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Robe

[16-17 Aprile 2011] Vipers Instinct 3 - 24H - By Vipers Di Grosseto

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cavoli a guardare le foto, sia qua che altrove, sembra che la temperatura fosse bassina anche se c'era il sole, o sbaglio? vedo un sacco di cappellini di lana e di goretex e shemag...eppure era una domenica di quelle belle...da queste parti.

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Eccomi qua.... Scusate ma è un periodo incasinatissimo...

Che dire: è stato come sempre un piacere passare un week end con dei fratelli... Esperienza bellissima tutti bravissimi... Io non ero al 100% causa ginocchio "zifulo"

Evento da provare, veramente bravi nella preparazione degli Obj...

Per l'agriturismo... Stendiamo un velo pietoso....

Grazie ancora a tutti i componenti di vipera 17..

Siete stati tutti perfetti...

:-)

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Scrivere un racconto all’altezza del nostro gruppo è una impresa difficile. Per mia “sfortuna” :D siamo abituati troppo bene con i racconti mozzafiato dei nostri fratelli… e io sono anche un pessimo scrittore…

Ad ogni modo c’ho provato (più che altro sono stato costretto.. :D). Ho chiuso gli occhi e ripercorso ogni attimo di questo evento. E’ proprio vero che queste esperienze ti legano sempre più alla squadra…

Noi siamo una task force della Nato. In seguito a molte intercettazioni sembra che Al Qaeda si stia muovendo per guidare nuovi attacchi terroristici in Occidente. Nella zona interessata sono stati rilevati sei siti altamente operativi. Il nostro compito è quello di neutralizzarli e raccogliere più informazioni possibili.

Sono le 9.30am quando Agno e ilDani si dirigono verso la sala dove verrà tenuto il briefing con tutte le pattuglie di interdizione mentre io, Jack, Flower e Matrice restiamo alle macchine per finire di sistemare le ultime cose. L’adrenalina incomincia a scorrere nelle vene, la fame di partire è tanta.

Finalmente vediamo tornare Agno con una busta con scritto Vipera 17, il nome col quale verremo identificati quel momento in avanti.

All'interno ci sono un messaggio in codice da decriptare e una lista di coordinate…. 12 waypoint, 3 waypoint stealth e le 6 coordinate degli OBJ. In sostanza abbiamo un’ora per riportarle in tutti i gps e finire i preparativi..

Fortunatamente, su consiglio di Agno, ho portato il computer che usiamo per inserire i punti sui dispositivi, guadagnando un bel po’ di tempo sulla tabella di marcia.

Alle 11.00am ci dirigiamo con altre due squadre nel punto di incontro all’interno dell’HQ dove abbiamo l’appuntamento con l’elicottero (un furgone con tanto di impianto stereo per simularne i rumori) che ci infiltrerà nel territorio nemico.

Dopo le ultime istruzioni impartite da uno degli organizzatori si parte!!!!

Il trasferimento sembra non finire mai, i suoni emessi dalle casse non fanno altro che aumentare la tensione.. ad un certo punto si incomincia a sentire un rumore.. è il portellone che si apre…è arrivato il nostro momento. L’operatore di bordo incomincia a chiamarci per numero, preparandoci al lancio dal mezzo..

Uno alla volta scendiamo disponendoci in copertura a bordo strada, ci giriamo intorno per trovare una zona riparata dove fare il punto e via!!

Ok, ci troviamo nell’angolo nord ovest della mappa a 900mt circa dal nostro primo obj. 5 minuti per dare il tempo al Dani di preparare la rotta e si parte tagliando per i boschi. Il campo ci pare subito molto bello, con pendenze dolci e panorami mozzafiato. A 500mt circa dalla destinazione si incominciano a sentire alcuni suoni strani.. ci fermiamo qualche secondo per capire…sembrano numeri, numeri pronunciati da alcuni megafoni piazzati probabilmente nei pressi del nostro obj..

La curiosità è intensa e ci da la carica per procedere a passo spedito…un passo che viene interrotto qualche metro dopo da una rete non prevista.. una delle tantissime quanto maledettissime reti che incontreremo durante il torneo…

Proviamo a seguirla nella speranza di individuare un varco che ovviamente troveremo dopo averla costeggiata fino alla fine, scavalchiamo, correggiamo la traiettoria e ripartiamo a passo spedito. Ma ancora una volta incappiamo in un'altra sopresa.. una pattuglia di passaggio, ferma a scaricare la vescica.. Subito ci congeliamo sul posto… non ci potevo credere, Jack era praticamente seduto a meno di 20mt da quest’operatore che era rivolto verso di lui mentre la faceva…. Fortunatamente passiamo inosservati e se ne vanno dandoci la possibilità di proseguire. SCAMPATA!!!! Arriviamo finalmente a 100mt dall’Obj Siria, cerchiamo un punto tranquillo e riparato dove nasconderci e chiamiamo HQ per chiedere luce verde. (trascuriamo gli inconvenienti per recuperare il numero di telefono rimasto al campo base..)

