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ACE

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  1. ecco il nostro deb è stato scritto a 4 mani da me e da nox (che ringrazio per l'aiuto!) OPERAZIONE FREE SKY 18 – 19 giugno 2016 Aviatore lo scout, Nox il cartografo, Ace il team leader e Rullo la coda sono i componenti del gruppo ZARRUELE che partecipa all’evento della durata di 24 ore organizzato dal TNT di Torino ad Artesina. In questa missione essi sono gli operatori del team Sierra 11e hanno numerosi obiettivi da conseguire: ricerca e distruzione di apparecchiature di alta valenza tecnologica; estorsione di informazioni strategiche ad un Capitano nemico; identificazione del luogo in cui è caduto il seggiolino di un aereo da ricognizione; recupero del pilota e dei dati sensibili. Nel tardo pomeriggio di venerdì, i quattro uomini raggiungono Prato Nevoso dove passano la notte. Subito si rendono conto che l’ambiente (alture con pendii scoscesi) e le condizioni meteorologiche (acquazzoni di forte intensità e temperature in caduta) non li agevoleranno, anzi… Comunque, il sabato mattina Sierra 11 inizia la missione infiltrandosi presso Artesina. Seguendo il piano predisposto, con molta attenzione la squadra perlustra visivamente la vallata. Niente desta sospetti e quindi gli operatori imboccano un sentiero verso Sud che li avrebbe portati a una quota più elevata. Dopo circa 600 metri, avvistano, sul tornante disegnato dal sentiero, una pattuglia di controinterditori. Decidono di aggirarla ripiegando verso Est, con il primo dei mille “fuorisentiero” del torneo. L’azione si rivela molto impegnativa perché il team deve superare due impluvi e risalire un promontorio per poter avere di nuovo una visione panoramica del territorio. Nella raggiunta e sudata postazione, Sierra11 scorge il Campo Base della PMC situato poco più in basso. Dopo aver registrato la sua posizione e aver scattato le fotografie, il gruppo riparte per il successivo obiettivo: Missili 2. Con notevoli difficoltà per l’impervio territorio, Sierra 11 supera HQ ,in copertura, e raggiunge la tanto agognata pista da sci che taglia il versante da Ovest a Est e che porterà in quota la pattuglia. Durante la salita, il team scopre un sentiero che, dalle impronte rinvenute nel fango, è battuto da animali, forse cinghiali. Lo imbocca e, senza particolari sforzi, sbuca a metà circa della pista. Fortunatamente una avvolge i quattro uomini che, altrimenti, avrebbero camminato allo scoperto rendendoli facili bersagli per gli osservatori nemici. Verso le 13.00 la cima è raggiunta e una casetta ( usata per le gare di sci) offre un riparo per una sosta meritata. Sierra 11,però, non si distrae e nota movimenti di uomini e di mezzi oltre la cresta: ecco trovata l’area di Missili 1. Si mette in atto un piano. Rullo e Aviatore salgono più in alto per controllare il movimento della pattuglia di sorveglianza, Ace e Nox scendono e, evitando le sentinelle, minano e distruggono le apparecchiature dopo aver recuperato componenti utili all’Intelligence. Iniziano la risalita per ricongiungersi ai compagni, ma vengono intercettati da un pick-up con tre avversari a bordo. Veloci si appostano su un sentiero più in alto rispetto la strada e si difendono dagli attacchi degli operatori PMC che presto si allontanano per evitare la sconfitta. Ace e Nox riprendono il cammino mentre scoppia un violentissimo acquazzone. La pioggia, il vento, il freddo, il fango, il terreno accidentato mettono a dura prova la loro resistenza fisica. Ricomposta la squadra, Sierra 11 si dirige verso la stazione radio EW-R, segnalata più a Sud. Verso le 15.30, cessata la pioggia, gli operatori si fermano per cambiare l’abbigliamento che, fradicio d’acqua, risulta appesantito e freddo. Ace, veramente provato, esprime il desiderio di abbandonare, ma i compagni lo esortano e lo spronano a superare quel momento di sfiducia; il giovane si riprende, si rassicura e continua la missione. Dopo una faticosa camminata nel fango scivoloso e su sassi ingannevoli sporgenti dal terreno, la squadra è vicina alla stazione radio. Ace resta in quota e appronta un POA, mentre Rullo, Aviatore e Nox si avvicinano all’obiettivo da Sud. La stazione non è protetta, così , senza alcuna difficoltà, prelevano i dati sensibili. Durante il controllo della struttura, scoprono il Capitano Lima. Questi cede alle pressioni dell’interrogatorio e rivela che il giorno successivo sarebbero giunti rinforzi ai nemici. Gli operatori lasciano il graduato e abbandonano l’installazione non prima di renderla inutilizzabile con l’esplosivo. Sierra11 si ricompatta e finalmente si concede un meritato riposo al