettivo , io mi sgancio per primo con Cqb , ma la pattuglia è veramente vicina e camminando speditamente sul sentiero in pochi secondi se continuiamo non potrà non scoprirci. Ci congeliamo. Io sono il più esposto, sono solo ad un metro sotto il bordo del sentiero, gli altri sono sparpagliati più sotto e hanno margine di manovra in caso di scontro. Mi tiro su il cappuccio, nascondo il fucile con il corpo e chino la testa per terra, muovo le gambe e i piedi un attimo per "insabbiarli" sotto le abbondanti foglie. Sono attimi di adrenalina a mille, la pattuglia si ferma giusto davanti a me, se mi beccano non posso far altro che alzarmi e farmi catturare, sono vicinissimi dannazione. Gli attimi sono pochi ma sembrano eterni, la pattuglia decide di proseguire, li sento allontanarsi ma ancora non azzardo ad alzare lo sguardo e la testa, sono ben mimetizzato. Sento che gli altri sotto si stanno iniziando a muovere, capisco che è libero, mi alzo, Sgheno mi fa segno di aprire la strada e di andare via veloci che la zona è caldissima e la pattuglia tornerà presto indietro. Ritorniamo indietro fino ad un bivio dove possiamo svoltare e risalire il fianco ovest dell'obiettivo, corriamo. Presto ci infrattiamo, ora siamo sul lato ovest dell'obiettivo, versante ripido, legnaie e molti arbusti, siamo relativamente ben mimetizzati. Il quartier generale comunica a Sgheno che due di noi si devono sganciare, scendere sul sentiero sottostante che porta a Paki2 e incontrarsi con degli infiltrati che forniranno loro dei camici, dopodichè avranno accesso al campo e dovranno giocarsela con la storia di copertura, oltre che ad intervenire sul dottore (Prova Medica), ma quei pakistani sembrano terribilmente rozzi, incazzati e con poca voglia di ascoltare.

 

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Sgheno ci comunica che si porterà appresso un registratore, vanno lui e Trevi (che farà il pmc, la storia di copertura è cambiata all'istante, Sgheno dottore e Trevi il pmc di scorta, gay :D ). Io e Cqb dobbiamo avvicinarci lentamente ed eseguire la recon fotografica sull'obj. Siamo però ancora relativamente troppo distanti e fuori portata per le foto sull'obj, quindi decidiamo di scendere in fretta, a causa degli arbusti non vediamo ma sentiamo un gran vociferare insieme alle voci di Sgheno e Trevi, attraversati vari cumuli di legna sbuchiamo in una zona pulita, libera da sottobosco, da qui riusciamo a vedere l'obj ma ci rendiamo conto che anche la contro può facilmente vederci, avanziamo piano, ma non troppo visto che ci siamo resi conto che abbiamo già perso la prima parte dell'obj, Sgheno e Trevi sono già col dottore, io sto in copertura, mentre faccio cenno a Cqb di avanzare visto che ha la digitale con se, gli segnalo un buon punto per le foto dietro al tronco, lui si posiziona ed inizia a filmare e scattare foto, ma dopo poco veniamo visti, e delle tuniche bianche iniziano a sparare nella nostra direzione, dico a Cqb di ripiegare in fretta, sto in copertura finchè non risale al mio punto e poi faccio strada, ci stanno inseguendo per cui bisogna salire ed infrattarci molto in fretta, letteralmente a gambe levate torniamo al punto in cui ci eravamo separati da Sgheno e Trevi. Ci fermiamo a prendere fiato e per provare a contattare gli altri due, siamo al sicuro ben nascosti, la contro ci ha mollati e non c'è movimento attorno a noi. Mentre provo a sentire Sgheno per radio vedo la faccia di Cqb mentre riguarda le foto, son venute tutte sfuocate dannazione, speriamo Sgheno abbia fatto di meglio. Riesco a contattarlo per radio, loro si sono sganciati più a sud, decidiamo di ritrovarci alla casetta dove precedentemente avevamo fissato il punto di incontro con l'organizzazione, al crocevia. Ci ricongiungiamo senza difficoltà, ci facciamo raccontare l'obj (che ridere!), noi raccontiamo come è andata, beviamo, mangiucchiamo e decidiamo di rimetterci in marcia, verso Paki1.