Tempo di attesa 30minuti. Ne approfittiamo per masticare qual cosina e ripassare brevemente i punti principali di questo obbiettivo. Nei giorni precedenti, in fase di pianificazione, avevamo deciso che ognuno di noi avrebbe studiato attentamente un OBJ. Questo era del Dani. Riepilogo: << allora, bisogna eliminare tre sentinelle in modalità stealth, catturare l’ufficiale Ahmed Burgish e salvare il dottore prigioniero>> e ora arriva la parte ripiena di ticinella << il dottore deve aiutarci a leggere le informazioni dalla mente dell’ufficiale con un NeuroScan e ovviamente ci serve vivo visto che è l’unico capace di usarlo. Da queste info dobbiamo individuare la posizione di una testata nucleare che dovremo recuperare e portare all’elicottero per esfiltrarla. N.B. presidiare il campo in caso di allarme>>.

Luce verde per Vipera17, si parte.. Percorsi pochi metri notiamo un grosso edificio recintato, si tratta sicuramente del notro OBJ. Giunti sotto la cinta decidiamo di dividerci in due brik. Flower e Martix aggirano l’edificio da destra mentre io, Jack, Agno e ilDani avanzimo sul lato sinistro. Finalmente individuiamo il nascondiglio dove tengono in ostaggio il dottore. Tempo zero veniamo individuati e parte l’allarme. Sposto il selettore in raffica e partiamo all’assalto. L’azione dura pochissimo, grazie ad una buona copertura riusciamo subito a neutralizzare le guardie e liberare il dottore. Ci resta solo da trovare Ahmed e cavargli le informazioni dal cervello. Tenente Dan (ilDani) decide di restare con il Dottore mentre io, Agno e Jack, unici superstiti dello scontro, avanziamo alla ricerca del balordo che si nascondeva sul fianco della casa.

Finalmente anche l’ufficiale è neutralizzato e possiamo procedere con la parte seconda dell’operazione.

Tutti quanti si recano all’interno dell’edificio dove gli aspetta il lavoro più spettacolare.

Per azionare il NeuroScan (una cuffia piena di leddini rossi) un operatore deve indossare una tuta antiradiazioni con un casco oscurato dotato di webcam e inserire una barra di combustibile all’interno di un generatore nucleare, mentre un altro operatore deve guidarlo nell’operazione visualizzando le immagini della webcam su un monitor situato nella stanza adiacente. Questo compito l’hanno svolto rispettivamente Agno e ilDani. Ragazzi che scenografia!!!! Una vera FIGATAAA!!!! Non appena viene inserito il combustibile nel generatore, questo si illumina facendo fuoriuscire del fumo bianco. Nella fase successiva bisogna far indossare la cuffia all’ufficiale e avviare il programma per analizzare le informazioni. Se tutto viene svolto correttamente, su uno dei tanti monitor presenti nella stanza, vengono proiettati i ricordi frammentati di Ahmed. Nel video viene mostrato anche la posizione del nascondiglio degli ordigni… mancano pochi minuti all’arrivo dell’elicottero e noi non possiamo assolutamente permetterci di mancare l’appuntamento.. Agno corre verso il sito dove sono nascoste le testate nucleari, preleva al casa e si dirige insieme al dottore nel punto d’incontro. Ormai è fatta, possiamo tirare un sospiro di sollievo.

Un vero spettacolo, l’eccitazione è alle stelle e la fame di obbiettivi si fa sempre più grande… chissà cosa ci aspetterà…

Scambiamo due chiacchiere con i ragazzi, ci complimentiamo per la scenografia e ripartiamo subito verso waypoint11 a 200mt N-NO dall’obj. In pochi minuti arriviamo sul posto, trascriviamo le informazioni e ci fermiamo qualche secondo a riprender fiato e pianificare il giro… tempo sprecato..

Durante la sosta arriva una chiamata da HQ che ci propone una nuova missione segreta. Sembrerebbe che a 570mt da noi, verso est, stia per transitare una jeep con a bordo una persona importante. Dobbiamo bloccarla, eliminare le guardie e recuperare delle informazioni. Durata 15minuti.

Si parte subito a passo spedito. Purtroppo il tempo è pochissimo e per non mancare all’appuntamento decidiamo di sfruttare un pezzo di carrabile… sfiga vuole che proprio in quel momento sentiamo arrivare una jeep..sarà la nostra!?..mancano ancora 200mt!!! Visto il ritardo rispetto la tabella di marcia, decidiamo di giocarci il tutto per tutto. Bindelliamo la strada e ci nascondiamo. La jeep si ferma , noi sbuchiamo fuori dai quattro lati e intimiamo di scendere deponendo le armi. Sono 3 operatori più l’autista… Proviamo a frugare, troviamo solo una cartina con dei sentieri segnati, ma nulla di più. Finito il cinema i ragazzi ci fanno notare che abbiamo bloccato il mezzo sbagliato… merd!!!

 

Contattiamo HQ, scuse generali e si riparte.