riparo delle rocce e si ristora con bevande calde e col tepore di un timido sole che ogni tanto si affaccia tra le nuvole. Intorno alle 17.30, la pattuglia riprende il cammino verso Sud-Ovest e in circa trenta minuti raggiunge il luogo dove è caduto il seggiolino espulso col pilota dall’aereo di ricognizione. Trovato il sedile vengono prelevate le informazioni e, per non fornire tecnologia agli avversari, il seggiolino viene minato e distrutto. Perlustrando la zona verso Nord-Ovest, Aviatore e Rullo si imbattono in un cadavere che viene identificato dalla piastrina come il pilota dell’aereo. Fotografano e rilevano le coordinate per permettere il successivo recupero del corpo esamine. Il team procede ora verso Ovest, rimanendo in quota, sopra il Campo Base dei PMC. Il terreno ostile e scosceso rallenta gli operatori che verso le 19.30 trovano una tettoia in cemento sotto la quale sono alloggiati i meccanismi in disuso di una seggiovia. In questo riparo facilmente difendibile si fermano per riposare, per cibarsi e sonnecchiare in attesa del buio. Alle 22 il gruppo riparte, raggiunge la strada per Colle Banzano, punto intermedio della scalata verso l’obiettivo Missili 1. La salita è faticosissima e costringe gli uomini a fermarsi ogni dieci minuti per recuperare. Mentre Sierra 11 raggiunge alcuni impianti sciistici di risalita, ricompare la pioggia e le nuvole toccano il suolo avvolgendo nella nebbia Aviatore, Nox, Rullo e Ace. Essi risalgono a zigzag la pista, tenendo i piloni dell’impianto come punti di riferimento. Verso le 2, sono in vetta e arrivano alla postazione Missili 1 accolti dal rumore gracidante del motore che muove il vettore, rumore che nel silenzio e nel buio della notte è inquietante e destabilizzante. La distruggono. Le condizioni atmosferiche sono inclementi e la discesa, resa più insidiosa dalla fanghiglia, risulta molto più difficoltosa della salita. Ci si accorda per una sosta. Sotto il tetto di un casolare, la squadra si ritempra con un thè caldo. Ricominciare la marcia verso l’ultimo obiettivo è impresa titanica per tutti. Il team individua e mina l’antenna radio segnalata nel book, ma non individua la stazione meteo. Intorno alle 5, Sierra 11 predispone l’ultimo bivacco poco lontano dal punto di uscita. Ace trasmette la Cas-9line che viene approvata. Gli uomini, ormai al limite delle loro forze, chiedono al comando la possibilità di esfiltrare. La richiesta è accolta. In pochi minuti la squadra è fuori e conclude la missione dopo 20 ore e 22 Km di marcia. E’ stata un’avventura estenuante che ha messo in evidenza e ha confermato come il lavoro di squadra, la collaborazione, il sostegno vicendevole sono fondamentali per superare difficoltà che appaiono insormontabili. L’amicizia e la fratellanza nascono e si rafforzano nella condivisione delle fatiche. Un enorme grazie agli amici T.N.T. che hanno voluto affrontare la dura prova di progettare e realizzare una 24 ore con tutti i sacri crismi dettati dalla formula del “Circuito”, dal buon senso e dalla voglia di divertirsi e, soprattutto, far divertire le pattuglie di interdizione. Prova ampiamente vinta, bravi! La scelta del campo è stata titanica e il clima poco favorevole hanno creato la combo perfetta per mettere a dura prova l’interdizione (…. ma anche la contro ). Ecco se fosse possibile, per la prossima volta, qualche tratto in piano in più non guasterebbe ….. ihihihihhi. Grazie, grazie di cuore veramente per la fantastica giocata e per la fantastica organizzazione del pre e post evento.
  2. Ieri ho comprato questo gioco e volevo parlarvene... si tratta di uno spara/picchia tutto in terza persona ambientato nel tetro universo di warhammer, dove si impersona un comandante degli space marine( supersoldati geneticamente modificati, assai corazzati ed armati) intento nella liberazione di un mondo forga invaso dagli orki ora, l'ho provato per un paio d'ore e ne sono rimasto piacevolmente colpito, il livello di squartamenti e sbudellamenti è abbastanza alto e la grafica sa abbastanza il fatto suo. Inoltre rispecchia abbastanza il mondo di warhammer, tranne il doppiaggio degli orki che lascia molto a desiderare( almeno per un fan come me..) ho provato anche il multigiocatore e anche quì l'impressione si è rivelata assai positiva, mi è parso ben bilanciato e le mappe sono stupende... infine lo ritengo un ottimo gioco anche se probabilmente non vale i 69.90 euri sborsati (direi che 50 sarebbe un prezzo più onesto) dato che sospetto che la campagna non sia molto lunga e per ora manca una cosa fondamentale in questo giochi ossia la co-op voi cosa ne pensate?
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