Qui il bosco è veramente pulito, arriviamo in zona velocemente seguendo il sentiero, individuamo la zona precisa, sentiamo movimento, siamo molto vicini dalle voci ma non riusciamo a vedere l'obj, la situazione diventa chiara in fretta, l'obj è all'interno di una conca, noi siamo ai bordi di un pianoro sopra il piccolo pendio ai piedi del quale è situato l'obj. Ci dividiamo in due brik, io e Sgheno affrontiamo l'obj da sud-ovest, mentre Trevi e Cqb da sud est. Io e Sgheno ci avviciniamo in copertura, e iniziamo cautamente la discesa, Sgheno mi esce dalla portata visiva nel momento in cui lui inizia a discendere il pendio mentre io sono ancora sull'ultimo pezzo del pianoro. Proprio in quel momento sento la contro animarsi, iniziano a sparare e ad urlare, aspetto un attimo, non sento il colpito di Sgheno e dalle voci non l'hanno individuato almeno così sembra, ma stanno salendo per il pendio, probabilmente l'avranno "saltato via" senza accorgersene e ora mi stanno piombando dritti in bocca, ripiego in fretta convinto che anche Sgheno stia facendo altrettanto, mi riporto ai bordi sud del pianoro, vicino ad un torrentello nascosto da delle piante. La contro arriva in fretta, ne identifico tre, ma sono sicuramente di più, mi stanno cercando. Alzarsi ora è impossibile, mi vedrebbero subito (sono a circa 15mt) e non avrei tempo di reagire, aspetto che dirigano la loro attenzione non nella mia direzione e mi tiro su il cappuccio, mi ricopro totalmente di foglie e cerco di calmare il respiro affannato dalla corsa per il ripiego. Si dirigono nella mia direzione, si avvicinano moltissimo, sparano a caso questi pakistani, ci stanno cercando. Uno particolarmente si avvicina parecchio, riesco a vedergli gli scarponi da quei pochi cm che ho lasciato di spiraglio tra il terreno e il cappuccio. Per la seconda volta l'adrenalina sale a mille, mi sembra impossibile non venir visto e anzi ho paura di venir calpestato e mi preparo al peso della pestata :), il tipo estrae la pistola a gas ed inizia a sparare nel ruscello che sta ai miei piedi, sento i colpi vicini, si diverte lui a vedere i pallini nell'acqua. Ma non mi vedono e si allontanano, ritornano al campo base e questo è l'importante. Dopo che se ne sono andati provo a ristabilire un contatto radio con gli altri, e con Sgheno, lui non risponde ma poco dopo sento Trevi, la linea è molto disturbata ma riusciamo a comunicare e mi dicono di aspettare dove sono che mi raggiungono loro. Nel giro di 10 minuti arrivano, ci raccontiamo le rispettive esperienze per capire come è andata e soprattutto dove è finito Sgheno. Loro sono stati visti a causa della luce di autofocus della digitale, e se la sono data a gambe levate, anche loro hanno visto quando la contro si è animata ma non hanno visto la cattura di Sgheno. Decidiamo di tornare sull'obj uniti, ma un attimo prima che ci alziamo per radio sento la voce del capo del campo pakistano, ha preso Sgheno e vuole parlare con noi, optiamo per il silenzio radio e confermiamo la nostra idea di tornare sull'obj. Stiamo per muoverci quando vediamo una coppia correre, sicuramente interdizione e sentiamo molta contro che sta salendo il pendio verso la nostra direzione, li vediamo, sono dall'altra parte del pianoro, ci congeliamo, siamo molto vicini noi 3 ma non possiamo alzarci e spostarci ci vedrebbero, istantaneamente ci mimetizziamo alla meno peggio. La contro sta cercando quei due ma viene nella nostra direzione, questa volta è probabile che ci becchino. Infatti vedono Cqb (che è disteso a terra scoperto, senza nulla a coprire la testa, non ha fatto a tempo, in un attimo vedono anche Trevi e a me sparano 2 colpi urlando "guarda là, quello è uno zaino con altra buffetteria, sarà sicuramente di quei due!" (beh almeno avevo spezzato bene le forme ma spuntava la dpm :) )ormai siamo stati beccati ma aspetto ad alzarmi voglio vedere la faccia quando si accorgeranno che non ero uno zaino :)... infatti mi prendono per il cinturone per tirarmi su a mo' di oggetto e si accorgono che sono un operatore, scoppia una risata collettiva ;). Ok, siamo stati catturati, ora ci porteranno al campo. Ci arriviamo presto, questi pakistani alla fine sono simpatici, il loro capo