Jump to content
R-One

[31 Marzo - 1 Aprile 2012] Raid & Recon Masters - 24H - Sardegna

Recommended Posts

l_R&R_2012%20(86).jpg

 

Ragazzi apro il post per dare voce a questo evento, un evento assolutamente da provare!

 

 

Spero per le prossime edizioni di vedere ancora Zarruele partecipe!

 

Un grazie di Cuore ai miei due fratelli con i quali ho condiviso quest esperienza, grazie Agno e grazie Robe!

 

Un caloroso saluto a Gioma e alla sua ospitalità!

 

Un bacio alla terra sarda e ai suoi meravigliosi tesori!

 

Presto arriverà il deb.

 

e ancora prima un bel pò di foto di questa nostra nuova avventura assieme!

 

...vi lascio all'immagine più fulminata di questo weekend! Zarruele Rulez!!!

 

jxkS1nrg7roRa.jpg

Share this post


Link to post
Share on other sites

TEAM SPARVIERE – ZARRUELE SOFT-AIR TEAM -

rr201285.jpg

Team composto da: Scout Gilez, TL Agno e Robe Cartografo.

Ore 11.00 infiltrazione in area nord est dell’AO alle coordinare 32T 459130 445739

Questa scelta presa in fase di pianificazione è stata determinata in funzione del primo obj “prioritario” riportato nel book e dalle condizioni geografiche del territorio. Non a caso è stato deciso in funzione dell’altitudine, uno dei punti più alti del campo, e della vegetazione, i giusti ingredienti per procedere coperti e inosservati senza rinunciare alla posizione di favore per studiare il campo.

Appena infiltrati, dopo circa 30 minuti di cammino, vediamo esattamente a 90° dalla nostra direzione di marcia degli edifici e un gazebo rosso.

Ci fermiamo a fare un punto e a scattare un paio di foto. Si tratta del centro trasmissioni e logistica situato a circa 800mt ovest dalla nostra posizione. Un po’ più a sud scorgiamo una tenda verde senza identificare bene cosa sia.

 

rr201297.jpg

 

rr201288.jpg

 

rr201291.jpg

 

rr201294.jpg

Raccolte le immagini riprendiamo la marcia verso sud in direzione dell’eliporto.

Durante la pianificazione avevamo stimato le posizioni dei vari obj in base alle informazioni riportate nel book e alle ortofoto reperite dal web. Stando a quanto avevamo valutato ci trovavamo a circa 400mt dal punto ipotizzato.

Nonostante la nostra posizione rialzata, ogni tanto sentiamo un vociare ma senza individuare nulla tra la vegetazione che possa farci pensare ad un eliporto.

Decidiamo quindi di rischiare un po’ di più avvicinandoci in direzione delle voci provenienti da una zona dove la vegetazione è più rada e composta da piccoli cespugli sparpagliati e intervallati da altri un po’ più grandi.

In fase d’avvicinamento, con la coda dell’occhio, scorgo una bandiera rossa. Subito fermo i compagni e li metto al corrente. Si tratta di una manica a vento! Abbiamo trovato l’eliporto!

Stando alle informazioni ricevute da opcom sospettiamo che questo luogo venga utilizzato per il traffico di materie a noi sconosciute. Come compito dobbiamo documentare questi traffici e capirne la natura.

Purtroppo la nostra visuale non ci permette di vedere gran che quindi decidiamo di proseguire con l’avvicinamento.. tanto lungo quanto faticoso, ci siamo praticamente mossi a gattoni cercando di mimetizzarci tra i bassi cespugli fino ad arrivare sotto ad un muretto che delimita l’area da ricognire.

Convinti di essere ben riparati e sufficientemente distanti dalla zona calda, decidiamo di sollevare le teste per fare il punto della situazione.

Grandissimo errore.

Per prima cosa ci rendiamo conto di essere a qualche metro dall’obj e in più ci rendiamo conto di essere circondati dalle guardie.

Il movimento anomalo di qualche cespuglio le mette subito in allerta e nel giro di pochi minuti veniamo stanati.

