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Rozzilla

[ Commenti, Foto e Debriefing ] Alp-one: Morsa Glaciale

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ALP-ONE 2010...io c'ero...grazie di cuore a tutti ragazzi..senza nessuna distinzione..per 48 ore ho avuto un centinaio di fratelli...non esiste nulla al mondo di più lontanamente paragonabile... :waaa:

 

 

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Eccomi.... Volevo ringraziarvi tutti è stato un fantastico evento...

Mi limito a un tutti x non tralasciare nessuno...

Faccio un'eccezione x la mia pattuglia "Romeo"

visto che mi ha sopportato per tutte le 24 ore e scusatemi se vi ho fatto trottare un pò troppo.... ;)

 

 

Grazie a tutti!!! Fratelli!!!! e Sorelle!!!!! :P

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Eccomi.... Volevo ringraziarvi tutti è stato un fantastico evento...

Mi limito a un tutti x non tralasciare nessuno...

Faccio un'eccezione x la mia pattuglia "Romeo"

visto che mi ha sopportato per tutte le 24 ore e scusatemi se vi ho fatto trottare un pò troppo.... ;)

 

 

Grazie a tutti!!! Fratelli!!!! e Sorelle!!!!! :P

 

alla faccia del trottare!!! :help:...meno male che venivo ricompensato con le albicocche secche..che spettacolo..MATRIX = garanzia

 

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mesi di lavoro pienamente riconpensati, giornate passate a domandarci cosa serviva, cosa mancava, cosa bisognava fare e non fare...

 

alla fine il d-day è arrivato le truppe sono sbarcate e hanno dato il massimo

 

fino al ristorante eravamo dubbiosi sulla buona riuscita del game ma quando siamo arrivati e abbiamo visto un clima picevola dove la gente si divertiva e rideva ai tavoli e li abbiamo capito che anche questo alpone è andao bene!

 

senza far nomi perchè bisognerebbe elencarvi tutti uno per uno ;) ...

 

un ringraziamento a tutti i team che hanno creduto in noi!!!

 

ai team ormai collaudati sempre al nostro fianco!!!...l'aiuto che ci date è prezioso e tenete al nostro evento come se fosse il vostro ed è con gente cos“ che si organizzano grandi eventi!!!

 

ai team che per la prima volta hanno partecipato al nostro evento credendo in noi sempre e comunque!!!...speriamo di rivederci presto sui campi!!!

 

a tutte le ragazze presenti al torneno che sono sempre operative!!! in ogni momento!!! senza mai lamentarsi!!!...ho visto ragazzi nel softair lamentarsi per ogni cosa...siete uniche!!!

 

al dissuasore anale che fin dalle riunioni ci ha tenuto compagnia facendoci capire che al minimo errore era pronto a punirci!!! :D

 

a gigi garulla il nostro infiltrato ceceno morto in azione e sbranato dagli animali!!! hai tenuto duro per tutte le 24h recitando al meglio la tua parte...ormai sei dei nostri anche te!!!

 

al personale della croce rossa che ha sostato al campo 1 garantendo con la loro professionalita e la loro ambulanza la sicurezza di tutti i giocatori impegnati in questo torneo!!!

 

a noi zarruele...anche questa edizione è andata ed è stata la dimostrazione che il GRUPPO zarruele funziona alla grande...

 

a tutti quelli che parlano male di noi e fanno di tutto per impedire il successo di questo evento...un grazie anche a voi ci rendete ancora più uniti e ci fate crescere sempre di più!!!...il prossimo anno se volete venite a godervi questo evento con noi :D!!!

 

a breve foto e qualche video chicca di questo evento!

Edited by stregatto

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Ciao a tutti è stato bello vedere un pò di "vecchi" :P amici ed avere collaborato con gli ZARRUELE!! ;)

e così potro dire per l'ennesima volta QUEL GIORNO IO C'ERO!!!!! :D

Un salutone a tutti quelli del Campo 2, con cui ho passato pochissimo tempo perchè Choko e SIX mi hanno fatto fare il giro del mondo in pattuglia in 24 ore di evento (il GPS mi ha segnato 28 KM :P ) e un ringraziamento ai miei compagni di pattuglia e a tutti i miei grandissimi BAT LANG sempre attivi!!! ;) .

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sono l'ultima ruota del carro ma mi fate sempre sentire importante grazie davvero zarruele.

un saluto a Gunny da parte del nuovo papa di roz ciao

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Ciao a tutti.....

Presto post il nostro debriefing...

Ma prima voglio ringraziare tutti per due giorni indimenticabili.

Scenografia super,organizzazione a dir poco Perfetta.....