è un po' svogliato, ha già interrogato Sgheno (e non è una passeggiata interrogare Sgheno) che però non è presente, l'hanno già liberato, infatti non eravamo noi il loro obiettivo ma quei due, maledizione. La nostra storia sembra aver funzionato, ci scattano qualche foto e ci avvertono che è meglio se non ci facciamo trovare più nei paraggi d'ora in poi, recepito il messaggio ci mettiamo velocemente in marcia per allontanarci verso la cache. Contattiamo Sgheno e concordiamo il ritrovo. Siamo ormai al tramonto e arriviamo presto agli zaini, la zona è piena di operatori interdizione, mangiamo, ci prepariamo per la notte e ci riposiamo 20 minuti. Il nostro piano è puntare ad incrociare il più velocemente possibile la provinciale nello stretto corridoio tra India e Pakistan, percorrerla per 100mt fino al tornante a destra, proseguire a risico confine sud del campo e immetterci nel sentiero che fa da linea di confine, sarà pattugliato, ma metteremo Sgheno col visore davanti. Diventa buio in fretta e nel dirigerci verso la provinciale il bosco si infittisce, dentro è buio pesto, decidiamo di seguire il sentiero fino a ritrovare la zona di bosco pulito già attraversata in mattinata adiacente alla provinciale. Sbagliamo, è buio totale e senza accorgercene finiamo dentro al complesso di case appena fuori del campo, ma capisco al volo dove siamo, almeno non ci siamo persi, indico a Sgheno la via per uscire dalla contrada e trovare la provinciale, la becchiamo subito e proseguiamo spediti, siamo consapevoli che qui possono passare civili e bisogna togliersi dai piedi in fretta. Arriviamo velocemente al tornante ed individuiamo l'imbocco del sentiero che marca la linea di confine, ci buttiamo dentro subito, siamo a pelo zona campo. Sgheno ci fa subito segno di fermarci, sento che davanti c'è movimento, vedo dei led, ma c'è campo visivo nullo. Sgheno mi comunica che ci sono operatori contro, prepariamo un piano d'attacco, lui deve provare a cecchinarli dal lato, io Trevi e Cqb attiriamo l'attenzione dalla strada principale, ma fortunatamente poco prima della nostra azione gli indiani se ne vanno, pericolo scampato! È un buio pazzesco, appena si entra nel bosco non si vede più nulla, inoltre il terreno è pieno zeppo d'acqua, la strada piena di enormi profonde pozzanghere melmose che rendono più faticosa la camminata. Il nostro piano prevedeva di dirigerci a xxx xxx, preparare una seconda cache con gli zaini, fare in ordine India2 e India1. Optiamo per proseguire nei sentieri, con Sgheno col visore davanti è molto più conveniente che infilarsi nel bosco dove è buio pesto. Per la prima volta ci sono stati momenti in cui mi sono orientato totalmente con l'udito dei passi dei compagni nella melma e il tatto dei piedi, non si vedeva nulla, nemmeno nel sentiero, atmosfera surreale. Il sentiero lo troviamo inaspettatamente pulito per quel che riguarda la contro. Arrivati all'altezza prefissata ci buttiamo nel bosco direzione sud per trovare la casa e preparare la cache. Non dovrebbe essere difficile, il bosco è poco fitto e la casa si dovrebbe vedere, invece non la troviamo, il che da navigatore mi sembra strano, la casa deve esserci, ricontrollo i conti e sono giusti. Controllo anche il navigatore (avevo paura di aver sbagliato di tanto e aver mancato i punti di riferimento, sarebbe stata dura proseguire). Invece siamo giusti, ok, abbandoniamo l'idea di trovare la casa e scegliamo un prato lì vicino come punto per la cache, il bello arriverà alla mattina quando tornando a prendere gli zaini ci accorgeremo che xxx xxx era solo un cumulo di macerie e che ci abbiamo girato intorno molte volte cercandola :). Ok, prepariamo la cache, ci riposiamo e rifocilliamo, ripassiamo il piano e ripartiamo verso est per incrociare il sentiero che porta ad India2. Si prosegue piano, non si vede una mazza, per terra quando non è pieno di scivolosi ciottoli c'è la melma. percorriamo parecchia strada, che sembra ancora di più visto che si va avanti lentamente, c'è movimento e capita che ci dobbiamo infrattare. Arriva una telefonata a Sgheno dal quartier generale, abbiamo un nuovo punto di incontro per la consegna della maglia radio, il punto è in un posto maledetto…