Lo scontro dura pochissimo, non abbiamo speranze. In men che non si dica veniamo fatti prigionieri. Ci fanno spegnere radio, Gps e dopo una perquisizione ci requisiscono 5 panetti di esplosivo.

Che delusione, tanta sfortuna “mista” all’essere traditi dalla foga di arrivare subito sull’obbiettivo.

Passato qualche minuto due guardie ci scortano a 350mt in direzione sud est del campo e veniamo rilasciati.

Purtroppo il morale è basso e decidiamo di cambiare strategia rivedendo la pianificazione.

In base alla lettera d’intento il secondo obbiettivo sarebbe dovuto essere ObjF, una installazione di natura sconosciuta situata a sud dell’area operativa. Decidiamo di saltare questo obj in modo da sfruttare il calare della notte onde evitare un altro fallimento ma soprattutto per avere l’occasione di ripassare a scattare qualche foto all’eliporto. Stabiliamo quindi di passare direttamente alla base missilistica sud. Questa decisione stravolge completamente la pianificazione ma siamo ugualmente fiduciosi di poter raggiungere tutti gli obbiettivi prefissati anche raddoppiando i km.

Nel pieno delle nostre considerazioni, una comunicazione da opcom ci informa della presenza di esplosivo da usare per la nostra missione posizionato vicino una fattoria nell’estremo sud del campo. Recuperiamo il materiale e ci dirigiamo verso la prima base missilistica.

Arrivati nell’area verso le 15 cerchiamo di captare rumori di eventuali pattuglie nascoste nella zona. Davanti a noi c’è una piccola altura, decidiamo quindi di sfruttarla per individuare l’ubicazione della base missilistica.

Giusto il tempo di buttare uno sguardo e Agno scorge una pattuglia in movimento a pochi metri da noi. Subito ci spalmiamo sul terreno… passano alle nostre spalle ma fortunatamente nessuno si accorge della nostra presenza. Gilez individua la posizione della stazione missilistica praticamente ad un palmo dal nostro naso subito sotto l’altura. Scampato il pericolo decidiamo di minare la zona. Agno copre la coda mentre io e Gilez, approfittando dell’assenza delle guardie, abbiamo il tempo di piazzare un panetto e scattare una foto.

rr2012104.jpg

Il TL ci ordina di muoverci, la pattuglia sta rientrando! Visto il pericolo decidiamo di sganciarci a gambe levate. Fortunatamente siamo sufficientemente veloci e riusciamo a far sparire le nostre tracce in mezzo alla vegetazione.

Ci congeliamo dieci minuti restando in ascolto di eventuali movimenti della contro-interdizione.

Strisciamo per una ventina di metri e ripartiamo verso l’obj E, deposito materiali, posizionato nella parte ovest di Badde Lattosa.

Non so se abbiamo interpretato male il book o meno, sta di fatto che questo obj l’abbiamo cercato in tutta la parte ovest senza successo perdendo almeno un paio d’ore. Abbiamo deciso quindi di “abortirlo” e di proseguire verso la seconda base missilistica, quella posta nell’area centro occidentale.

Il punto dove sono collocati corrisponde esattamente a quello che avevamo ipotizzato in fase di pianificazione.

Con un po’ di fortuna riusciamo a trovare un buon punto per creare un POA, esattamente a 32mt dalla batteria. Sono le 19.45 e siamo ancora in tempo per richiedere uno strike aereo. Contattiamo NIDO e forniamo tutti i dati necessari terminando con successo l’obj.

Ripartiamo quindi verso l’ultima base missilistica. L’avvicinamento lo facciamo con il tramonto, fortunatamente il cielo è sereno e la luna è sufficientemente luminosa.

In poco tempo siamo nei pressi dell’ultima installazione missilistica. Individuarla è stato semplice, grazie al rumore di qualche raffica e alla luce di un bel fuoco.

Lentamente ci avviciniamo. Sul posto c’è un gran movimento, probabilmente per via del cambio guardia.