Arriviamo finalmente sul punto, il piano è lo stesso di prima, bindellare la strada e ci nascondersi. Finalmente sentiamo arrivare un veicolo… questa volta è la nostra jeep… non possiamo sbagliare. Dal mezzo scendono alcune guardie e una persona con una tunica bianca… il nostro uomo. Subito neutralizziamo le guardie e circondiamo l’ostaggio. In mano ha un libro che custodisce gelosamente, glie lo sfiliamo e all’interno troviamo un documento, il pezzo di carta che stavamo cercando. Missione compiuta!!! Ci ricompattiamo e ci spostiamo subito dalla strada.

Una cosa che ho imparato in questo torneo è che non bisogna mai esultare se non hai la certezza che sia tutto finito…

Arriva una nuova chiamata sul telefono del TL..non capisco che ci sia dall’altra parte ma sembrerebbe che a 180mt nord dalla nostra posizione ci sia una persona interessata a questo documento. Vuole che un membro della nostra squadra, completamente disarmato, vada a consegnarlo. Matrix si offre volontario… posato fucile, prima linea e caricatori si mette in marcia… giusto il tempo di realizzare che mandarlo da solo è stata una caXXata, risquilla il cellulare. E’ la stessa persona di prima che ci avvisa di avere il nostro compagno in ostaggio. Se vogliamo rivederlo dobbiamo presentarci tutti disarmati… buoni sì ma fessi no!!! Dopo una breve telefonata con HQ decidiamo di andare a riprendere il nostro amico con la forza.

L’appuntamento è a 300mt in linea d’aria, abbiamo solo 10 minuti. In quella zona il campo non ci aiuta più di tanto, le attrezzature di Matrix che portiamo in spalla non son da meno… e in più, come se non bastasse, ci si mette anche il capo pattuglia nemico a metterci fretta via radio. Gli ultimi metri sono i più difficili, la vegetazione è troppo fitta e siamo obbligati a proseguire sul sentiero. Finalmente li vediamo, sono piazzati di fronte a noi. Agno si allarga sulla sinistra, nello sporco, mentre noi tentiamo un patteggiamento... sembra proprio che non ci sia nulla da fare e siamo costretti ad attaccare. Tutti premono il grilletto… una carneficina generale. Anche se abbiamo la meglio, il nostro caro Matrix non ce la fa.. viene eliminato subito all’inizio dell’ingaggio.

Ragazzi che sudata!!!! Dopo i saluti vari si riparte.

Prossima meta… SATCOM!!! il mio obj, 750mt in direzione sud-ovest.

Dopo un bel cammino nel bosco ma soprattutto dopo aver varcato l’ennesima rete, ci troviamo finalmente sotto una collina con una specie di cascina. Siamo arrivati.

Come al primo obj, ci fermiamo a 100mt per un breve briefing prima di chiedere luce verde.

Breve antefatto:

Il 15 Agosto 2001 dei satelliti spia americani avevano intercettato un messaggio cifrato inviato dall’europa centrale verso uno degli 11 satelliti in disuso del sistema di telecomunicazione Iridium. Purtroppo, i più recenti algoritmi di decriptazione dell’N.S.A., non sono stati in grado di decifrarlo. Nelle settimane seguenti lo stesso messaggio rimbalzò sui vari nodi APN fino a quando l’11 Settembre 2001 accadde quel che accadde.

Il 13 Aprile 2011 è stato intercettato dalla stessa rete Iridium un nuovo messaggio. Anche questa volta, l’N.S.A., non è stata in grado di decriptarlo ma, a differenza della prima, è riuscita ad individuare il luogo esatto da dove è partito. Non avendo più a disposizione le strutture per riprogrammare il satellite fuori controllo, ha mandato noi a fare il lavoro sporco…..

La nostra missione:

eliminare tutte le guardie in modalità stealth, decodificare il messaggio fornito a inizio game, riprogrammare il satellite dirottando i messaggi a Sugar Grove in Virginia e distruggere la stanza delle trasmissioni simulando un incidente.

Tempo stimato 25 minuti.

Chiediamo luce verde… purtroppo non siamo gli unici a farlo e veniamo messi in coda.. abbiamo abbastanza tempo per prendere waypoint2 situato a 500mt nord ovest.

Potrebbe sembrare una bella distanza, ma tra noi e il punto c’è solo un enorme campo di terra. Si parte!!! Visto la mancanza di alternative, ma soprattutto per evitare la carrabile, decidiamo di attraversare correndo il pezzo di terra. Mossa molto azzardata.. 100mt e notiamo una pattuglia che cammina su sentiero nella nostra direzione. Ci spalmiamo subito a terra… mi sentivo come un elefante nascosto dietro un albero che tenta di sfuggire al bracconiere… era impossibile non vederci… già sentivo il pallino sul culo… invece… fortuna vuole che i due erano presi dalla conversazione e non hanno sospettato minimamente la nostra presenza… aspettiamo ancora qualche minuto e si riparte, prendiamo wp2 e ripieghiamo verso Satcom. Non è detto che se ti va di culo la prima volta.. la seconda idem.. Veniamo avvistati in lontananza da una fir. Proviamo a sganciarci ma siamo troppo lenti e lo scontro diventa inevitabile… quanto meno abbiamo la meglio! Ripartiamo con l’avvicinamento. Sono quasi le 5.40pm, l’ora della luce verde.