Mi dispiace di non aver partecipato al pranzo ma dovevamo tornare a casa.....

 

 

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Ecco il Deb. del mitico Perry:

 

Volevo ardentemente partecipare alla manifestazione “Alp One” per 3 motivi: vi prendeva parte tutta una serie di “personaggi” che fanno il “mio soft air”, che interpretano un'idea del soft air che si addice a quella che dò io del gioco; volevo che almeno alcuni dei “miei ragazzi” potessero partecipare ad un evento che si discosta dal solito “torneo” o “gara” cui son abituati; volevo che in giro �#8220; quei pochi che mi conoscono �#8220; potessero aver occasione di vedere all'opera i “Cinghiali” e che questi ultimi si facessero conoscere per le ottime qualità e valori di cui son portatori.

Ho quindi messo letteralmente a perdere l'amico Roz, affinché mi trovasse un buchetto in cui potessimo infilarci come interditori.

E cos“ è stato.

L'organizzazione è stata meticolosa, ed i ragazzi hanno da subito capito che, in questa occasione, non si sarebbe potuto partire pensando di improvvisare tutto fin dal principio. Che occorresse un'organizzazione ed una pianificazione di gioco seria e ponderata è stato subito loro lampante.

Ne son seguiti incontri e confronti su ogni dettaglio, su ogni soluzione, su ogni strategia.

Dopodiché abbiamo “stilato” la lista dei nostri obbiettivi reali. Il primo: non farsi mai catturare, anche a dispetto della mancata esecuzioni degli obiettivi, fossero stati anche tutti. L'idea di partenza è stata che in ogni vera missione il primo scopo è quello di riportare a casa la pelle.

Il secondo: non accendere mai il gps, anche in caso di necessità.

Nel corso degli eventi ne sarebbe saltato fuori un terzo ed inaspettato (e personalissimo), ma è meglio andare con ordine.

Torno dalle vacanze pasquali fuori dai confini patrii, convinto che i ragazzi abbiano provveduto ad alcuni acquisti predeterminati ma scopro, con rammarico che, appena due giorni prima dell'evento, il mio coppio naturale si è ammalato e non potrà venire. Cerchiamo, senza riuscirci, un sostituto.

Si parte in tre.

E, da l“, il terzo obiettivo personale. Attesa l'intenzione di spaccare la pattuglia in due coppie da inviare nei due settori contemporaneamente, si decide di mantenere inalterato il piano per cui io andrò ad affrontare l'Alp One in “solitudine”.

Ci si alza al mattino col buio, ci si ritrova al “solito posto” e si parte alla volta di quei di Germignaga. Il viaggio è piacevole, abbiamo appuntamento con “Armagheddon” e la loro “Armamobil” in autostrada. Mentre saliamo verso nord, ripassiamo la nostra “copertura”.

Tutto sembra esser pronto.

Giunti in loco ci prepariamo, tariamo gli altimetri, facciamo la foto di gruppo prima dell'infiltrazione e … “si va dentro!”.

Prendo subito una direzione diversa rispetto ai miei due compagni, non li guardo nemmeno andar via, mi volto e mi incammino. Zio Fester mi domanda, con un certo qual stupore, se �#8220; come gli avevo accennato -, effettivamente farò l'Alp One da solo. Gli rispondo sorridendo di si. Lui ed i suoi saranno le ultime persone “alleate” che vedrò...

Mi dirigo dritto dritto alla zona dei bunker. L'idea era quella di mandare una coppia al randez vous con il contatto ed una ai bunkers, obj più lontani. La giornata è calda, mi muovo velocemente. Anche troppo. Inizio a sudare più di quanto avrei immaginato, ma proseguo spedito. L'eccessiva confidenza mi punisce, giustamente: in un attraversamento di un rio, piccolo, con una minima portata d'acqua, perfettamente in piano, metto un piede su di una pietra scivolosa e .. In un attimo son col sedere in acqua. Balzo su in un lampo ma ormai il danno è fatto: mappa bagnata e asg rotta. Provo a tirare qualche colpo … Funziona lo stesso ! Almeno quello. La mappa la stendo al sole e provo a farla asciugare. Mi fermo e mangio qualcosa. Faccio il punto, mi rimetto il vest, lo zaino e riparto.

Salgo a monte per poi tentare di scendere verso il costone in cui son situati i bunkers.

Durante la discesa vedo passare in lontananza una pattuglia in perlustrazione, mi fermo e resto nascosto in ascolto.