L’avvicinamento dura un’eternità, tanto che abbiamo il tempo di assistere a due cambi turno. Purtroppo nel buio non riusciamo ad individuare la posizione esatta dei missili quindi siamo costretti a procedere gattonando.

Il cambio guardia è finito e le altre pattuglie sono sufficientemente lontane.

Ci mettiamo in posizione circondando l’obbiettivo posto a 15mt di distanza circa.

Aspettiamo ancora 5 minuti per aver la certezza che non ci siano altre sorprese nei paraggi e partiamo con l’attacco.

Con due colpi precisi Agno abbatte le guardie ignare della nostra presenza mentre Gilez posiziona il panetto. Così come siamo arrivati ce ne andiamo svanendo nel nulla.

Scegliamo una posizione sufficientemente distante e sostiamo per un po’.

Siamo finalmente asciutti, ci siamo cambiati e rifocillati, pronti a procedere verso il centro trasmissioni e logistica.

In un qualsiasi torneo mi sarei sentito “a cavallo” dato che normalmente durante la notte le guardie sono meno vigili e tutto diventa più “semplice”…ma non alla R&R!

Arrivati sotto l’obj dal lato ovest notiamo un gran movimento di pattuglie, tutte “iperattive”.

Sono troppe!!!

Il rischio di venire “pizzicati” è alto, decidiamo quindi di girare intorno e tentare dal lato est dato che la mattina avevamo notato che quel fianco era particolarmente coperto dalla vegetazione.

Ad ostacolarci subito ci pensa una bella “murella” con tanto di rete. Decidiamo di costeggiarla e fortunatamente troviamo un passaggio.

Proprio mentre decidiamo di attraversarlo una pattuglia viene nella nostra direzione. Probabilmente sono stati allarmati da qualche rumore e, costeggiando il lato opposto della cinta, illuminano il nostro lato per controllare.

In quei momenti bisogna ragionare alla velocità della luce. Decidiamo di sfruttare il buio e la vegetazione per nasconderci. Solo che non abbiamo molto tempo e non possiamo fare rumore. Agno e Gilez si appiattiscono contro il muretto mentre io cerco di “fondermi” tra un alberello e un cespuglio.

Uno dei momenti più adrenalinici della mia vita.. Le guardie sono ad un paio di metri da noi.

Agno ha il fucile puntato contro di loro pronto far fuoco mentre io resto in “apnea” per evitare di farci stanare.

Dalla ghillie vedo filtrare la luce delle torce, me la sento puntare contro, riesco a sentire il calore del loro fascio.. il tempo si ferma e ho una bruttissima sensazione.

Ad un certo punto qualcuno dei difensori dice qualcosa rientrando così verso il campo!

Tiro subito un grosso respiro di sollievo ma in men che non si dica ci spostiamo da quel “punto maledetto”.

Il lato est sembra più tranquillo, meno pattugliato.

Dalla nostra posizione vediamo le parabole posizionate alla nostra destra mentre sulla sinistra sembra non ci sia nulla, tutto risulta buio e tranquillo. Decidiamo quindi di scattare delle foto e di provare ad infiltrarci nel campo passando dal lato alla ricerca di informazioni più “sensibili”.

rr2012110.jpg

 

rr2012113.jpg

Passiamo quindi da sud e cerchiamo di raggiungere due grossi edifici, probabilmente delle stalle, per usarli come ripari.

Sembra tutto sotto controllo, siamo convinti di essere soli visto che non percepiamo alcun rumore.

Siamo praticamente fuori dal campo quando improvvisamente si accendono un sacco di torce! L’ingaggio è inevitabile.

Anche qui veniamo fatti prigionieri e con un fuoristrada ci rilasciano su una carrabile a nord ovest della mappa, poco distante dalla seconda batteria missilistica. Proprio non ci voleva.. facciamo un breve punto della situazione e ripartiamo alla ricerca del comando operativo delle truppe posto al centro dell’area operativa.

E’ quasi l’una, la luna ci ha definitivamente abbandonati lasciando posto al buio totale.