Decidiamo di entrare nel sito entrando dal lato Nord Ovest del campo, così da sfruttare un grosso deposito per riparare il nostro avvicinamento.

Avendo studiato bene la procedura per la riprogrammazione del satellite, Agno decide di mettermi i coda al posto di Flawer affidando la mia vita nelle mani di Matix. Non mi sono mai sentito così al sicuro!!!

Perfetto, siamo sotto l’edificio dei terroristi, Agno e ilDani si allargano sulla destra mentre noi entriamo frontalmente. Ci vedono, sento partire delle raffiche ma non capisco molto perché mi viene obbligato di restare al riparo. Finalmente il campo è ripulito e posso entrare a fare il mio dovere.. Mi fiondo nella stanza trasmissioni. Sulla destra noto un tavolo con dei computer e un armadio lucchettato. Subito ricordo che un nostro infiltrato era riuscito a inviarci le foto di una guardia con al collo una chiave attaccata a un cartellino rosso. La troviamo e apriamo. Dentro c’è uno schedario che contiene tutte le chiavi di decriptazione.. lo affido a Jack per andare ad occuparmi del satellite. La riprogrammazione di suddivide in due parti. Una hardware e l’altra software. La prima cosa da fare è riprogrammare il trasponder situato nel centro del campo alla base di una grossa antenna con due parabole.

 

I passaggi sono semplici ma, a causa della paura di sbagliare, mi trovo costretto a prendere lo schema che avevo nascosto nell’admin dal tattico. Si accende la luce verde con successo confermando l’esito positivo dell’operazione, trascrivo il codice del dispositivo che servirà dopo e torno da Jack. In questi momenti la tensione è così alta che si perde completamente la cognizione dello spazio e del tempo... il gioco improvvisamente diventa realtà mentre il resto non esiste più… Compagno Jack è un po’ in difficoltà con la decodifica del messaggio, provo a dargli una mano ma mi rendo subito conto che non è per nulla facile. Ci sono delle istruzioni sul tavolo ma l’agitazione e il nervosismo prendono per un attimo il sopravvento impedendoci di capire la procedura da seguire. In sostanza bisognava individuare la chiave giusta dello schedario usando la data 13 Aprile 2011, data dell’invio del messaggio, inserire i valori in un programma (fatica TITANICAAA), scrivere il messaggio da decifrare, pregare padre Agno e premere invio sperando di non aver cappellato nulla… La procedura riesce con successo… non mi chiedete cosa c’era scritto, ero così angosciato che l’ho dimenticato (qualcosa come passwordbinladen… boooo). Il bello non è ancora finito, manca la fase due della riprogrammazione del satellite. Sul tavolo c’è un altro pc che richiede due dati di accesso, il codice del trasponder e una password. E ora???? Chi la conosce la password??? Jack mi indica di controllare il cartellino rosso, lo giro e trovo la parola magica scritta a caratteri cubitali. Accedo alla seconda schermata, mancano pochi minuti, inserisco le coordinate del nuovo sito 394526 4895631 imposto l’ora zulu di quel preciso istante e... sembra quasi fatta, devo solo premere invio… il cuore batte a mille… mi manca l’aria… premo il tasto..OPERAZIONE RIUSCITA!!! Nel frattempo il buon Flower ci fa notare delle bombole di gas posizionate nel centro della stanza, Jack prende una sigaretta dal un pacchetto di nazionali senza filtro abbandonato sul tavolo, la poggia sulla bombola e il gioco è fatto (colpo di culo… il suo intento era quella di fumarsela...). Anche l’incidente è riuscito. Missione finita, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo. Decriptando il messaggio abbiamo ottenuto una nuova missione. Il sistema di controllo globale delle telecomunicazioni ECHELON è riuscito a scoprire il percorso che compirà Osama Bin Laden per andare alla riunione dei vertici di Al Qaeda. Il nostro compito è quello di recarsi nel punto indicato sulla mappa nel retro del documento e contattare HQ. Visto la vicinanza con Shindad, decidiamo di farlo dopo.

Ci fermiamo qualche minuto a scambiare due parole con i ragazzi del campo, ci beviamo un caffè in loro compagnia e ripartiamo per YEMEN, uno di più grandi centri di produzione di cocaina a 840mt sud est dalla nostra posizione.

Il trasferimento dura poco, grazie alla leggera pendenza che c’è tra i due campi e alla luce del sole che pian pianino sta calando. Gli ultimi metri di avvicinamento sono i più difficili, è ormai buio e stiamo girovagando nello sporco senza riuscire a vedere l’obiettivo. Effettivamente ci renderemo conto poi che bastava entrare nel raggio dei 100mt per avere un’ottima visuale. Chiediamo luce verde mentre Matrix ci fa il riepilogo della situazione: << Eliminare le guardie, raggiungere Idan l’infiltrato e catturare il chimico Abdel Hakim Hussein inventore della droga Husam Ed Din per interrogarlo sugli effetti. Individuarla, recuperare documenti vari, soldi, il semtex e distruggere la raffineria. Portare via vivi Hussein e Idan>> Come documentazione aggiuntiva abbiamo una mappa fornita da Idan che rappresenta schematicamente il campo usando la simbologia nato. E’ facile capire come sono dislocati i locali con questa informazione.