Ok proseguiamo verso India2 e dopo ci staccheremo proseguendo per il sentiero. Sembrava tutto semplice. Sopraggiungiamo su India2, la zona è molto calda, vediamo i fari e sentiamo i gruppi elettrogeni, noi ci torneremo dopo, proseguiamo verso ovest, verso l'incontro per la maglia.

La ricerca del punto di incontro si rivelerà la nostra odissea. Ci sono più sentieri di quelli che sono segnati, imbocchiamo ripetutamente la via sbagliata, siamo stanchi e sotto pressione, il sentiero principale è altamente pattugliato, ingaggiamo un paio di volte e vinciamo, ma dobbiamo stare molto attenti ai colpi, ci mancano ancora India2 e India1. Dannazione, non riusciamo a trovare la via per il punto d'incontro, forse per la stanchezza incollo gli occhi sul navigatore, grosso errore, da lì in poi la confusione aumenterà se mantenevo carta e bussola era meglio, ma l'aria era molto tesa e la zona molto pattugliata dovevamo andar via in fretta. Rinunciamo all'incontro, ci dispiace far aspettare al freddo per tutto sto tempo l'uomo dell'organizzazione. Ok, il quartier generale ci da una nuova missione, abbiamo 20minuti per portarci in un crocevia poco distante dalla nostra posizione in cui avverrà un incontro tra indiani e pakistani, non sappiamo se ostile od altro, dobbiamo posizionarci e documentare il meglio possibile il tutto, ovviamente restando totalmente occultati. Abbiamo poco tempo. Questa volta riusciamo a raggiungere velocemente la zona (il navigatore se n'è tornato in tasca), con le digitali ci penseranno Cqb e Sgheno a documentare il tutto, io e Trevi ci dobbiamo imboscare e congelare. La zona è così buia che non riesco nemmeno a distinguere le reali dimensioni della casa, e ci sono davanti. Ok, siamo tutti in posizione, non ci resta che aspettare. 10 minuti e arrivano, sono fuori portata visiva ma sento, anche se non capisco la dinamica, ok resto in attesa del richiamo di Sgheno per radio che arriva puntualmente poco dopo. Ritrovo di fronte alla casa, ma c'è un problema siamo solo in 3, dov'è finito Trevi? Era a pochi metri da me e non ho sentito che l'hanno catturato, per radio non risponde, inziamo a preoccuparci, lo chiamiamo al cellulare (si era addormentato...eheheh gli scherzi della stanchezza). Ok, obj eseguito alla perfezione, abbiamo riacquisito fiducia, decidiamo se non è troppo tardi di riprovare a dirigerci verso Casa Profare. Chiediamo autorizzazione al quartier generale che ci da il via libera, il nostro uomo ci aspetterà per un'altra mezz'ora, siamo preoccupati perchè fa freddo e lo stiamo facendo aspettare troppo, ci sentiamo in colpa. Iniziamo a risalire un sentiero, non segnato sulla carta, ma la direzione è quella giusta, arrivati all'ennesimo bivio andiamo a naso e il sentiero continua a farsi sempre più ripido, ma siamo giusti perchè la casa è più alta di dove ci troviamo attualmente. Decidiamo di far staccare Trevi e Cqb, lasciamo a loro i nostri fucili e proseguiamo solo io e Sgheno, ormai è diventata una questione d'onore e di sfizio, dobbiamo assolutamente trovarla (nel frattempo si sta avvicinando l'alba, è già più chiaro), per pura rotta salbega ci dirigiamo a risalire un lungo pendio, do il cambio a Sgheno davanti e la rabbia per il tempo perso mi da un'inaspettata energia e voglia di stanare questa benedetta casa. Spunto su un ampio pianoro, davanti a me sull'altro lato a 100mt circa di nuovo bosco, guardo la cartina un attimo, ci siamo! non la vedo ancora ma la casa deve essere a destra lungo il pianoro, mi affretto e vado, Sgheno rimane un attimo indietro, proseguo in perlustrazione, eccola finalmente! La maledetta casa a 3 piani. Sento Sgheno per radio e gli dico di raggiungermi, è entusiasta anche lui! io intanto inizio ad ispezionarla esteriormente, ma non c'è nessuno, qui mi puzza... aspetto Sgheno per entrare, la casa è diroccata e si sa mai, meglio evitare di farsi male. Arriva Sgheno ed entriamo, lui ha ascoltato le indicazioni del quartier generale e sa dove andare. Giriamo l'angolo della prima stanza e sorpresona, altro che uomo dell'organizzazione con maglia radio, questa è stata la simpatica sorpresa di Jello! Troviamo un impiccato!