Ci troviamo nel centro della mappa a circa 250mt sud rispetto il centro trasmissioni radio, in prossimità della carrabile che dovrebbe condurci verso l’area operativa. Ad un certo punto sentiamo il rumore di un fuoristrada che si ferma: siamo sicuramente vicini a qualche obj. Nel buio spiccano tre lucettine verdi. Sono chiaramente dei cyalume che segnalano la presenza di un obbiettivo.

Ci avviciniamo molto cautamente perché abbiamo paura che nei paraggi ci siano delle pattuglie di contro. Siamo a pochissimi metri ma non abbastanza per capire di cosa si tratti.

Agno decide di farsi avanti ma non appena passa vicino alle cyalume una raffica dal buio lo elimina..

Mi allontano da Gilez e mi spalmo al suolo in mezzo alla vegetazione. Improvvisamente si accendono due torce. Senza nemmeno pensarci apriamo il fuoco nella loro direzione eliminando i soggetti ostili.

Proprio in quel momento arriva una fir. Abbiamo giusto il tempo di scattare una foto, piazzare l’esplosivo e sparire nella vegetazione.

rr2012116.jpg

In sostanza, senza nemmeno volerlo, c’eravamo imbattuti in un deposito di materiale altamente tossico… probabilmente quello stesso deposito che avevamo cercato senza risultati durante il pomeriggio.

Faccio rapidamente un punto sulla mappa e ripartiamo subito alla ricerca del centro di comando.

Siamo sicuri di trovarci nei paraggi e a rafforzare la nostra tesi ci pensa il rumore di un fuoristrada che ci aiuta a capire la direzione. Ad un certo punto scorgiamo delle luci di una pattuglia che sta facendo la ronda.

Cerchiamo di avvicinarci silenziosamente sfruttando il bordo di una carrabile. Le luci sono ancora distanti e nulla mi fa pensare ad una situazione di pericolo quando improvvisamente, sul fianco destro, si accende una torcia. Qualcuno grida al contatto e parte una raffica. “Maledizione!!!” siamo stati individuati.

Subito mi tuffo nella vegetazione alla mia sinistra e striscio alla ricerca di un riparo sicuro.

Purtroppo non abbiamo vie di fuga e nel giro di pochi minuti ci ritroviamo circondati dalle guardie. Alle nostre spalle abbiamo un simpatico muretto che, nonostante ci garantisca copertura, ci impedisce la ritirata.

Non possiamo far altro che tentare la resistenza.

Agno, che era il più esposto, viene subito neutralizzato mentre io e Gilez ci allarghiamo strisciando nella vegetazione riuscendo ad eliminare una decina di guardie usando la tecnica del tiro alla torcia.

Inutile dire che nonostante i nostri sforzi abbiamo la peggio.

Sono oramai le 2 di notte, siamo sempre meno lucidi e sembra impossibile procedere senza perdere l’equilibrio. Decidiamo quindi di cercare un punto riparato per riposarci e recuperare le forze. E’ in queste circostanze che il duro terreno diventa invitante come un morbido letto e la ghillie si trasforma in un morbido cuscino..

Terminata la sosta riprendiamo la marcia verso sud alla ricerca di una installazione di natura sconosciuta. L’unica informazione nota è un’area da 150000m^2 da setacciare.

Navighiamo per un po’ lontani dai sentieri pattugliati e, con l’ausilio di un cyalume, ci facciamo strada tra la vegetazione.

Ad un certo punto scorgiamo una luce. Ci siamo!!! Ci avviciniamo con molta cautela cercando di trovare una posizione per osservare meglio i movimenti sull’obj. Due sentinelle siedono vicino a un fuoco facendo la guardia ad un deposito.

Decidiamo di eseguire un attacco a sorpresa (Dato che avremmo fatto troppo rumore avvicinandoci silenziosamente) allargandoci su due lati. Io e Agno ci spostiamo verso destra mentre Gilez sulla sinistra. Purtroppo la zona è molto sporca e un ramo spezzato svela la nostra presenza.