Luce verde, l’avvicinamento è tragico… ci sono un casino di piante tagliate nel punto che abbiamo scelto per infiltrarci… come mi muovo pestiamo rami secchi… Facciamo troppo rumore e veniamo individuati. Soltanto Jack e Matrix riescono a sopravvivere all’incursione. Riconoscere Idan e Hussein è semplice, uno indossa una shemag rossa mentre l’altro nera. Matrix placca il chimico e lo sdraia su una branda...quest’ultimo non vuole collaborare lo costringe a fare sul serio. Il nostro compagno continua a tenerlo bloccato con una mano sul petto mentre con l’altra gli punta l’M4 sulla gamba. Potrà anche fingere di non capire la nostra lingua… ma Matrix conosce la scuola giusta per insegnargliela. Magicamente l’arabo incomincia a collaborare indicandoci il deposito munizioni e consegnandoci un biglietto con segnato il quantitativo di semtex necessario per distruggere il laboratorio. Seguendo le indicazioni troviamo tutto l’occorrente per far brillare quel posto. Il tempo scorre… Ora bisogna individuare la droga e la formula chimica. In fondo al campo c’è un edificio. Secondo la mappa di Idan corrisponde al laboratorio di Hussein. All’interno troviamo un tavolo con provette, boccettine piene di liquidi colorati e tre campioni di droga da verificare con un reagente posto sopra un agitatore magnetico.

 

Se il reagente diventa di colore blu vuol dire che la droga è quella giusta… ma abbiamo solo un tentativo... Jack prende il comando della situazione, fa un paio di valutazioni, versa una delle tre sostanze nel reagente… avvia la macchina… il colore diventa è blu!!! Grandi ragazzi!!!

 

 

Il tempo sta per scadere, non c’è modo di cercare altre informazioni, bisogna far saltare tutto. Matrix appende il semtex sopra la porta del laboratorio mentre Jack sbobina in cavo elettrico che servirà per innescarlo a distanza con l’ausilio di un detonatore. L’esplosivo è piazzato e i fili collegati. Tutti si spostano dietro Matrix che intanto aziona la leva di alimentazione del detonatore… 3..2..1..preme il pulsante.. BOOM..Che spettacolo!!! Il Semtex era un vero esplosivo!!!

E’ ormai scesa la notte ma fortunatamente nel cielo risplende una luna che illumina tutto il paesaggio.

Di nuovo in formazione e si riparte verso est. La meta è il rifugio di Saif, un agente infiltrato che ha dei documenti importanti da consegnarci.

Per andare più veloci decidiamo di sfruttare i sentieri. Dopo 900mt di cammino decidiamo di addentrarci nel bosco per fare una sosta di 30minuti.. ci serviva proprio!!! Visto che sta cominciando a fare freschetto ne approfitto per cambiare i vestiti sudati, mangiare un panino e riposarmi. Ho fatto un micro sonno da paura!! E a giudicare dal rumore anche Matrix… come chiude gli occhi parte il rumore di un mille bicilindrico da superbike… per farlo smettere bisogna continuare a dargli gomitate.

E’ ora di ripartire.

Come appena ci alziamo da terra sentiamo due voci provenire dal sentiero poco distante da noi… sicuramente si tratta di una pattuglia della contro. Ci blocchiamo sul posto e proviamo ad origliare il discorso.. sembra che abbiano visto qualcosa di sospetto.. all’improvviso si sentono delle raffiche, qualcuno è stato colpito!! Merda, sta diventando una zona calda. Decidiamo di restare nascosti aspettando che tutto finisca per poi svignarcela.

Non si sentono rumori da almeno cinque minuti, la pace è tornata a regnare in quell’angolo infernale. Ci rimettiamo in marcia… ma non mi sento tranquillo… tutto questo movimento mi ha messo addosso uno stato di paura ed eccitazione… ma bisogna mantenere la calma, questo obj non sarà per niente facile..

Ci sono giunte notizie dal campo base che i Talebani sono entrati in possesso di alcune batterie missilistiche terra-aria. Questo comporta una grossa minaccia per le pattuglie aeree delle forze alleate. Il nostro compito è quello di attaccare la postazione missilistica, annientare la difesa, mettere in sicurezza la zona e neutralizzare la batteria SAM. A questo punto entra in gioco Saif. Come anticipato prima è un agente infiltrato che è in possesso della sequenza di disinnesco dei missili e che per motivi di sicurezza non può inviare. L’operazione viene complicata dal fatto che non sarà solo e che farà di tutto per non perdere la copertura. Sarà compito di Flower e Matrix recarsi in incognito dal contatto e farsi riconoscere eseguendo un saluto un po’ originale... con la mano sinistra sul petto dovranno inchinarsi pronunciando la frase “sono pronto a morire per Halla”. Dovranno poi inventarsi una scusa valida per farsi consegnare le informazioni.