 

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Lo perquisisco mentre Sgheno scatta qualche foto, scambiamo qualche battuta su come la faremo pagare agli Zarruele in futuro :) ), siamo contenti di averla trovata comunque, peccato solo che noi ci preoccupavamo tantissimo per l'operatore che doveva aspettarci al freddo..mavafff..

Sbrigata anche questa faccenda torniamo contenti da Trevi e Cqb di corsa, ormai è l'alba. Quando li raggiungiamo capiscono già tutto dalle nostre facce e il sorriso spunta anche a loro, bene, ci rimettiamo presto in marcia, ci mancano ancora India2 ed India1, ma con il chiaro del sole che sta per sorgere e l'obiettivo passato sdemonizzato il morale ha recuperato qualche punto.

La strada per India2 ormai la conosciamo a memoria con tutte le volte che durante la notte abbiamo avuto disavventure in zona, per cui ci indirizziamo velocemente verso l'obiettivo. Ci arriviamo dal sentiero, che è leggermente rialzato rispetto all'obiettivo, dentro ad una piccola cunetta. Ci separiamo in due brik, Sgheno e Cqb scenderanno da sud est mentre io e Trevi da sud ovest, ma appena Sgheno inizia la discesa parte l'ingaggio, forse abbiamo avanzato troppo velocemente presi dalla foga :). Rapidamente faccio cenno a Trevi di seguirmi per allargare il fronte di attacco, nel frattempo sento Sgheno e Cqb rafficare continuamente, io e Trevi siamo fortunati perchè la contro non ci ha visti, dalla nostra posizione siamo avvantaggiati e li abbiamo a tiro, bene...fuoco! Lo scontro non dura molto, alla fine vinciamo noi, Sgheno e Cqb colpiti ma c'è stata sintonia tra i due attacchi, il “diversivo” ha funzionato e io e Trevi ce la siamo giocata bene. Ok, una tenda, postazioni mortaio e antenne trasmissioni, fotografiamo il tutto, salutiamo la simpatica contro e ci rimettiamo in marcia. A posteriori siamo stati fortunati ad attaccarlo di mattina, con la notte l'avvicinamento tra melma e bosco sarebbe stato molto più difficoltoso e probabilmente anche un eventuale ingaggio.