Lo scontro dura poco, riusciamo a conquistare l’obj nonostante l’eliminazione mia e di Gilez.

rr2012119.jpg

Scattiamo un paio di foto al deposito di droga, piazziamo una carica e, dopo aver scambiato 4 chiacchiere con i ragazzi della contro che ci ringraziano e abbracciano per la nostra onestà nel dichiararci durante la fase notturna, riprendiamo la marcia verso l’eliporto.

Sono le 5 del mattino e al posto di un bella alba, ad accoglierci e darci il buon giorno ci pensa una densa foschia. Come ho detto all’inizio, dobbiamo ripassare dall’eliporto per completare il lavoro che abbiamo iniziato la mattina.

Questa volta l’avvicinamento lo facciamo da sud verso nord.

rr2012120.jpg

Ci avviciniamo nuovamente a quella maledetta cinta dove eravamo stati incastrati il giorno prima, anche se questa volta da un punto completamente diverso e relativamente distante, la scavalchiamo e ci facciamo strada tra le mucche e la vegetazione. Purtroppo la foschia non ci aiuta e siamo costretti ad avvicinarci parecchio.

Finalmente individuiamo la bandiera, ma ancora una volta siamo in una brutta posizione, non ci permette di vedere altro.

Siamo costretti a rischiare.

Purtroppo in tutto questo le mucche non ci aiutano; spaventate incominciano a muoversi per il campo e a fare rumore.

Ad un certo punto, dalla mia posizione, scorgo un deposito. Approfitto del riparo di un albero per scattare qualche foto.

rr2012121.jpg

Improvvisamente Gilez viene scoperto e parte l’ingaggio. Siamo troppo distanti per riuscire a neutralizzare le guardie che nel frattempo hanno già chiamato i rinforzi. Che delusione!!! Anche questa volta è finita male. Ci consoliamo mangiando un po’ di pane carasau, formaggio e salsiccia fatta in casa da uno dei ragazzi della contro. Direi che solo per quello ne è valsa la pena!!!

Dopo qualche foto di gruppo salutiamo i ragazzi e facciamo sparire le nostre tracce nella vegetazione per fare un punto della situazione.

Sono le 8.30 e ci manca ancora un OBJ, la cisterna mobile, che in fase di pianificazione abbiamo definito come opzionale. Visto il poco tempo decidiamo di rinunciare, è più importante non perdere l’appuntamento per l‘esfiltrazione dal campo.

Ci spostiamo in prossimità del punto prestabilito nella lettera d’intento e, una volta scattate le 11, contattiamo Opcom per informarli che siamo pronti all’esfiltrazione.

fotofinale.png

L’avventura si conclude così, l’esperienza è stata davvero molto, molto bella!!!

Un evento diverso da quello che siamo abituati ad affrontare ma che ci ha dato modo di conoscere e vivere il Soft-Air da un’altra “angolazione”!

E’ stato davvero divertente e, cosa più importante, ci ha fatto crescere arricchendo il nostro bagaglio d’esperienza.

Per questo il ringraziamento più grande va a Gioma e ai suoi ragazzi che ci hanno dato fiducia invitandoci nella loro meravigliosa terra!

Un complimento particolare a tutta la contro che non ha mai mollato, nemmeno per un secondo, fino alla fine.

Complimenti anche per l’onestà che avete dimostrato sugli obj, è davvero cosa rara oggi giorno.

Per concludere in bellezza un pranzo che ci ha realmente sfamati!!! Non capita spesso di mangiare così bene!

Grazie di cuore da tutto il gruppo Zarruele, siamo già in modalità “combat ready” per la prossima avventura!

rr2012135.jpg

Share this post


Link to post
Share on other sites

Beh, esser così braccati rende tutto più difficile!

Ma dev'esser stato molto emozionante!

Da questo deb si evincono due cose:

1 - tirar fuori la testa da un muro, dall'orizzonte, da un sasso, è un operazione molto pericolosa che non andrebbe fatta

2 - Ci serve un visore!!! :D

 

bel deb, bravi raga!!

Share this post


Link to post
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...

×
×
  • Create New...