Operazione Mamba 5

Siamo a poco meno di 200mt dall’appuntamento e come da pianificazione ci nascondiamo nel bosco per far procedere i nostri compagni… Flower e Matrix si preparano, sganciano l’attrezzatura, indossano una shemag e ripartono sul sentiero.

Subito vengono intercettati da una pattuglia… sono a pochi metri dal nostro nascondiglio… la paura cresce… ma fortunatamente la copertura funziona e i nostri amici riescono a procedere verso la meta.

Restiamo fermi nel buio altri 15 minuti e vista la stanchezza ne approfitto per schiacciare un sonnellino. Avrei pagato oro per vedere la scena dal vivo… Secondo la pianificazione dovevano avvicinarsi spacciandosi per amiconi e recuperare i codici con la scusa che gli Americani avevano trovato il sito dei missili e che quindi dovevano essere spostati.

Finalmente i due missionari ci contattano via radio chiedendoci di uscire sul sentiero. Sono riusciti a incontrare Saif e a recuperare le informazioni. Velocemente ci ricomponiamo e ripartiamo verso WP9.

Purtroppo siamo obbligati a percorrere 500mt a ritroso su un maledetto sentiero pattugliatissimo… dobbiamo raggiungere il bivio che ci farà in imboccare il sentiero per il waypoint. Improvvisamente sentiamo delle voci… abbiamo in coda l’ennesima pattuglia… Allunghiamo il passo stile piccioni spaventati e finalmente arriviamo al benedetto bivio dove si incrociano sei strade. Purtroppo, nella fretta, sbagliamo e siamo costretti a ritornare sui nostri passi. Un errore fatale perché nel frangente la pattuglia era arrivata a pochi metri dal bivio. Veniamo inevitabilmente individuati… subito scattiamo alla ricerca di un nascondiglio… in questi casi la paura e la fretta complicano ogni cosa… fortuna vuole siamo in una zona molto coperta dove la luce della luna non penetra. Jack si nasconde all’inizio del bivio mentre noi troviamo riparo in mezzo all’erba alta nella parte opposta… oramai è fatta… la pattuglia sta setacciando la zona e come se non bastasse hanno anche il supporto di una FIR di passaggio. Sono vicinissimi… rallento il respiro cercando di fare meno rumore possibile e… raffica. In quel momento un altro gruppo d’interdizione ha la sfortuna di passare di lì. Lo scontro finisce e la FIR se ne va. Decidiamo di restar fermi ancora 10 minuti, giusto il tempo di aver la certezza che la zona sia pulita per andarsene. Non si sente più un rumore, siamo rimasti solo noi. Ci rialziamo per ripartire, facciamo due passi per tornare sul sentiero e… FLASH… veniamo accecati dalle torce dei fucili della pattuglia di prima che ci ingaggia. Anche se questo scontro lo vinciamo non sono molto contento. La contro di notte si muove a luci spente rendono gli spostamenti molto difficili. Si riparte. Ho una paura fottuta di incrociarne altre… in pochi metri sentiamo un’altra pattuglia e incrociamo un’altra squadra ferma ad aspettare l’ambulanza. Quanto movimento!!! Arrivati a 80mt da WP9 vediamo alcune luci e, per nascondermi frettolosamente, mi butto su un ammasso di rami secchi facendo un casino disumano… che pirla… potevo sdraiarmi 2 centimetri più a destra dove era tutto pulito… fortuna che erano interditori. Dopo un meritato cazziatone dal TL riprendiamo il nostro giro. Trascriviamo il messaggio e ripartiamo verso waypoint stealth3 situato lungo la strada per la base missilistica. Fatto anche questo decidiamo di fare una breve sosta per aprire la busta di Saif. All’interno ci sono due documenti. In uno viene riportata la nuova coordinata del campo, (è stato spostato di 300mt vero est, fortunatamente lungo la nostra direzione di marcia) mentre nell’altro troviamo il codice di disattivazione sotto forma di domande. Ogni risposta equivale a un numero. Con l’aiuto di San Wikipedia riusciamo nel giro di qualche minuto ad avere la password dei missili. Ci beviamo un caffè, spariamo quattro minchiate e si riparte.

Giunti in prossimità chiediamo luce verde. La base si trova in un punto apertissimo visibile da più di 100mt e il fattore buio ci permette un avvicinamento veloce e silenzioso.

In pochi minuti siamo sotto al campo, io e Jack ci sganciamo dal per aggirarlo da sinistra mentre gli altri entrano frontalmente. Lo scontro dura veramente poco. Visto l’orario sorprendiamo due guardie in dormiveglia che eliminiamo con una pacca sulla spalla. Ripulita l’area ci ricompattiamo vicino la batteria missilistica. Alla base troviamo una scatola con all’interno un tastierino numerico per la disattivazione. Flower inserisce il codice, l’esito è positivo e possiamo finalmente recarci su WP4 a pochi metri dal campo per poi spostarci verso Shindad, l’obj di Agno.