Improvvisamente la pattuglia vista poc'anzi mi sbuca a non più di 6/7 metri. Aspetto aprano il fuoco, non possono non avermi visto. Ma … Passa il primo uomo, passa il secondo, la pattuglia è sempre più vicina quando … Vedo un “ostile” con una folta barba … Bassajev! Apro il fuoco! Eliminato!

Son grossomodo le 14:00.

Avverto via sms i miei compari dell'eliminazione avvenuta (si pensava che a tanto avrebbero dovuto pensare loro) e riprendo il cammino verso i miei veri obj originari. I sentieri son estremamente trafficati, decido di scendere lungo la scoscesa riva che giunge quasi al livello del piano stradale sottostante. Sfrutto il limitar del campo per tenermi alla larga dalla “contro”, ma la pagherò cara in seguito. Scendere, infatti, è impegnativo e per la pendenza e per la friabilità del terreno. Salire si rivelerà un autentico calvario. Giungo ad un primo bunker al di fuori di quelli indicati come obj, lo fotografo ugualmente.

Proseguo parallelo al costone fin quanto ritengo di esser giunto ai bunkers che, secondo i miei calcoli, dovrebbero esser sulla mia testa.

Arrivarci è, come dicevo, un'impresa.

In un paio di occasioni son fortunato: il terreno frana sotto i piedi, inizio a scivolare all'indietro, ma trovo un tronco a cui aggrapparmi.Son tanto stanco e sudato che per fare un paio di passaggi devo fermarmi e studiare come affrontarli poiché con gibernaggio e zaino fare anche solo un passo su per quel declivio è una fatica immensa.

Alle 16:00 circa arrivo alla tanto agognata meta.

Nel primo bunker trovo esplosivo e missili. V'é un'entrata prospicente: altri cunicoli altri missili.

Fotografo e metto una carica per far saltare il tutto.

Poi passo agli altri.

Fotografo e scappo, fotografo e scappo. Con la maggior rapidità di cui son capace.

Non c'é nessuno in “contro”, probabilmente non si aspettano che qualcuno sia già in questo settore a quest'ora.

Termino l'operazione completamente bagnato di sudore. Maglietta, camicia della mimetica, lo stesso vest son madidi di sudore.

Apro la borraccia e sebbene mi imponga di dar solo qualche sorsata, in men che non si dica la svuoto quasi tutta.

Mi sdraio vestito con indosso anche lo zaino e chiudo gli occhi.

Resto cos“ una ventina di minuti, poi mi impongo di alzarmi e togliermi dalla zona.

Con un giro larghissimo passo cos“ a monte che rasento delle villette. In una ci son delle persone. Mi faccio avanti e con aria simpatica chiedo se per caso possano farmi la gentilezza di riempirmi la borraccia. Fatto il “pieno” passo oltre.

Ma mi imbatto in due cani senza museruola che escon da un cortile e mi si fanno incontro ringhiando. Non indietreggio e non avanzo. Restiamo l“ a guardarci. Esce il padrone. Si scusa ma mi fa presente che, per come son vestito, è naturale che gli animali si siano allarmati. Non replico ma cambio discorso. Con la coda dell'occhio vedo una fontanella e chiedo di poter bere, non voglio attingere all'acqua della borraccia. Vengo invitato ad attendere. L'uomo esce nuovamente portando con sé due bottiglie da mezzo litro. Non so come ringraziarlo, me le metto nel tascone dei pantaloni e riparto. Son le 17:30 circa. Leggo un sms dei miei soci che mi indica coordinate e possibili codici per disattivare la bomba “primary target”. Son in zona e colà mi dirigo. Mi infiltro lentamente, avendo già visto il luogo nel precedente approccio. Arrivo sopra l'obj. Pullula di “contro” più di un alveare.

Decido di attendere e vedere cosa succederà.

Sento telefonicamente i miei. Dico loro che pensare di fare un simile obj da solo è da pazzi. Bisgogna monitorarlo bene per capire se vi siano tempi “morti” ovvero se si debba approfittare di un momento di “guardia bassa” per attaccare, sventar la minaccia e darsi alla fuga. Da solo è impensabile.

Chiedo loro come stiano, mi sembrano preoccupati. In tutto il giorno hanno avuto modo di raggiungere il contatto e far un report sul campo più ad ovest, ma null'altro.

Conoscendo i miei compagni so che chiedere loro di precipitarsi l“ dove son io vorrebbe dire sfiancarli senza la certezza di vederli giungere in tempo. E' cos“ che allora decidiamo di lasciar stare la bomba e di far saltar il gasdotto. Di conseguenza pianifichiamo che io avrei tentato l'avvicinamento fin all'ultimo chiarore disponibile per poi andare a dormire per sfruttar poi l'aurora.