Appena lasciato l'obiettivo ci incrociamo con una pattuglia di contro, ma l'abbiamo vista in tempo e siamo riusciti ad occultarci. India1 è lontano, ma abbiamo voglia di finire in fretta anche perchè la stanchezza sta iniziando a farsi sentire (il morale però è alto), decidiamo di indirizzarci verso India1 per il sentiero, la via più veloce e rischiosa in fatto di contro, consapevoli di dover prestare molta attenzione ci mettiamo in marcia. Arrivati a nord est dell'obiettivo sbuchiamo su di una larga mulattiera carrabile, per terra ci sono i solchi di una jeep nella melma, ci rendiamo conto di essere in zona calda, Sgheno nota una galleria a bordo strada, vuole entrare e verificare mentre noi teniamo d'occhio la zona fuori, attorno è pieno di trincee. Sgheno esulta (non sa ancora...) ha trovato una bomba, un'enorme e pesante bomba di metallo!

 

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Scatta qualche foto con soddisfazione, abbiamo trovato un obiettivo nascosto, questo un po' ci risolleva dalla mancata recon in zona bunker...o almeno era quello che pensavamo...non avevamo idea della “simpatia” del nostro quartier generale...Improvvisamente sentiamo il rumore di una jeep, dev'essere la contro, ci infrattiamo sparsi ai lati della strada, è Osso con i suoi, non li vedo ma sono sicuro sia lui. Arriva una chiamata sul canale di comunicazione dal nostro comandante, abbiamo una nuova missione prima di India1, dobbiamo trovare un “pacchettino” da portare a destinazione, Sgheno mi detta al volo le coordinate (siamo in zona calda), faccio conti e gli indico che è esattamente dove siamo! :)...Sgheno chiede al quartier generale se per caso il pacchettino è la bomba, ecco. Big Joe. Questo è il suo nome. Dobbiamo spostarla fino ad un punto a circa 70mt di distanza, su di una struttura in cemento, per prepararla per il recupero, dal quartier generale ci avvertono di prestare attenzione, siamo vicini ad India1, occhio alla contro. Ok, Sgheno decide che lui e Cqb porteranno la bomba, io e Trevi facciamo strada e teniamo gli occhi ben aperti. Iniziamo a discendere la strada verso il tornante, io davanti, i due facchini e Trevi a chiudere con gli occhi ben aperti verso India1. Big Joe deve pesare parecchio, nella mulattiera fangosa ci sono varie impronte lasciate da molte persone ma ogni volta che Sgheno e Cqb alzano i piedi lasciano un'orma profonda come quella che lascerebbe un elefante...

Svoltiamo il tornante, indico a Sgheno la piazzola sotto l'acquedotto come luogo adatto per il deposito di Big Joe, tempo un paio di foto con i due forzuti facchini e decidiamo di infrattarci per decidere il da farsi.

 

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Comunichiamo al quartier generale di aver consegnato il pacco, la nostra idea ora era di avvicinarci a India1 da sotto per eseguire l'obiettivo. Percorsi pochi metri ci troviamo di fronte ad una pattuglia di contro, lo scontro lo vinciamo, si risolve in fretta, ma non abbastanza, quei maledetti della contro son riusciti a chiamare rinforzi. Uno sguardo e ci rendiamo tutti di conto di avere pochi attimi per trovare una posizione, li sentiamo arrivare (l'obiettivo deve essere stato veramente poco distante)... iniziano le prime raffiche...sembrano l'orda dei persiani contro gli spartani... capiamo presto che c'è poco da fare, siamo nettamente inferiori di numero, con poche munizioni e in posizione svantaggiata, loro vengono dall'alto. Ma ce la vogliamo giocare e vendergli cara la vittoria... indietreggiamo verso le trincee dietro di noi, lo scontro prosegue Trevi e Cqb vengono eliminati, rimaniamo io e Sgheno.. ci ripariamo dietro ad un grosso albero, ma la contro arriva da tutte le direzioni..arrivano pallini dalla strada e da tutti i 180° di fronte a noi, in attimo veniamo letteralmente “piallati”. Tempo di un rapido scambio di battute con la simpatica combriccola della contro e proseguiamo con l'ultima parte della nostra missione. Contattiamo il quartier generale e comunichiamo la nostra rinuncia a India1.