L’avvicinamento dovrebbe essere una passeggiata, questo posto si trova il linea d’aria a 500mt Est dalla nostra posizione e sulla mappa c’è disegnato un bel sentiero secondario che ci permetterebbe arrivargli alle spalle… Sembra tutto facile e perfetto fino a quando ci rendiamo conto che non esiste... Disastro!!! Setacciamo e risetacciamo la zona ma l’unica cosa che assomiglia a un sentiero va a morire nella fittissima vegetazione. Proseguire è impossibile e il Dani è costretto a rivedere la pianificazione. Ritorniamo indietro e tentiamo un’altra strada. Cambiando giro notiamo un sentiero non mappato che va in direzione del nostro obj… <<E se poi finisce anche questo nello sporco? Se non ci porta dove ci serve?>> Dani è indeciso, non vuole rischiare di perdere altro tempo ma la tentazione è grande. Decidiamo quindi di tentare la fortuna. Scelta giusta!!! A debita distanza ci fermiamo come sempre a fare il solito ripasso.

Qualche giorno prima il drone Strix ha individuato nella zona un’intensa attività, camion militari che scaricavano casse e truppe. E’ stata individuata una base di lancio e si sospetta un attentato con missile nucleare. In più, da una ricognizione a bassa quota sembrerebbe che ci siano dei dispositivi d’allarme e campi minati. Il nostro compito è quello di neutralizzare le forze ostili e la base di lancio. Avremo a disposizione sul posto l’attrezzatura lasciata dalla Compagnia Bravo che ci permetterà di avvicinarci alla testata nucleare per disattivarla.

Luce verde, parte l’avvicinamento. Giunti in prossimità ci troviamo di fronte all’ennesima rete con filo spinato… che palle!!! Dietro di questa si scorge una costruzione che prima non vedevamo per via della vegetazione. Sembra un castello!!! E’ proprio un castello!!! Effettivamente c’era un castello sulla mappa. Forse per la stanchezza… forse per le allucinazioni a sfondo mistico… incomincio a sostenere che l’obj non possa trovarsi in quella posizione… ci pensa il Dani a farmi cambiare subito idea con un cazziatore… NON ME NE FOTTE UN CAZZO DEL TUO CASTELLO!!! ORA TI FACCIO SCAVALCARE LA RETE A CALCI NEL CULO!!!... piuttosto convincente. Se prima sembrava impossibile, in men che non si dica ci ritroviamo dentro al recinto. Parte l’ingaggio. A differenza di Mamba5, le guardie sono belle sveglie e pronte all’azione. Grazie al punto di infiltrazione scelto riusciamo a prenderle di sorpresa e ad avere la meglio anche questa volta. In un angolo dell’edificio troviamo dei monitor e un RC telecomandato. Basta poco per capire che dobbiamo usarlo per distruggere il cuore della base di lancio satellitare. Guardando nel monitor, Agno riesce a portarla vicino le antenne. Bisogna urtare la macchina esplosiva contro un pulsante posto su un palettino. Prima di farlo, fortunatamente, notiamo dallo schermo un biglietto con scritto un codice. Jack e Matrix lo memorizzano e il TL può finalmente procedere con l’operazione. Il pulsante viene premuto e una sirena che ci conferma l’esplosione. A questo punto si reca dalla parte opposta dell’edificio, indossa una tuta anti radiazioni e, passando dal campo minato, si reca all’interno di un bunker sotterraneo posto nel centro. All’interno si trova una porta blindata, per aprirla serve il codice trovato qualche minuto prima… Matrix e Jack ricordano bene solo le prime cifre che ovviamente non bastano. Dopo un paio di tentativi e di incazzature generali, Matrix detta un codice pensandone un altro… Culo vuole che sbagliando gli detta la sequenza corretta. Il tempo è quasi scaduto, mancano pochi secondi, abbastanza per entrare e disattivare la testata. GRANDE TL!!!

Ormai non manca molto alla fine dell’evento, sono le 4.30am e ci mancano ancora due obbiettivi.

È arrivata finalmente l’ora di Osama Bin Laden. Stando alle istruzioni del documento trovato il giorno prima dobbiamo recarci in un sentiero a circa 200mt NordEst per poi ricontattare HQ. Giunti sul posto ci comunicano che tra dieci minuti passerà una Jeep con a bordo la nostra persona. Dovremo fare in modo di bloccarla ed eliminare tutti i passeggeri una volta scesi dal veicolo. Posizioniamo trasversalmente un grosso ramo sul sentiero e ci imboschiamo nella vegetazione intorno al punto di arresto. Io mi nascondo tra due grossi cespugli a ridosso della strada. Di giorno sarebbe una scelta un po’ avventata ma con il buio sembra essere la posizione perfetta per passare inosservati e ingaggiare i bersagli. Per la stanchezza socchiudo gli occhi e ne approfitto per riposarmi, restando sempre vigile con l’orecchio ad ascoltare ogni singolo rumore. Trascorriamo 40 minuti fermi... mi passan d’avanti, a meno di due metri, una squadra di interditori e una pattuglia della contro composta da due guardie e un tipo con un turbante bianco. <<Bin Laden? Noo, c’ha la jeep!>> e riprendo il dormiveglia. È ormai giorno, questa posizione inizia ad esser troppo in vista e il freddo incomincia a farsi sentire… Agno richiama HQ per chiedere istruzioni, sembra che ci sia stato un contrattempo ma sta per arrivare. Ne approfittiamo per riposizionarci e, trascorsi 10 minuti, sentiamo il rumore del motore. Con gli occhi chiusi e con l’orecchio teso immagino il percorso del mezzo… subito ci rendiamo conto che si trova sul sentiero poco sopra di noi. Passando dalla vegetazione ci spostiamo e gli andiamo incontro. All’interno del Range Rover riconosciamo una persona con il turbante. <<Bin Laden!!!>>