Mi dirigo, quindi, verso il settore del gasdotto.

La stanchezza è tanta.

Quando il buio è prossimo mi fermo e faccio campo.

Monto la mia amaca, mangio, bevo, mi copro e provo a dormire.

Son completamente solo sotto la volta celeste.

Non ricordo più nulla se non improvvisamente il freddo ai lombi. Mi tiro su e mi scopro più che sveglio.E son appena le 23:00.Devo aver dormito un'ora, forse neanche. Evidentemente basta perché l'adrenalina mi “tiene su”.

Osservo la mappa.

E decido.

Mi alzo, smonto il campo e riparto per raggiungere i miei compagni.

Giungo in zona �#8220; prossimità punto infiltrazione �#8220; che son le 02:30.

Nonostante gli sms e le telefonate, nessuno dei miei risponde.

Decido di provare a minare da solo il gasdotto.

Tento un primo avvicinamento. Nei pressi dell'obj i fari fendono il buio.

Torno indietro.

Attendo una ventina di minuti e riprovo.

Nuovamente i fari.

Son le 03:10.

Considero l'eventualità che vi sia un cambio guardia alle 03:30.

Scendo un po' a valle e mi sdraio cos“ come sono: vestito e con tutto il gibernaggio addosso.

Riparto verso le 03:25.

Arrivato vicino al gasdotto nuovamente le torce.

Mi chiedo come facciano a sentirmi salire, visto che mi muovo sul sentiero privo di foglie e umido di brina che facilita il mio muovermi silenzioso.

Mi sgancio.

E tento ancora.

Questa volta c'é una novità.

Una luce intensissima, una torcia estremamente potente. Immagino sia la torcia di “Asma”. La luce non è ferma all'obj, ma inizia a “scendere” il sentiero su cui sto transitando. Arretro. Non si arresta e scende ancora. Io arretro ancor di più. Ma la luce si avvicina.

Mi giro e scappo.

Resto nascosto per 40 minuti.

Poi riprovo.

Ma le luci son sempre l“, pronte a scorpirmi.

Mi chiamano i ragazzi.

Riferisco loro di non aver riscontrato alcun momento di “cambio squadra” e che, forse, l'obj va attaccato e poi minato. Ci diamo appuntamento per un'ora dopo: per le 05:00.

I miei si fanno vivi solo verso le 05:30. stanno scendendo verso l'obj senza l'ausilio dell'altimetro che hanno, purtroppo, perduto. Ma so che uno dei due è un cartografo navigatore più che esperto. Albeggia.

Siamo quasi sull'obj.

Abbiamo stimato un attacco con i miei due compagni dall'alto ed io dal fianco sinistro a salire.

Ma qualcosa va storto.

In avvicinamento, improvvisamente, mi trovo davanti una pattuglia di non meno di 6 elementi in fila indiana.

Apro il fuoco sul primo e tento la fuga.

Ho il cuore in gola, non solo per la corsa all'impazzata, ma per la rabbia di pensare che da un momento all'altro potrei esser colpito (a poche ore dall'esfiltrazione) mandando in fumo il nostro obiettivo principale di non esser mai catturati.Ma riesco a dileguarmi.

A quel punto capisco che per me è finita.

L'ultimo contatto mi fa comprendere che sfidare la sorte oltre ogni limite sarebbe follia.

Via radio dico ai miei di tentare loro di prendere il gasdotto, per me è tempo di esfiltrare.

Durante la comunicazione sento partire delle raffiche. Evidentemente son sotto ingaggio. Freneticamente mi comunicano che stanno tentando di sganciarsi anche loro poiché hanno addosso mezza “contro” dell'Alp One.

Mi raggiungeranno a circa 45 minuti di distanza al punto dove abbiamo lasciato l'auto.

Tutti “vivi” e senza mai aver acceso il gps.

Ed io non sono più “solo”.

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sono l'ultima ruota del carro ma mi fate sempre sentire importante grazie davvero zarruele.

un saluto a Gunny da parte del nuovo papa di roz ciao

 

 

Scusa Teo, ma qui hai scritto proprio una CAZZATA GIGANTESCA!!!!!!

 

ULTIMA RUOTA DEL CARRO??? Ma vai a c****e!!!!!

 

 

Non dire mai più una scemata del genere altrimenti dovremo passare all' uso del famigerato "dissuasore" :lol:

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Ecco el foto fatte dal "Fotoreporter" Gianni Galli! ;)

Attendiamo con ansia il filmato ! :D

 

Ah , dimenticavo, sono bellissime!!!! Usciamo addirittura presentabili! :D

 

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