Il quartier generale ci consegna un'ultima missione, dobbiamo rilevare la presenza di fosse comuni in un settore dell'AO. La zona dovrebbe essere calma, quindi non dovremmo avere problemi anche con i caricatori vuoti..ma dopo Big Joe non sappiamo che aspettarci. Arriviamo rapidamente in zona, ci incrociamo con facce amiche, pattuglia di interdittori, anche loro molto stanchi. L'area da pattugliare è compresa tra due grossi botri, ma è fitta di altri piccole insenature e ramificazioni nel terreno. Ci disperdiamo e iniziamo la discesa di ricognizione io e Sgheno su un versante e Trevi e Cqb dall'altro, dopo pochi minuti avvistiamo praticamente contemporaneamente la fossa comune, si trova sul versante di Cbq e Trevi, li sento per radio per comunicargli di averla avvistata ma l'hanno già vista, scattano alcune foto e ci dirigiamo di nuovo sul sentiero. Dopo poco arrivano anche loro, missione compiuta! Contattiamo il quartier generale per avvertirlo e con enorme piacere ci comunica che abbiamo concluso, non ci resta che esfiltrare! Dobbiamo tornare alla cache per recuperare gli zaini, siamo stanchi ma abbiamo veramente voglia di esfiltrare, ci portiamo in zona, è tutto differente ai nostri occhi ora con la luce del sole. Mentre gli altri si rivestono riesco pure ad addormentarmi dalla stanchezza...ghghhg ma mi risvegliano le risate dei miei compagni, Sgheno ha estratto il suo classico “sigaro della vittoria”, abbiamo dei pezzettini di grana da finire e quindi abbiamo i nostri 10 min di svago prima dell'esfiltrazione.

 

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Vi son discussioni di Trevi e Cqb su prelibate ricette per i cubetti grana (ad esempio con miele e polvere di caffè). La pioggia che tutto il weekeend aveva minacciato sembra arrivare ora, inizia a gocciolare, decidiamo che è giunto il momento di concludere i giochi, mi chiedono di trovare una rapida, facile e poco faticosa via per l'esfiltrazione, detto fatto, sta volta son stato perfetto, con un paio di sentieri arriviamo giusto dietro al muro del cimitero, dal lato del bosco (il giorno prima appena arrivato nell'espletare i mie bisogni avevo notato un viottolino che scendeva dal costone), è fatta, le macchine a vista, in un attimo ci arriviamo! È finita!!!!

 

Una soddisfazione enorme quella di svestirsi, cambiarsi, buttare tutto in macchina e mettersi sotto un debole sole (aveva finito di gocciolare) sui sedili dell'auto, qualche decimo di secondo e tutti dormiamo... verremo svegliati da quel pazzo di Gunny dei 3DS... “è ora di andare al pranzooooo”, grida! ;)

Sarà un momento favoloso e unico...quante belle facce stanche...ma tutti sorridenti!!

 

Un grazie a tutti veramente, ai miei compagni di pattuglia, agli Zarruele e al resto dell'organizzazione, alla contro, a tutti gli altri interditori per la simpatia durante il pranzo! È sempre un piacere vivere giornate come questa con questo tipo di Softair!

 

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Sono di corsa ... ma il Deb e' una traccia tangibile dell'onta subita.

 

La corsa dall'impiccato e Big Joe ricordi di una faticaccia che presto echeggeranno come incubo nella notte di qualcuno ...

 

:fire::torch::fire: :fire: :torch::fire: :fire: :torch::fire: :fire: :torch::fire:

Edited by sgheno

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HAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAAHAH!!!!!

 

Jello preparati, alla prossima Ghost Recon sarai tu a essere cucinato al posto della carne sulla griglia! :D

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:cold:

eheh non dimenticarti però quello che mi avete fatto fare VOI alla scorsa GR :D Te l'avevo detto che la mia vendetta sarebbe stata dolce ... eheheheheheh

 

Devo leggerlo ancora bene, ma bellissimo deb anche il vostro!!

 

Byeee

Jello

 

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