Dal momento che l’altro sentiero non è bindellato tentiamo il tutto per tutto. Ci facciamo vedere e fermiamo la Jeep ostacolando la strada. La pattuglia scende, incomincia lo scontro che portiamo a termine eliminando tutti come da istruzioni. Sono quasi felice! Finalmente non devo più stare in quella posizione di merda e posso riprendere la marcia per scaldarmi.

Sono le 6 passate e ci aspettano 1500mt per raggiungere l’ultimo OBJ del mio buon caro coppio Jack. Il terreno è molto pianeggiante e grazie all’assenza della vegetazione ma soprattutto dei sentieri e quindi di potenziali pattuglie, riusciamo a tenere un buon passo. Ragazzi, 10 e lode per il paesaggio!!! I prati e le colline risplendono al sole primaverile!!! Passiamo anche vicino ad un allevamento di chianine che mi fanno ricordare quella fetta da 1 chilo e 6 divorata con gusto due sere prima… AH CHIANINAAA… sbavo…

In meno tempo del previsto arriviamo a destinazione.

Qui noi dobbiamo penetrare nel campo eliminando le guardie, catturare Alì il chimico braccio destro non ché cugino di Saddam Hussein e, con la scusa di garantirgli l’immunità, recuperare le formule del Gas VX con il codice per disattivare il missile Al Samoud.

Nome in codice, Obj Afghanistan.

Essendo Jack elemento di vitale importanza per il compimento della missione, viene spostato in coda con Matrix e il mio coppio diventa Flower.

Nonostante la stanchezza, nonostante fosse l’ultima missione, nonostante le solite fascine che puntualmente si trovano dove tentiamo l’infiltrazione, l’avvicinamento su questo obbiettivo non me lo scorderò mai..

Molto lentamente e silenziosamente sbuchiamo dal boschetto situato nel lato opposto all’ingresso del campo e attraversiamo le fascine senza rompere un ramo. Avanti a noi abbiamo una vecchia costruzione, poi c’è un piccolo piazzale e per finire le tende dei nemici. Dalla nostra posizione riusciamo tranquillamente ad ascoltare i discorsi delle guardie. Non sospettano minimamente la nostra presenza. Entriamo nel campo riparandoci dietro la costruzione… ci sono delle gabbie, quasi sicuramente si tratta di un vecchio allevamento. Flower mi fa notare attraverso una fessura come sono disposte le guardie, non ci resta che entrare e ripulire. Penetriamo aggirando l’ostacolo da destra mentre il resto della squadra tenta l’effetto sorpresa da sinistra. Subito eliminiamo due sentinelle mentre la terza, per venirci a prendere, viene eliminata dal Dani.

Siamo dentro. Bisogna setacciare ogni centimetro alla ricerca di informazioni. Matrix trova un biglietto che letto in controluce rivela il codice per disattivare il missile mentre Jack blocca Alì vicino le tende e gli chiede subito le formule. Ovviamente non collabora e giochiamo la carta dell’immunità. Ma il terrorista vuole di più, vuole delle prove concrete che non abbiamo. Siamo quindi costretti a passare alla fase successiva del piano. Eliminiamo il chimico e ce ne andiamo.

Prossima meta Agriturismo, non ché punto di esfiltrazione, passando prima dal waypoint stealth 2.

Ragazzi che sfacchinata, ma ne è valsa veramente la pena!!! Congratulazioni a tutti gli organizzatori dell’evento e a tutti i ragazzi della contro!!! OBJ fantastici corredati da scenografie mozzafiato. A questo punto concludo rubando una frase del Dani che mi ha scritto subito dopo l’evento: << Grandi tutti, tutto bellissimo , ripartirei anche adesso(non è vero ho le gambe che sono una merda e quando mi siedo sembro un vecchio che cerca di scopare)! >>

Edited by Robe

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Azzo mi sa che oltre alla "chianazza" mi sono perso anche un evento notevole!! :frusty:

grandi ragazzi!!!..

e bravo Robe!!...dal basso della mia esperienza...ottimo Deb!!(c'è qualche piccolo err di ortografia :chair: )..è bello avere una persona in più con cui smazzarsi la ticinella!

 

P.S.

 

S...PARE mai!!!!!

Edited by Poncio

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Può essere... ho scritto tutto sotto le coperte prima di addormentarmi..

Se mi dici dove correggo subito :fruits_orange:

Edited by Robe

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